Milano | Porta Lodovica – La riqualificazione di Viale Beatrice d’Este

Non ci par vero!!!! Finalmente la porzione dei viali che corrono lungo gli antichi bastioni che va da via Ripamonti a Largo Isabella d’Aragona, è sottoposta ad una riqualificazione.

Si tratta di opere di manutenzione straordinaria per adeguamenti normativi, riqualificazione e salvaguardia delle alberature cittadine degli spazi di piantagione e messa in sicurezza di aree comunali degradate. Opere che riguarderanno altre vie cittadine, come via Giuseppe Colombo (Città Studi), Via Raffaello Sanzio (Porta Vercellina), Viale Ungheria (Morsenchio) e che abbiamo già visto realizzato in piazza Artigianato (Quartiere Forlanini).

Come si vede, non saranno più consentiti parcheggi tra gli alberi, e al posto delle auto sono state create delle aiuole protette da cordoli in pietra e in metallo.

Sperando che prima o poi l’intervento venga esteso anche al resto dei viali e anche in Largo Isabella d’Aragona…

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Porta Romana, Porta Lodovica, Viale Beatrice d’Este, via Ripamonti, Arredo Urbano, Largo Isabella d’Aragona,

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

29 commenti su “Milano | Porta Lodovica – La riqualificazione di Viale Beatrice d’Este”

  1. Finalmente! Ottimo. Anche se a dire il vero in quel punto non si parcheggiava sulle aiuole mi sembra un intervento sacrosanto. Speriamo si occupino presto di Viale Caldara che tra i viali è quello con la situazione aiuole/parcheggio selvaggio in assoluto peggiore.

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  2. Mi correggo scusate, “tra gli alberi” non intendeva l’articolo “sulle aiuole” ma era riferito ai posti parcheggio tra un albero e l’altro. Pardon.

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  3. È simpatico notare che, con tutti i viali di Milano con le auto parcheggiate illegalmente sugli spartitraffico, hanno riqualificato uno dei pochi dove il parcheggio tra gli alberi era regolato dalla striscia gialla. 🙂

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    • esatto. l’unico punto tra Galeazzo e D’Este dove c’erano le strisce le vanno a togliere. poi, giustamente, toglieranno anche la fila di auto in carreggiata, e la gente le automobili inizierà a mangiarsele. OTTIMO!

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  4. ma la striscia gialla disegnata ormai ai tempi di Carlo Cudega permetteva il parcheggio proprio tra gli alberi. Tutti siamo passati da lì e abbiamo potutto vedere che questo è il primo intervento del genere dal dopoguerra. Intervento sacrosanto.

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    • Con tutto quello spazio in quei cavoli di viali ci starebbe bene un pista ciclabile centrale a due sensi. Si potrebbe fare praticamente Piazza 24 Maggio – Porta Venezia senza nessun problema e sarebbe comodissimo.

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      • Avrei qualcosa da ridire sull’opportunità di realizzare le piste ciclabili al centro delle carreggiate invece che sui lati, vicino alle case, ai negozi e agli uffici.

        Sono convinto inoltre che qualcun’altro avrebbe qualcosa da ridire sulla rimozione della siepe centrale per sostituirla con una lingua di asfalto.

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      • Ma nessuno sano di mente si farebbe Porta-Venezia-Navigli passando dai bastioni (tantomeno pedalando a centro carreggiata….)

        Quindi bene venga la ciclabile, ma la priorità andrebbe data al percorso Duomo-Navigli che in bici al momento è pericolosissimo.

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        • Il problema è che tutte le direttrici che portano in duomo sono già occupate dai binari del tram.

          Forse la soluzione più semplice per accontentare entrambi sarebbe sistemare la cerchia dei navigli, magari anche con una loro riapertura.

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          • Basterebbe sistemare l’asse Duomo-Sant’Alessandro- Vetra- Via Santa Croce.

            Poi ben venga riaprire i navigli o trasformare la circonvallazione in una ciclabile tra siepi e alberi, ma io in bici ci vado adesso, non nel 2100 o nell’universo parallelo 🙂

          • Sì ma quell’asse non è “pericolosissimo”, basterebbe solo ufficializzare il controsenso ciclabile nelle vie del centro e dare una sistemata all’incrocio con via Banfi

          • Il problema è più passare Molino delle Armi per entrare in via Santa Croce.

            E il fatto che ci sono lunghi contromano in strade strette o col furgone delle consegne dietro sul collo.
            Poi, personalmente, dopo che son stato tirato sotto, il “contromano”, legale o meno, lo amo poco.

  5. Anonimo delle 14:03 capisco benissimo lo sconforto sulla mancanza di rapidita’ d’intervento che provo anche io pero’ la mancanza di visione d’insieme a lungo termine e’ uno dei mali che da sempre ha bloccato il cambiamento delle nostre citta’. Come spunto di riflessione s’intende; nell’esempio specifico non vedo quest’esigenza do stravolgere la citta’ 😉

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  6. Dovrebbero estendere questo intervento a tutto il tratto XXIV maggio – porta romana, per cominciare: sarebbe già un bel passo avanti.

    Se poi ci scappasse una ciclabile bi-direzionale sulla carreggiata laterale, protetta dagli alberi, sarebbe super (e non credo minerebbe il traffico granché)

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    • Così facendo però i ciclisti che viaggiano verso Est, raggiunto Corso di Porta Vigentina, si ritroverebbero di colpo in contromano e sarebbero costretti ad attraversare la strada (2 semafori) o invogliati a proseguire sul marciapiede.

      La verità putrroppo è che chi in passato ha posizionato gli elementi naturali sulla circonvallazione interna non ha pensato alle piste ciclabili, pertanto ora alberi decennali, siepi e aiuole impediscono la realizzazione di un percorso ciclabile lineare che non costringa i ciclisti ad attraversare ad ogni incrocio per adeguarsi alle diverse conformazioni della strada.

      Le uniche vie possibili per realizzare una ciclabile decente sulla circonvallazione interna sono: disfare tutto e rifare oppure restringere la carreggiata oppure togliere i parcheggi.

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  7. Oggi 18.07.22, i lavori di riqualificazione in Viale Beatrice d’Este, sono fermi al primo tratto qui descritto, nessun avviso di continuazione, solo chiusura del tratto in concomitanza con i lavori di Porta Ludovica. Quando finiranno? Come faranno a non far diventare una pista di lancio il pericolosissimo controviale?

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