Trasformare il Cavalcavia Bussa a Porta Garibaldi in un contenitore di attività aperte al pubblico in ambito sportivo, ricreativo, cinematografico, artistico e di intrattenimento è stata un’idea più volte avanzata, persino con annunci altisonanti e d’effetto, ma che alla fine se n’è svanita come un sogno. Tante proposte per rendere questo brutto manufatto che scavalca viale Sturzo e la Stazione di Porta Garibaldi e rimane un brutto e assolato parcheggio. Infatti ne avevamo iniziato a parlare nel 2014, ancora nel 2014, nel 2015, 2017 e 2019.
Il cavalcavia Bussa, (Cavalcavia Eugenio Bussa) che collega il quartiere Isola alla zona di Porta Garibaldi-Porta Nuova, si può dire sia una delle opere mai realizzate a Milano e che per fortuna lo è rimasta. Doveva essere parte di una lunghissima via progettata nei primi anni Cinquanta, che avrebbe dovuto collegare in maniera più veloce e diretta Via Pagano con viale Zara passando da Porta Volta. Tuttavia, dopo alcune demolizioni (compresa una bella e antica chiesa, la Santissima Trinità) lungo il suo presunto percorso, per fortuna è stata fermata dalle amministrazioni susseguitesi, lasciandoci in eredità, però, questo cavalcavia progettato per ospitare due corsie, ma che sinora ne ha una sola. Qui di seguito una mappa che mostra i percorsi stradali mai realizzati, ma pensati e anche programmati.

Tra i vari progetti pensati per dare vita a questo luogo, non ultimo vi fu quello di urbanistica tattica che vide coinvolti Urban Value affiancato dallo studio TSPOON, vincitore – con il progetto “Guardami”- del concorso di progettazione indetto dall’Amministrazione Comunale nel 2019.
Dovevano venire sistemati circa 1.450 mq del ponte (circa un terzo del totale), con attività ed eventi aperti a un pubblico eterogeneo e che avrebbe consentito l’alternanza di varie attività, oltre al coinvolgimento di diversi partner. Per esempio ci sarebbero stati spazi dedicati all’intrattenimento, attività sportive e ricreative, aree espositive, zone di ristoro e commerciali.
Niente di tutto questo è andato in porto.




Prima ancora vi fu il progetto che prevedeva la completa pedonalizzazione del cavalcavia, la realizzazione di un giardino pensile, uno skybar, una grande scritta iconica montata su un tubolare parzialmente accessibile (PORTA GARIBALDI), campi sportivi e spazi pubblici per ogni età a disposizione del quartiere e dei cittadini, oltre ad una pista ciclabile per l’attraversamento del ponte e una grande ciclostazione.
Anche questo progetto è svanito…





Possibile che il Comune continui a menzionare (a dire il vero è da un bel po’ che quest’argomento non viene più trattato) una riqualificazione di questo inutile cavalcavia, senza arrivare ad un vero inizio?
Oggi il cavalcavia è un parcheggio, d’estate un’arida superficie assolata e bolla di calore, a due passi da piazza Gate Aulenti, sfavillante area cittadina assieme al parco della BAM. Possibile che su questo lato dell’area super blasonata di Porta Garibaldi e Porta Nuova nessuno sponsorizzi una sistemazione più consona alla Milano da godere?














Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Urbanfile
Porta Garibaldi, Porta Nuova, Isola, Cavalcavia Bussa, Progetto, Stazione Garibaldi
Senza i soldinii dei privati le riqualificazioni come le vorremmo noi sono solo utopia ma anche il quadrante di via Tocqueville ancora non e’ stato riqualificato?!
Beh almeno hanno riqualificato alla grande Piazzale Freu…Ah, no. manco quello hanno fatto ancora ?♂️?♂️
Tutti questi progetti sono imbarazzanti!
Meglio così!
Si sarebbe dovuto riqualificare il Bussa con gli oneri dell’intervento di Gae Aulenti, al posto di buttarli nel cestino con il tunnel autostradale!
Perchè buttati? Preferivi auto a cielo aperto a spezzare in due l’intervento?
Sì ma su una carreggiata da città (magari ZTL, magari a senso unico), non una strada con spartitraffico centrale e due corsie per senso di marcia come sulla SS36.
Ciò che avrei preferito è che via Ferrari – Sturzo terminasse 800 metri prima, cioè alla stazione Garibaldi. Il centro commerciale di Gae Aulenti sarebbe stato costruito in piano, risparmiando un sacco di soldi e di oneri che sarebbero potuti servire per riqualificare il Bussa e creare una rete di strade per la mobilità sostenibile.
