Entro l’anno realizzato il primo chilometro del tratto milanese della ciclovia turistica che collega Venezia a Torino
È partito il cantiere per la realizzazione del tratto milanese della VenTo, la ciclovia che collega Venezia a Torino. La zona cantierizzata al momento interessa il tratto dal ponte ferroviario dell’Alzaia Naviglio Pavese e prosegue fino a via Rimini; nel corso delle prossime settimane si estenderà lungo il chilometro del primo dei tre lotti che sarà realizzato entro la fine dell’anno.
Il tratto milanese della VenTo sarà una ciclabile di quasi cinque chilometri lungo il Naviglio Pavese, a doppio senso di marcia, dalla zona pedonale della Darsena, da via Darwin, alla fine del territorio del Comune. Tutta la ciclovia VenTo collega Venezia a Torino ed è uno dei quattro grandi percorsi per ‘due ruote’ che andranno a comporre il Sistema nazionale delle ciclovie turistiche.
Dall’idea iniziale di realizzare solo il primo tratto dalla Darsena a via Rimini si passa a un progetto più ampio che usa in modo diverso le risorse e si spalma, lungo 4,3 chilometri tutti da realizzare, per promuovere maggiormente la mobilità sulle due ruote anche fuori dai confini urbani.
Il percorso è diviso in tre lotti: il primo, quello attualmente in fase di realizzazione, è il più complesso, corre lungo l’Alzaia tra l’intersezione con via Darwin e quella con via Fra Cristoforo. Se per il secondo e il terzo tratto, almeno in una prima fase, sarà sufficiente eseguire interventi semplici relativi a segnaletica, inserimento di dissuasori e piccole opere stradali, da consolidare poi in un secondo momento, per il primo lotto la progettazione è più complessa. Qui viene infatti creata una sede protetta riservata alle biciclette. Nel secondo lotto, invece, già progettato e che sarà realizzato in continuità con il primo cantiere fino a via Baffalora, saranno definiti dei limiti di velocità. Il terzo lotto invece va fino a via Gattinara.
Lungo tutto il percorso ciclisti e pedoni avranno spazi separati e luoghi in cui poter sostare e la ciclabile disterà sempre ad almeno 1,5 metri dal Naviglio per adeguarsi alle varie situazioni presenti lungo la strada. La realizzazione della ciclabile potrebbe anche essere l’occasione per riordinare la sosta. Il progetto prevede più spazi per la sosta regolare.
Il costo complessivo del progetto è di 2,5 milioni, di cui 750mila euro provenienti da un finanziamento statale erogato dalla Regione sulla base di un fondo per la sicurezza stradale.
Cheeee beeellooooooo.
Finalmente!
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Abbiamo impiegato 5 anni per costruire un’autostrada di 62 km e impiegheremo un anno per realizzare un chilometro di ciclabile.
Certe cose non le capirò mai.
Super, sono contento. Devo dire che sulla ciclabilità di Milano facciamo passi in avanti considerevoli. Bravi!
E’ dal 2017 che esultiamo…speriamo si sbrighino a fare qualcosa sul serio e non per finta.
https://blog.urbanfile.org/2017/08/02/milano-cilovia-torino-venezia-si-lavora-al-progetto-la-tratta-milanese/
Le piste ciclabili sono un’infrastruttura importante per la nostra città. Il cambiamento è utile a tutti.
Abito in via Darwin, sono un ciclista e ho pure il box, tanto per non essere accusato di essere vetero automobilista…. Apprezzo la risistemazione del ponte sul Naviglio che ora è proprio sgradevole, ma trovo la pista ciclabile piuttosto inutile. Sono strade larghe, che faccio spesso in bici per portare mio figlio al parco, poco frequentate e, per quanto possibile a Milano, abbastanza sicure. La parte rischiosa è quella più esterna, dopo le ex-cartiere Binda e prima della ciclabile dietro il centro commerciale di Assago, dove la strada si stringe e le auto vanno forte. Ma li, se ho ben capito, non è previsto nulla… Toglieranno posteggi, giusto per far arrabbiare i residenti, ma il vantaggio per i ciclisti è minimo.
Fate in fretta! Basta aspettare secoli per un pezzetto vedi la pista di via monte rosa piazza Buonarroti