Quartiere Adriano e Parco Adriano sono due quartieri all’interno del grande distretto e territorio di Crescenzago, a nord est del capoluogo lombardo.
Un po’ di storia per comprendere, si spera, le difficoltà di questo lembo di terra sul suolo milanese. Il Quartiere Adriano è nato col progetto che ha visto la costruzione al confine col vicino Comune di Sesto San Giovanni, di un grande complesso di edifici residenziali realizzati nei terreni della Cascina Cattabrega e Cascina San Carlo, nell’area nord di Crescenzago.
Via Lussu, via Ugo la Malfa e via Nenni alla fine degli anni Ottanta del Novecento e metà Novanta, hanno visto sorgere una serie di edifici residenziali per far parte di questo nuovo quartiere. Col tempo poi hanno seguito altri interventi di varie dimensioni anche lungo via Trasimeno.
Il secondo inizio ebbe origine nel 2004, quando venne approvata la riqualificazione dell’ex area dismessa della Magneti Marelli sul lato opposto di Via Adriano. Capannoni industriali, torri dell’acqua e una selva di elettrodotti. Al via il recupero dell’area industriale dismessa tramite PII (Piano Integrato di Intervento), con il piano urbanistico, il Masterplan, dell’architetto Caputo. 300.000 mq su cui edificare SLP per 222.000 mq, di cui 160.000 residenziali. Una serie di torri altre anche venti piani, sei per la precisione, più altri edifici a stecca disposti attorno ad un parco di circa 65.000 mq che darà il nome al progetto: Parco Adriano.
Con l’impulso della bolla immobiliare di quegli anni, il nuovo progetto parte alla grande per poi naufragare miseramente nel 2008/2009 vista la contrazione generale delle vendite e la crisi globale. Delle sei torri iniziai ne vengono realizzate solo tre, due in via Gassman e una, la Dacia, in via Tognazzi.
A luglio 2016 la Giunta annuncia un programma di recupero e riqualificazione ambiziosi dell’intero quartiere: un parco pubblico, una nuova scuola, il prolungamento della linea 7 del tram, il miglioramento delle stazioni della metro M2, la riqualificazione dell’ex campo nomadi di via Idro. Le opere saranno finanziate con 18 milioni di euro provenienti dal contenzioso del Comune con i costruttori, ai quali si aggiungeranno i 25 milioni stanziati dal Governo con un bando periferie per la città e i Comuni dell’area metropolitana.
Ancora prima qui doveva venire realizzata la famosa “Gronda Nord”, la strada o meglio , superstrada Interquartiere che avrebbe dovuto unire Cascina Merlata con Cascina Gobba, attraversando tutti i distretti a nord di Milano. Progetto che ha trovato così tante difficoltà che è naufragato miseramente ed è stato realizzato solo in parte in vari punti di Milano.
Veniamo ad oggi, dove nel quartiere ancora persistono avere lasciate improduttive.
Qualche bonifica è stata portata avanti nell’area dove si trovava la torre piezometrica e predisposta per la costruzione della piscina pubblica, progetto annunciato nel 2018, seguito poi dalla demolizione della torre dell’acqua, simbolo del quartiere, nel 2020. Si tratta del lotto compreso tra le via Gassman, via Tognazzi e via Vipiteno.
Su quest’ultima sono in corso dei lavori per la realizzazione di un edificio e di magazzini per A2A.
Sul lato opposto di via Gassman, dove dovrebbero sorgere le tre torri mancanti del piano originario, la situazione è ancora ferma.
Altro lotto “vuoto” è quello all’ombra della torre Dacia, posto tra via Ugo Tognazzi, via Antonio de Curtis e Marcello Mastroianni. Qui dovrebbero sorgere, secondo l’ormai mitico “Masterplan” due edifici a stecca disposti in modo parallelo.
Concludiamo saltando la barriera di via Vipiteno (il Quartiere Adriano è isolato in questo punto col resto di Crescenzago da questa via senza strade di connessione sulla parte meridionale) e portandoci in via Siemens, dove sta sorgendo un edificio per uffici di proprietà di Heiden Hain su progetto dell’Arch. Mario Carabelli.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Duepiedisbaglaiti
Quartiere Adriano, Parco Adriano, Crescenzago, Sesto San Giovanni, Cascina Cattabriga, Cascina San Carlo, Via Lussu, via Ugo la Malfa, via Nenni, via Trasimeno, Via Gassman, Via Antonio de Curtis, Via Marcello Mastroianni, Via Ugo Tognazzi, Paolo Caputo
Che brutto quartiere, tra torri in stile vecchio, edifici blu veramente di cattivo gusto, casermoni grigi da anni 70…..
A me pare tutto straordinario. Con il metro leggero a maggio gli spostamenti per chi ci abita saranno un viatico. E la sistemazione delle aree verdi con una logica unitaria arriverà.
aspetta e spera
Quale metro leggero?quello è un tram la linea 7
LE TRE TORRI CHE DOVREBBERO COSTRUIRE IN VIA GASSMANN SONO UNA SCHIFEZZA ASSOLUTA NON E’ MEGLIO COSTRUIRE EDIFICI PIU’ BASSI GIA’ LA TORRE DACIA E’ UN OBRIOBRIO FIGURIAMOCI ALTRE TRE TORRI
LE TRE TORRI CHE DOVREBBERO COSTRUIRE IN VIA GASSMANN SONO UNA SCHIFEZZA ASSOLUTA NON E’ MEGLIO COSTRUIRE EDIFICI PIU’ BASSI GIA’ LA TORRE DACIA E’ UN OBRIOBRIO FIGURIAMOCI ALTRE TRE TORRI