In effetti così com’è è impresentabile, ma i progetti erano accrocchi di cose a caso tanto per, senza alcun senso
Ma quale cacchio di architetto pensa che questi siano progetti presentabili degni della zona Gae aulenti?
Li bisogna coprire con alberi tutti i binari fino a scalo farini, pensiamo oltre!!!!!!’
Questi baldacchini di ferro con scritta guardami non è neanche da allievo di architettura al primo anno!
Per fortuna non hanno portato a termine queste mostruosità!!!!
Brutto dirlo, ma meno male che non se ne è fatto niente.
“Guardami” era la più imbarazzante proposta per uno spazio pubblico mai vista a Milano – e ne abbiamo viste di cose non del tutto azzeccate…
Speriamo nel futuro, ma avendo il coraggio di cominciare da capo con serietà.
Direi che è molto più imbarazzante il tunnel autostradale in centro città.
Forse l’unica cosa che vi da veramente fastidio di quel progetto è che, a differenza di qielli adiacenti, è privo di grattacieli nuovi, di edifici di design, di archistar e punta a pedonalizzare una strada carreggiabile (oltre che ad essere stato scritto da una giunta di conunisti).
lol
In realtà era soltanto non azzeccato. Una specie di non luogo instagrammabile a fare da posticcio abbellimento di un gigantesco centro direzionale.
Ci serve qualcosa che porti vita e relazioni, non la solita roba bellina per passeggiare sotto i grattacieli dopo l’aperitivo e dirsi soddisfatti “come stan facendo bella Milano”
La tua crociata contro la zona di Porta Nuova ispira tenerezza. Fossi passato il weekend scorso a vedere famiglie e bambini al festival del circo, ti augureresti che l’intera città fosse così
Prevenendo i tuoi strali per un progetto che solo tu consideri autocentrico, l’ho attraversata in bici con i miei figli delle elementari al seguito e di veicoli a motore da via de Castillia a pazza XXV aprile non ne ho vista neanche l’ombra, e gli unici mezzi di trasporto a quattro ruote erano i passeggini per bambini o ausili per persone non deambulanti
Hai insegnato bene ai tuoi figli come si fa lo slalom tra i pedoni mentre si scende dalla rampa di Gae Aulenti?
Ma soprattutto sei uno di quelli che la bici si usa la domenica per andare al parco con i bambini e il resto della settimana si va a lavorare in auto passando per il tunnel? Come giudichi il collegamento “ciclabile” che rivendichi?
E qui prendi una bella cantonata.
Ogni giorno passo in bici da Isola verso il centro. C’è una ciclabile onestissima su Melchiorre Gioia a fianco al Parco (il problema è che non continui sotto l’edificio a ponte), e nella maggior parte delle circostanze da Piazza Aulenti a Corso Como si può pedalare senza far fastidìo ai pedoni. Quando il “traffico” pedonale è più intenso, si smonta e si spinge per cento metri (o si opta per la succitata ciclabile in alternativa). Terza opzione il cavalcavia Bussa.
Per il passaggio Ovest Est, le possibilità sono meno, ma francamente chi voglia utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto e non come arma da sterile polemica, trova soluzioni accettabili
Se tutta la città offrisse questo genere di ostacoli ai miei spostamenti ciclistici, ci farei la firma.
Per i passeggini, me lo sono spinti per anni su e giù senza aver l’impressione di conquistare il Nanga Parbat con zavorra. Per le carrozzine per disabili, ne ho viste più d’una, mi chiedo come facciano in tutte le altre città d’Italia che hanno un territorio più ondulato di Milano.
Comunque continua pure la tua crociata contro l’intera area, che ospita ogni giorno centinaia di persone, specie famiglie con bambini, nonché turisti.
Io orienterei le mie attenzioni sul cavalcavia, sui tratti di ciclabile a singhiozzo che mettono a rischio l’incolumita’ dei ciclisti, le autostrade urbane e via dicendo.
Un bel parco cittadino in cui veicoli a motore non entrano mi sembrerebbe meritare ammirazione più che attacchi con motivazioni ideologiche
Il contesto è un intervento progettato nei primi anni Duemila, capirei il tuo messaggio se fosse degli anni ’70.
Il resto della città quel genere di ostacoli non ce li ha, quasi tutte le strade di Milano sono in piano e percorribili da biciclette, quella che pasa nel tunnel è l’unica nella circonvallazione che è espressamente vietata alle bici.
