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Milano | NoLo – Nuove suggestioni per Via Popoli Uniti 11

Nel novembre scorso avevamo mostrato cosa sarebbe sorto al posto di un’ex industria di panettoni in via Popoli Uniti 1 nel quartiere di NoLo. L’intervento prende parte al processo di rigenerazione che sta interessando ampiamente il quartiere a nord di Loreto, con la realizzazione di un nuovo complesso residenziale su un’area occupata da fabbricati industriali dismessi che sono in fase di demolizione.

Il progetto supera e migliora l’impianto precedente, disegnando un ampio giardino a corte centrale, fulcro verde dell’intervento e nuovo piccolo polmone dell’area, circondato da tre corpi edilizi di 5 e 4 piani fuori terra.

Il prospetto principale, nei suoi aspetti compositivi, segue l’allineamento orizzontale con le linee di gronda e i basamenti delle facciate degli edifici vicini, accordandosi al contempo con il ritmo verticale che caratterizza l’edilizia residenziale d’epoca del quartiere.

L’intervento è un progetto dello studio Beretta Associati per Sviluppi urbani Srl.

Immagini: Beretta Associati, Duepiedisbagliati

Nolo, Via Popoli Uniti, Demolizione, Beretta Associati, RIqualificazione




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


16 thoughts on “Milano | NoLo – Nuove suggestioni per Via Popoli Uniti 11

  1. Anonimo

    Il “polmone verde” credo fosse obbligato e viene retrocesso ad esclusivo beneficio degli inquilini, dunque sai che “suggestione”.

    Saranno pure dei begli appartamenti, dubito a buon mercato, ma questo intervento poteva essere ben altro, vista l’estensione dell’area.

    Peccato.

  2. ciapa si e ciapa no

    si con l’allineamento di gronda manca aria… la cortina diventa impenetrabile.. la villetta andrebbe salvata

  3. Anonimo

    Avanguardia pura. Con una bella croce sul tetto ed una scritta “pronto soccorso” sulla facciata sarebbe un perfetto ospedale. Già è un miracolo che sia stato rispettato l’allineamento di gronda.

    1. Anonimo

      Trovi così’ strano che un professionista interpreti al meglio le richieste della committenza?
      Lo facevano anche architetti e artisti del Rinascimento piuttosto famosi direi.

  4. B76

    Probabilmente all’Interno di Beretta Associati convivono due fazioni. C’è quella di Torre Milano e Hippodrhome. E c’è quella di Popoli Uniti e di via Lanzone. Oppure è uno studio solo con una spiccata vocazione commerciale e -pertanto- capace di interpretare al meglio le richieste (comprese quelle estetiche e economiche) della committenza. In fondo, a fine mese, ci sono stipendi da pagare e spese da saldare.

    1. Anonimo

      Trovi così’ strano che un professionista interpreti al meglio le richieste della committenza?
      Lo facevano anche architetti e artisti del Rinascimento piuttosto famosi direi.

      ( sorry, la risposta andava qui)

      1. B76

        Non sono sorpreso che gli architetti cerchino di accontentare la committenza (che sia sull’estetica o sui costi). Sono dispiaciuto che uno studio con un minimo di capacità non riesca a indirizzare meglio le scelte estetiche (si tratta di tre stecche, in un lotto rettangolare, senza particolari requisiti tecnici a strutturali, sostanzialmente un lavoro alla portata di qualsiasi professionista) e rinunci completamente a connotare il progetto. La reputazione è la loro. E il bilancio pure. Giustamente, avranno deciso che se qualcuno andava pagato per realizzare una cosa trascurabile, tanto valeva che fossero loro, e non un concorrente. In fondo, anche se pensiamo che l’architettura sia una espressione artistica, alla fine è soprattutto un lavoro.

  5. Fabio Brambilla

    La via, che ben conosco, peggiorebbe e di molto, lo spazio aperto della cancellata e muretto dello stabilimento viene sostituito da imponente barriera di cemento.

    D’altronde è stato già eseguito lo scempio della distruzione della palazzina d’epoca: non c’erano soltanto capannoni industriali!

    Questa è una rigenerazione edilizia stile anni ’80, altro che rigenerazione del quartiere a nord di Loreto, indifendibile

  6. Luca dalla Pria

    Ma i balconi? non sono più di moda? Sono sicuramente ignorante in materia, ma ormai tutti i balconi sono all’interno e in molti palazzi non ci sono più.
    A me questo palazzo non piace. Personalmente sulla strada fa molto effetto ufficio, non fa l’effetto di una bella casa.
    Mah….ovviamente esprimo un’opinione personale, magari a molti piace questo progetto.

  7. Luca dalla Pria

    E’ anche una via molto stretta, con mio stupore quando è stata cambiata la viabilità per la piazza aperta di via Venini pensavo che questa via, totalmente ingolfata di macchine in coda, sarebbe peggiorata invece il traffico è decisamente migliorato, miracoli dell’urbanistica (hanno cambiato un paio di sensi unici verso viale Monza).
    In ogni caso è una via molto stretta, avere un palazzo senza balconi e che si staglia dritto sulla via a mio avviso fa un effetto un pò soffocante. Sarebbe stato meglio per me avere un palazzo un pò più movimentato nelle forme.

  8. Anonimo

    Vero, la via è migliorata molto grazie alla riduzione del traffico.
    Ma è sempre così del resto, non appena si pedonalizza qualcosa o si limitano un po’ le auto tutto migliora e il traffico in tutto il quartiere si riduce perché molti automobilisti iniziano a evitare certi percorsi o usano altri mezzi.
    Con più coraggio tutta la città potrebbe migliorare se ci fosse volontà politica di calmierare il traffico e aumentare la vocazione pedonale della città. Speriamo.

  9. Margherita

    A me questo palazzo piace. Molto milanese, ben inserito nel contesto. Una facciata solida, senza balconi, dà la giusta prospettiva a una strada così stretta. L’unica cosa sarebbe stato meglio che dal primo piano in sù l’intonaco fosse stato senape, marrone, giallo o rosso. In modo da accentuare ancora di più lo “stile Milano”.

    1. Luca Dalla Pria

      Vedi? A te piace. Magari io ignoro queste informazioni e piacerà anche a me una volta finito.
      Sicuramente professo la mia ignoranza. Bello leggere anche i commenti di questo blog, si impara sempre qualcosa.
      Vedremo! chiedo una cosa, il palazzo in fondo a Via Stamira d’Ancona, che da sulla Martesana, è in stato di abbandono. I lavori sono stati abbandonati, qualcuno ne sa qualcosa?

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