Milano | San Siro – Milan e Inter scrivono al Sindaco: chiarezza sul vincolo e il referendum

I due club calcistici più importanti di Milano, Milan e Inter, hanno presentato una lettera indirizzata al Comune chiedendo lumi sul futuro dello stadio Meazza di San Siro e tempistiche.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala offrirà il suo supporto a Inter e Milan “per organizzare a breve un incontro con la Sovrintendenza e uno con il Collegio dei Garanti” nominato da Palazzo Marino. Così il sindaco replica a una lettera inviata oggi al Comune dagli Ad nerazzurro e rossonero, Alessandro Antonello e Paolo Scaroni, nella quale si chiede al Comune di fare chiarezza su eventuali vincoli sullo stadio Meazza e sulla ventilata ipotesi di un referendum cittadino. “In questi anni- sottolinea Sala- il Comune ha fatto tutti i passi dovuti, con trasparenza e nel rispetto delle norme. Penso sia giunto il momento di accelerare”.

La presa di posizione del sindaco arriva dopo la sollecitazione ai due club a metà aprile, concluso il percorso del dibattito pubblico, a presentare un aggiornamento del piano economico finanziario relativo al progetto del nuovo stadio. Richiesta alla quale le squadre hanno replicato chiedendo di prorogare i termini per la revisione del Dossier di progetto, “e io- sottolinea Sala- non posso che comprendere in pieno le loro ragioni”. La richiesta di referendum per il mantenimento di San Siro (non previsto dal progetto) è stata respinta in prima battuta dal Collegio dei Garanti nominato dal Consiglio Comunale, riepiloga Sala nella sua nota, “ma poi rimessa in discussione dal Tar; ora si attende un nuovo pronunciamento da parte del Collegio stesso”. Quanto al vincolo che potrebbe essere posto dalla Soprintendenza sul Meazza “manca ancora una parola definitiva. È del tutto ragionevole- conclude quindi Sala- che in questo contesto Milan e Inter esprimano riserve ad investire tempo e denaro nel progetto”.

Nella loro lettera, inviata formalmente all’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi e al direttore generale di Palazzo Marino, Christian Malangone, Antonello e Scaroni, oltre a chiedere “tempistiche e modalità” dell’eventuale indizione del referendum cittadino, osservano come “il tema della eventuale definizione del vincolo storico-relazionale, che potrebbe essere apposto al ‘Meazza’, risulti dirimente ai fini della prosecuzione del procedimento”.
In ragione delle considerazioni sopra delineate “si ritiene comunque opportuno attendere i richiesti chiarimenti e conseguentemente si fa istanza per una sospensione del termine di 90 giorni assegnato nella nota in oggetto; sospensione che si ritiene necessaria al fine di contemperare i diversi interessi, pubblici e privati- concludono Antonello e Scaroni- considerate le importanti incertezze che afferiscono alle obbligatorie attività dell’Amministrazione”.

Naturalmente non sono mancate le polemiche e le proteste in Giunta, compreso il Verde Carlo Monguzzi, il quale gli ha detto senza mezzi termini che “sbaglia: è legittimo che tu sindaco comprenda le ragioni dei due fondi speculativi, che al solo scopo di guadagnare di più, vogliono buttar giù il Meazza e costruire un nuovo stadio. Ma a maggior ragione dovresti comprendere le ragioni dei cittadini che rappresenti, che chiedono il rispetto del Piano Aria Clima e di tutte le altre norme del Comune, e cioè di non devastare l’ambiente e non consumare suolo (abbattimento del Meazza e /o costruzione alla Maura)”. Naturlaemtne Monguzzi preme per il referendum: “È fuori dalla mia capacità di comprensione il fatto che tu voglia accompagnare le squadre dai garanti del Comune che hanno bocciato il referendum e che sono a loro volta stati bocciati dal Tar. Penso che noi dobbiamo favorire la possibilità dei cittadini di esprimersi col referendum, non il contrario”.

fonte Agenzia DIRE www.dire.it

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

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30 commenti su “Milano | San Siro – Milan e Inter scrivono al Sindaco: chiarezza sul vincolo e il referendum”

  1. Il comune doveva rispondergli sul muso: vincolo si e referendum si. W Monguzzi! Sala sindaco di basso profilo, una mozzarella ha più carattere. E la politica non centra niente, si valuta la persona e il sindaco.

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    • Monguzzi … El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha.

      Forse ancora solo in Corea del Nord si può costringere a spendere soldi (privati) per ristrutturare un impianto (pubblico), palesemente non ristrutturabile.

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  2. NEL 2026 SALA INAUGURERA’ LE OLIMPIADI AL MEAZZA E POI FARA’ I BAGAGLI. SAI CHE GLI IMPORTA DI QUESTA STORIA – E DI TUTTE ALTRE!

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  3. In tutta questa storia ci mancava solo il titanico duello pubblico Monguzzi vs Sala… 🙂

    Temo che da qui a fine mandato di Sala vedremo solo gli echi delle faide interne al PD&Co.

    Poi fra qualche anno se ne riparla sul serio.

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  4. Se l’attuale stadio non è più gestibile dai club e ovviamente il Comune non ha la forza economica di mantenerlo, che si abbatti prima che arrivi un vincolo della sovrintendenza e si costruisca uno stadio nuovo al 50% tra Milan e la mitica Inter

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  5. Nel 2023 dopo 5 anni siamo ancora al punto di partenza. Lo stadio crolla a pezzi, pieno di barriere architettoniche, senza servizi di ristoro, senza toilette pubbliche e stiamo ancora a dibattere sul vincolo di tenerlo in piedi? San siro esiste se dentro ci giocano inter e Milan. Senza le squadre non sarebbe niente.
    Monguzzi e Fedrighini vogliono farsi propaganda con il partito del no a tutto. No stadio nuovo, no la maura, no Assago, no rozzano, no city Life (erano gli stessi contro quella riqualificazione) no porta nuova. Se Milano avesse ascoltato loro a quest’ora saremo fermi agli anni 50. Tutelare il verde del” parco” dei capitani…un aiuola con due alberi conosciuta perché la domenica la attraversano i tifosi a piedi calpestandola e durante la settimana ci pisciano i cani dei residenti in via tesio. Follia. La zona andrebbe riqualificata e servita e lo stadio sarebbe un volano per l economia del quartiere (vedasi nuovo stadio del totenham a Londra)

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  6. Una delle due squadre di calcio non è stata in grado di finalizzare un contratto di sponsorizzazione come si deve, per mettere la scritta sulle magliette di gioco, come fanno tutte le squadre al mondo: la perdita è stimata in diverse di milioni di euro…decine! Questi sono gli stessi che vogliono distruggere San Siro perchè i soldi non gli bastano e vogliono ricavi da stadio? Persone dalle cui labbra pendere…senza dubbio.

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  7. Questa è l’ennesima vergogna per la città di Milano.
    Quando Sala è stato eletto aveva promesso che per le olimpiadi del 2026 Milano avrebbe avuto un nuovo stadio oppure uno stadio restaurato.
    Sala ha dimostrato, quand’anche ce ne fosse bisogno, la sua ben nota incapacità di mettere a terra qualsivoglia progetto a lungo termine e di ampio respiro per la città di Milano.
    Quando alla prossima tornata elettorale questo sindaco toglierà il disturbo, auspichiamo tutti che venga rimpiazzato da qualcuno di più concreto e, certamente, con meno puzza sotto il naso.

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