Milano | Centro – Tempi ancora lunghi per ripulire Vittorio Emanuele

Come abbiamo visto, il monumento equestre dedicato al Re Vittorio Emanuele II, presente in piazza del Duomo dal 1896, è ancora imbrattato di vernice giallo-ocra dopo il blitz effettuato da alcuni ragazzi ambientalisti ormai un mese fa.

La vernice inizialmente ritenuta lavabile, si è rivelata ben più pregnante, tanto che gli addetti di Amsa, che avevano provato inutilmente a ripulire il monumento con getti d’acqua, si sono resi conto da subito che l’intervento necessitava un’azione più mirata e costosa.

Il risultato di quest’assalto sono: tempi lunghi per la ripulitura del monumento e spese a carico del Comune, cioè dei milanesi, ancora da quantificare nel dettaglio. I tecnici del Comune, intanto, si sono confrontati con la Sovrintendenza, considerato che si tratta di un monumento tutelato, e dopo un sopralluogo tecnico hanno stabilito che non è possibile procedere con una pulizia ordinaria ma è necessario un team dedicato di restauratori. In altre parole, serve una gara d’appalto che ha ovviamente tempi più lunghi di una pulizia ordinaria e che dovrebbe essere aggiudicata per inizio maggio, prevedono a Palazzo Marino. Secondo i tecnici comunali, la vernice utilizzata non è in alcun modo lavabile ed è necessaria una pulizia molto accurata con ponteggi e restauratori.

Bene, per un’azione di protesta saranno sprecate risorse comuni, forse sarebbe stato meglio un sit-in in piazza o attorno al monumento, senza queste azioni invasive e costose per essere riparate.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Degrado, Duomo, Monumentai, Imbrattamuri, Protesta

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

30 commenti su “Milano | Centro – Tempi ancora lunghi per ripulire Vittorio Emanuele”

  1. A dir il vero i veri vandali siamo noi tutti che ci stiamo autovandalizzando con le emissioni di co2 e metano e altro. Ne riparliamo tra 10 o 20 anni. O anche solo la prossima estate. Segnatevelo.

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    • Abbiamo quasi chiuso il buco dell’ozono, fatto sparire il piombo tetraetile e risolveremo anche il problema dell’effetto serra.

      C’è chi si da da fare e chi fa il fenomeno con le vernici ad uso dei social. La vita è fatta di scelte.

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      • Mi spiace informarti che sei assolutamente eccessivamente ottimista. I problemi dell’ozono e del piombo erano minuscoli e con piccolissimi cambiamenti sono stati risolti. Il problema della co2 e metano è gigantesco, esiziale, e anche se c’è qualcuno che si da da fare, Mercalli e l’ IPCC per esempio, tutti gli altri lo ignorano. Ne riparliamo tra 10 o 20 anni.

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        • Mi spiace contraddirti, ma non è assolutamente così; i due problemi citati dal lettore, erano e sono ancora in parte di enorme gravità; scusami se mi permetto di dirti che non sei abbastanza informato, evidentemente, su quanto comportava la diffusione del piombo tetraetile per la salute umana o su quanto poteva accadere e può ancora, alla vita sulla tera senza lo strato di ozono.
          Sai dov’è il problema? E’ che la teoria dell’ effetto serra è stata ed è, ampiamente, “pompata” per ragioni di interessi industriali e deliri ideologici vari e non mi riferisco agli ambientalisi, che meritano solo rispetto.
          Ti sei mai chiesto perchè, fino a non molti anni fa, a livello mediatico i problemi ambientali, compreso il c.d. effetto serra, erano ampiamente contrastati e considerati baggianate da “catastrofisti”, mentre ora è proprio la stampa mainstream a urtlare a tutta manetta alla catastrofe imminente?

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          • Si mi sono espresso molto male: il piombo e l’ozono erano problemi effettivamente gravi ma sono stati risolti con piccolissimi cambiamenti. Invece l’effetto serra è esiziale. “Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico con il piede sull’acceleratore” Antonio Guterres. È la Scienza. Punto.

