Ieri, 16 giugno 2022, è stato inaugurato un nuovo posto di condivisione per conoscersi e socializzare, ma anche per fare un percorso di inserimento lavorativo, frequentare laboratori, ascoltare musica o semplicemente mangiarsi una pizza. Si tratta di Mosso, il nuovo punto di comunità inaugurato a meno di un anno dalla firma della convenzione che ne segna la rinascita, ultimi passaggi di un percorso nato nel 2018, che vede la collaborazione di istituzioni pubbliche, private e terzo settore. Ci troviamo nel Parco Trotter a NoLo, nei quattro padiglioni dell’ex convitto che sono stati completamente restaurati e che si trovano sul lato di via Angelo Mosso e via Padova.
Finalmente quest’area, per anni fortemente degradata e che metteva anche un po’ di paura, è stata completamente riqualificata e adesso pronta a diventare una vera agorà per il quartiere e non solo.
Si tratta di un luogo storico sorto nel territorio di Turro, quando ancora era un paesino (Turro divenne un distretto di Milano a partire dal 1918), oggi ribattezzato NoLo, Nord Loreto. Qui venne realizzato all’inizio del 1900 un ippodromo, successivamente una pista ciclistica, per moto e automobili, trasformato poi in una scuola all’aperto per i bambini con tubercolosi – la Casa del Sole, un’esperienza unica in Europa – e successivamente per fanciulli che necessitavano cure elioterapiche. Negli anni ‘70 la scuola speciale diventa scuola di quartiere e nel 1991 il Comune commissiona al Politecnico di Milano uno studio per la riqualificazione naturalistica e architettonica dell’area che si conclude solo nel 2002. Il parco è attualmente nell’elenco redatto dal FAI dei Beni Ambientali di Milano da conservare e valorizzare. Gli edifici dell’ex Convitto però rimasero inattivi o quasi, per anni, tanto da cadere in parte in disgrazia. Senza menzionare l’area di via Mosso che era diventato un luogo per prostitute, balordi e ubriachi.
Finalmente nel 2016 il progetto per il recupero e la valorizzazione degli immobili, ora pronti a rinascere.
Il nuovo punto rientra nel programma Lacittàintorno con cui Fondazione Cariplo e Comune vogliono aiutare i residenti a recuperare aree abbandonate creando nuove occasioni di inclusione e di socialità.
Nel 2012 la fondazione ha stanziato 8 milioni per il recupero dell’immobile, 3 li ha stanziati il Comune. Nel 2018 è iniziata poi la coprogettazione con un’associazione temporanea di imprese di cui è capofila La Fabbrica di Olinda, e che include COMIN e Centro Servizi Formazione e le associazioni culturali Ludwig e Salumeria del Design. Un Ati che in quanto startup ha ricevuto un finanziamento di 1,3 milioni.
Nel nuovo spazio musso, possiamo trovare, entrando dal lato di via Padova, anzitutto la portineria sociale e il bar che dà sul giardino. C’è poi uno spazio di riuso, un ristorante pizzeria con 120 posti al chiuso e 100 all’aperto, e uno spazio per gli spettacoli. Al primo piano invece si trovano i laboratori sociali, la cucina condivisa, e spazi di formazione professionale accreditati da Regione Lombardia.
17 anni: tanti sono quelli siglati dall’accordo tra il Comune di Milano e l’associazione temporanea di imprese guidata dalla Fabbrica di Olinda che prende in carico l’area un tempo occupata dal convitto del Parco Trotter.
Due nostri articoli del 2017 che raccontano la storia dell’area e del Parco del Trotter: prima parte e seconda parte
Riferimento immagini: Roberto Arsuffi, associazione musso, Andrea Cherchi
Loreto, Nolo, Parco Trotter, Turro, via Padova, Parco Trotter, Musso, via Musso,
Sembra impossibile piantare un numero adeguato di alberi in questa città.
esatto…puoi andare altrove se non ti piace