Milano | Porta Lodovica – Cantiere Aparto Milan Giovenale: marzo 2022

Aggiornamento di metà marzo 2022 dal cantiere, sviluppato da Hines, per il nuovo complesso dello studentato di via Giovenale angolo via Col Moschin. Siamo nel distretto di Porta Lodovica e a due passi dall’Università Bocconi

Aparto Milan Giovenale è un progetto dello studio inglese Carmody Groarke, in collaborazione con lo studio Calzoni Architetti, che da qualche giorno si è aggiudicata l’espansione del Museo del Novecento.

Il nuovo studentato di via Giovenale, ormai completato e già aperto, è stato realizzato dal colosso Hines, attraverso la sua controllata aparto. L’Università Bocconi ha già prenotato gran parte dei posti letto (il 60% del totale) visto che la struttura dista poche centinaia di metri dalle sedi dell’Università.

In questi giorni sono anche in corso i lavori per la sistemazione dell’area antistante di via Col Moschin, speriamo in qualche albero.

Referenze fotografiche: Duepiedisbagliati

via Giovenale, Calzoni Architetti, Studentato, Carmody Groarke, via Col Moschin, Porta Lodovica, Università Bocconi

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Porta Lodovica – Cantiere Aparto Milan Giovenale: marzo 2022”

  1. Ecco un esempio di come si investe male su la città, i nuovi investimenti vanno bene, ma non riusciamo a svestirci da questo stile sovietico.

    Niente da fare gli architetti milanesi non mollano questi cubi, eppure city life con la sua internazionalità è sotto gli occhi di tutti.

    Milioni di foto al giorno è ormai un icona di Milano, le forme sono nuove fresche e contemporanee che guardano al futuro. Non bisogna andare per forza in alto per progettare qualcosa di bello !

    Possibile che questa città non riesca a creare un nuovo stile più dinamico, allontanandosi per sempre a questo rigore sovietico ?

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    • Paragonare un edificio semplice ed elegante come quello presentato dal progetto a un edificio sovietico fa capire quanto poco lei capisca di architettura. Non tutti gli edifici devono stupire per forza.

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    • Il progetto prevedeva tre volumi di altezze diverse.

      La commissione paesaggio ha tagliato quello più alto.

      Il problema non è il rigore delle forme, ma la mancata articolazione dei volumi.

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  2. Anonimo delle 17.07 .. semplice ed elegante ??

    Scusi lei è nato a Milano?

    No perché sento nell’aria, Milano è la
    Città più bella del mondo! Tutto è bellissimo!
    Soffre di campanilismo?

    (Sarà bella, ma Non sotto il punto di vista dell architettura)

    Non capirò di architettura ma lei non è in grado di di capire cos’è l’eleganza.

    Saluti

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    • L’eleganza è un insieme di regole che cambia a seconda del luogo e del tempo, è una costruzione culturale che, in sé, non esiste.

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  3. Un brutto progetto, punto.

    Se la commissione paesaggio impone altezze diverse, rivedi il progetto e – se sei un buon progettista – trovi una soluzione.

    Come mai questo studio da qualche anno a questa parte fa tutti questi progetti? Forse perché sono geni dell’architettura? Ah, saperlo..

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  4. Io modestamente trovo più piacevole la sobrietà e semplicità di questo edifico rispetto a tanti render più ambiziosi ma la cui resa estetica risulta, una volta realizzati, discutibile e invadente.

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  5. abito di fronte volumetrie sovietiche sembra un ospedale degli anni 70, cosi lungo che non passa piu la luce e non centra nulla con il resto del quartiere.

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