          • Dicevano lo stesso se non peggio anche del buco nell’ozono, quando andava di moda.
            Qualcuno ricorda Al Gore?

          • “ragioni di interessi industriali”

            Questa parte sarebbe da argomentare eh. A me viene più semplice pensare che chi “propagandava” l’effetto serra col tempo ha ottenuto ragione, e ora che la teoria dell’effetto serra è diventata quasi inconfutabile è stata trasformata dal popolo individualiata da una stupidaggine comunista in una moda profittevole.

  2. per tutti quelli che non facevano altro che sottolineare che era vernice lavabile, non sono altro che vandali imbrattatori e noi paghiamo per ripulire

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      • certo, come no.

        hai mai provato a fare una causa civile per farti risarcire in Italia?
        E’ più probabile essere colpiti da un meteorite che prendere dei soldi (oppure, spesso, le spese legali superano il probabile rimborso e manco ti ci metti).

        Saranno (o meglio si dichiareranno) sicuramente nullatenenti e noi non vedremo un baiocco.

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        • Si vede che non ne hai fatte tante, di causa, perché questo che racconti è lo stereotipo dell’uomo della strada, mentre la realtà è un pelo diversa.

          Tanto per cominciare al Comune, che ha un ufficio preposto, non gliene batte una fava delle spese legali e fa cause a tutto spiano.

          Inoltre se, come in questo caso, il reato è in flagrante, difficile che, dovessero opporsi, non gli imputino pure le spese legali sostenute dal Comune.

          Insomma, fatti vedere più spesso in Tribunale e poi ne parliamo 😉

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          • L’unica causa che andrebbe a buon fine è quella per danno erariale contro il Comune, se come è purtroppo possibile, lasciasse correre con gli imbrattatori…

          • Se il convenuto è nullatenente (o tale risulta) puoi imputargli quello che ti pare ma non ti pagheranno manco lo scontrino del caffè al bar.

          • Sì vede che non ne hai mai fatte tu, di cause, perché non è per nulla lo stereotipo di strada ma è la pura realtà. E per tua informazione, l’ufficio legale dei comuni (dove c’è) il 90% delle volte affida il patrocinio con provvedimenti ad hoc (e spese extra sui bilanci) perché gli uffici legali interni sono pieni di incompetenti e raccomandati che stanno lì a rubare lo stipendio. Non so se questo sia il caso del comune di Milano, spero di no. Ma a prescindere da tutto, come già detto, alla fine (dopo 10 anni di contenzioso) i responsabili risulteranno nullatenenti. Non so dove vivi ma È quasi SEMPRE COSÌ.

          • Dopo 10 anni il reato è di certo prescritto, anche perchè di sicuro riescono a dimostrare la non intenzionalità dell’ipotetico danneggiamento del monumento.

            Difficile che le azioni dimostrative le facciano senza preventivo consulto legale.

  3. Quindi ci so presenta così alla settimana del design? Evvai che stile! ?‍♂️?‍♂️ cmq perché i giornalisti che sapevano di questi blitz, glieli hanno lasciati fare?

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  4. i giornalisti non hanno fatto che ripetere che in fondo era solo vernice lavabile e di non farla tanto grossa, cosa vuoi aspettarti dal penoso giornalismo italiano

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    • Quindi tu leggi tutte le mattine tutte le centinaia se non migliaia di testate italiane e quindi sai con certezza che TUTTI i giornalisti italiani hanno detto la stessa cosa?

      Mazza, manco Mandrake.

      Giusto per dirne due o tre a caso, di sicuro non l’hanno detto né Libero, né Il Giornale o La Verità

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  5. Però la Lilli Gruber sulla 7 , giusto tre sere fa non faceva che ripetere ai suoi ospiti,quando chiedeva un parere sulla inasprimento delle pene per i vandali, “ricordiamoci Vernici Lavabili,Vernici Lavabili da parte degli ambientalisti “ lavabili un accidente!!!

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