Rileggi il tuo commento. Le biciclette devono fare lo slalom tra i pedoni o addirittura scendere e portare a mano, devono fare il giro (su ciclabile interrotta) o arrangiarsi a trovare soluzioni, i passeggini devono fare le salite come nel resto d’Italia e per di più il cavalcavia e le autostrade urbane attorno sono ancora da siatemare (chissà come visto che queste autostrade sono state perfettamente integrate e giustificate con l’intervento). Quindi va tutto bene.
Mi sa che non sono io qua quello che ragiona con ideologia. Scrivi un commento in cui mi dai ragione e poi dici che ho torto. Mah.
PS: sei sicuro di aver visto disabili e passeggini arrampicarsi su per quella collina?
Esattamente, ha ragione Andrea in questa discussione.
La zona Garibaldi *sembra* bike friendly ma non lo è! Come si può giudicare bike friendly una zona in cui devi usare l’ascensore per andare su e giù in bici?
E Melchiorre Gioia ha si una pista ciclabile ma è assediata da buche, pedoni, auto parcheggiate, in più confluisce in modo spesso pericoloso sul controviale dove le auto corrono più che sulle carreggiate centrali.
Una vera schifezza aver buttato via tanti di quei soldi per un tunnel automobilistico e prevedere come sempre zero per le bici.
Tra l’altro che caspita di sistemazione sperate che faccia il Comune? Nel progetto di ZTL di isola il cavalcavia è stato appositamente escluso. Pure la nuova ZTL ufficializza che quello dovrà rimanere un parcheggio per non residenti.
Troviamo i soldi e buttiamolo giu….. meglio demolirlo che spendere soldi con progetti imbarazzanti
Area molto brutta e desolata
Sicuramente i progetti presentati potevano essere migliori ma qualsiasi cosa è meglio di questo parcheggio senza senso e anima che rischia di crollare se non viene messo in sicurezza.
Poi ancora peggio quando il comune concede l’area a rave parti discutibili e bancarelle in cui l’unica cosa a regnare è la puzza di cannabis…ma non si doveva rendere lo spazio ai cittadini ed alle famiglie?!?!?!?!?!?!?! Potrebbe essere potenzialmente una vetrina alberata con skyline sulla città per turisti e milanesi….
Va riqualificato in qualche modo. E’ inoltre diventato un covo di spacciatori e delinquenti.
Dare una nuova vita al cavalcavia è d’obbligo per il comune di Milano.
Che qualcuno porti questo pensiero all’amministrazione.
Grazie
Anche la zona Tocqueville via Bonnet andrebbe riqualificata!
Almeno non c’era l’idea di estendere la scritta a tutto il cavalcavia… Guarda Milano
Esattamente, ha ragione Andrea in questa discussione.
La zona Garibaldi *sembra* bike friendly ma non lo è! Come si può giudicare bike friendly una zona in cui devi usare l’ascensore per andare su e giù in bici?
E Melchiorre Gioia ha si una pista ciclabile ma è assediata da buche, pedoni, auto parcheggiate, in più confluisce in modo spesso pericoloso sul controviale dove le auto corrono più che sulle carreggiate centrali.
Una vera schifezza aver buttato via tanti di quei soldi per un tunnel automobilistico e prevedere come sempre zero per le bici.
Siete talmente bliosi che cominciate a farcele odiare le biciclette….
Un ciclista vero non si lamenta se un’area è progettata per i pedoni (categoria a cui il ciclista può aspirare quando si separa momentaneamente dal mezzo a due ruote), e se deve utilizzare ascensori o rampe per superare un dislivello di pochi metri.
Interrare i veicoli a motore, ove realizzabile, mi sembra una buona idea, in attesa che altre modalità di trasporto consentano di eliminare auto/furgoni/moto/camion/bus et similia. Dubito questo succeda nei prossimi mesi o anni.
Lo dico da ciclista che fa una quindicina di km ogni giorno. Passando da quelle zone.
questo cavalcavia potrebbe essere demolito e nessuno ne patirebbe, ma spendere i soldi per razionalizzare e abbellire è reato in questo comune, perciò teniamoci questo aborto
A livello sportivo, parlando di biciclette, potrebbero farci una pump track.
Ci sono diversi paesi in Italia e soprattutto all’estero, che stanno facendo tracciati di questo tipo.
Diamo delle alternative ai giovani, invece di solo calcio e altre cose peggiori.
Per chi non sa di cosa parlo, può guardare questo sito:
https://velosolutions.com/
Meno male che non hanno fatto niente
L'”inutile” cavalcavia permette di arrivare da Pasubio/Maroncelli fino a Lagosta senza nemmeno un semaforo e contribuisce a sgravare il già trafficato incrocio Farini/Ferrari/Monumentale