Aggiornamento di maggio 2023 dal cantiere per la realizzazione del tratto milanese della VenTo, la ciclovia che collegherà Venezia a Torino passando per l’appunto da Milano.
Nel settembre del 2020 sono cominciati i lavori che sono proseguiti un po’ a rilento nella fase finale del primo tratto. Ora pare invece che i cantieri proseguano a gran ritmo.
Come si vede per l’arredo urbano sono stati re-impiegati i masselli del pavé e sampietrini, oltre a nuove aiuole che ospiteranno alberature in questi giorni in fase di piantumazione.
Il cantiere per il momento è distribuito lungo l’Alzaia Naviglio Pavese. Un primo tratto è stato completato o quasi e va dal cavalcavia ferroviario di viale Liguria e Tibaldi, sino al cavalcavia di via Schiavoni. Mentre prosegue il secondo lotto che arriva sino all’altezza di via Don Rodrigo, nel Quartiere dei Promessi Sposi o Torretta, coprendo i distretti dei Navigli e quello di Chiesa Rossa.
Questa volta il reportage fotografico parte, sempre lungo l’Alzaia Naviglio Pavese, da via Fra Cristoforo e Via Privata Renzo e Lucia. Ormai a buon punto la ciclabile, negli appositi spazi sono state collocate le piccole alberature, che rendono questo tratto del naviglio Pavese molto più bello.
Come sempre abbiamo da ridire sulla scelta dei giardinieri e i loro cespugli. Non sarebbe stato meglio lasciare l’aiuola a erba? Più facile da pulire e mantenere? Invece son stati stesi gli orrendi teli neri (servono a evitare alle erbacce di crescere e immischiarsi alle piante coltivate), e collocate le piante che dovrebbero riempire lo spazio creando una sorta di cuscino. Che si riempirà di cartacce e bottiglie, vedrete.
Però la parte che costeggia gli enormi caseggiati del quartiere dei Promessi Sposi (Torretta) ora appare ordinata e decisamente migliorata con l’inserimento delle alberature (prima era un parcheggio lineare).
Eccoci all’altezza di via Don Rodrigo, dove son state collocate altre alberature a lato della via (solo all’altezza dell’incrocio) e ridisegnato completamente l’incrocio stesso.
Il cantiere prosegue ancora per qualche metro oltre il ponticello pedonale di via Don Rodrigo in direzione Sud, dove sarà realizzato solo in versione dipinta e con segnaletica.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Valter Repossi
Pista Ciclabile, VenTo, Alzaia Naviglio Pavese, viale Liguria, Viale Tibaldi, via Schiavoni, via Fra Cristoforo, Navigli, Naviglio Pavese, Chiesa Rossa
Molto bello! Speriamo che i parapetti neri siano installati anche dall’altro lato, il giallo e’ inguardabile!
Questa ciclabile è un chiaro miglioramento della mobilità a Milano, ma quel cordolo (previsto per legge) da quasi 1 m è un inutile spreco di spazio, soldi e risorse. In Olanda, il paese che di piu ha spinto sulla ciclo-mobilità, non si vedono queste soluzioni ed incidenti non ce ne sono, dobbiamo copiare da loro.
senz’altro meglio.
Purtroppo nessuno può rimediare alle devastazioni anni 60 che hanno sfigurato questi canali per sempre.
Bisogna demolire quei palazzoni immondi e ricostruire caseggiati tipo cascinale, max 4 piani
Si, cane no. Le sfratti tu migliaia di famiglie.
Piuttosto il progetto di riqualificazione della via e della pista ciclabile poteva essere fatto molto meglio, riducendo i parcheggi e aumentando gli spazi verdi e gli alberi. Ancora una volta si progetta sostenendo il sovrautilizzo delle automobili. Peccato.
Giusto!
Sfrattiamo le svariate decine di legittimi inquilini e proprietari dalle loro case per ricostruire una ventina di appartamenti.
Sono sicuro che dopo qualche iniziale borbottio saranno pienamente convinti della necessità dell’intervento.
D’altronde di fronte al bello….
Anonimo del 19 Maggio 2023 at 18:27, genio incompreso.
Si, cane no. Le sfratti tu migliaia di famiglie.
Piuttosto il progetto di riqualificazione della via e della pista ciclabile poteva essere fatto molto meglio, riducendo i parcheggi e aumentando gli spazi verdi e gli alberi. Ancora una volta si progetta sostenendo il sovrautilizzo delle automobili. Peccato.
Perdere il posto auto davanti casa da alcuni e’ vissuto come uno sfratto
In effetti sono rimasti ben 5 parcheggi: decisamente troppi per tutte quelle unità abitative.
Bisognerebbe inventare i parcheggi negativi: una specie di negazione spazio temporale che, al costo degli 8mq di un parcheggio, riesca ad eliminarne due.
Sono sicuro che presso la giunta e in questo sito sarebbero un successo
faccio davvero fatica a capire il senso di mettere cubetti di porfido sotto le macchine parcheggiate
Speriamo di vedere sempre più ciclabili in città. Riguardo a questa ho una considerazione da fare, ovvero che sono stati installati dei tombini rialzati di qualche cm in mezzo alla carreggiata, fatto che costituisce un pericolo per i fruitori.
I tombini non sono rialzati. Manca ancora un ultimo strato di pavimentazione.