Milano in questi anni non si fa mancare nulla, e tra le costruzioni in cantiere c’è anche un grande ospedale.
Aggiornamento di fine febbraio 2022 dal cantiere per la costruzione del nuovo I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Ospedale Galeazzi in fase di realizzazione nel nuovo quartiere di Mind nel distretto di Roserio. Ci troviamo per l’esattezza all’interno di quello che fu il sito che ha ospitato l’Esposizione Universale del 2015.
L’edificio, veramente imponente (da alcuni già soprannominato la “Balena Bianca” o il “Grande Termosifone”) si trova accanto a Cascina Triulza e di fronte al carcere di Bollate. Per chi si ricorda: dove erano situati i padiglioni di Repubblica Ceca, Bahrein, Angola, Brasile e Corea del Sud.
Il cantiere è giunto a buon punto e l’ultima gru, servita per il cantiere, è stata smontata nel dicembre scorso.
OSPEDALE GALEAZZI sito in Area Mind capogruppo: ing. Tiziano Binini per Binini Partners srl + progettazione architettonica: arch. Cecilia Morini e ing. ed. arch. Francesco De Benedittis per Binini Partners srl + progettazione ingegneria: ing. Raffaele Ramolini per Binini Partners srl + Milan Ingegneria SPA.
Referenze fotografiche: Valter Repossi
Milano, Roserio, IRCCS Galeazzi, Ospedale, Mind,
Per una volat la realtà è un po’ meglio dei rendering!
Resta un casermone ma è meno impattante e monotono del previsto.
Sì un grande ospedale privato però. Tra l’altro mi sembra uno di quegli ospedali americani che costruivano negli anni 80.
Le dimensioni e la forma non esattamente agile ricordano la sede attuale…
Sul fatto che sia privato, non credo che ci sia un gran problema, visto che a Milano e cintura gomiti ospedali che coprono una fetta cospicua dei fabbisogno di posti letto della popolazione locale e di molti che vengono da fuori, sono privati. Così a spanne, San Raffaele, San Donato, Monzino, Humanitas, IEO, il Galeazzi stesso sono ottime istituzioni a livello mondiale: in molti campi medici non so quante città al mondo abbiano un’offerta di così alta qualità’
(E non ne faccio un discorso politico, come chi si pavoneggiava con la definizione abusata di eccellenze lombarde)