Milano | Roserio – La Statale a Mind: cantieri al via entro la fine del 2023

Il progetto del Campus scientifico dell’Università Statale a Mind (Milano Innovation District) nell’Ex area Expo di Roserio, è stato finalmente approvato, nonostante il notevole aumento dei costi, 120 milioni aggiuntivi, (l’investimento è passato da 338 a 458 milioni di euro) in gran parte dovuti all’aumento dei prezzi dei materiali e dell’energia di questi ultimi mesi. 

È stato infatti deliberato, ieri 27 giugno 2023 l’affidamento per 30 anni della gestione del campus universitario alla società immobiliare australiana Lendlease, ultimo passaggio prima dell’avvio dei cantieri, il cui avvio è previsto entro la fine del 2023. Al contempo verranno avviati i lavori a Città Studi per un nuovo campus umanistico. 

La posa della prima pietra è prevista entro la fine del 2023. Contestualmente alla concessione a Lendlease il Consiglio di amministrazione della Statale ha deliberato il contratto acquisto dell’area di 65mila metri quadrati: l’Università Statale pagherà di 13,046 milioni di euro.

Il Campus Mind della Statale, ospiterà una comunità di oltre 23mila persone tra studenti, ricercatori, docenti e personale di staff, con 18.376 mq per l’area didattica e 35.525 mq di laboratori. A completare il progetto Mind  5.500 mq di area verde da destinare all’orto botanico, impianti sportivi, nidi aziendali e naturalmente non mancheranno le residenze per studenti (1.100 posti letto).

Il progetto, firmato dallo studio CRA CRA-Carlo Ratti Associati, si basa sulla rivisitazione di cinque corti ispirate alle università italiane ed europee, un tributo e un linguaggio di continuità con la tradizione milanese e, in particolare, un omaggio alla Ca’ Granda, la storica sede centrale dell’Università degli Studi di Milano.

Molte sono le voci contrarie a questo nuovo sviluppo, soprattutto visto che l’università dovrà gestire ben tre campus, quello nella Ca’ Granda in via Festa del Perdono, quello a Città Studi e poi, per l’appunto, quello a Mind. Qualcuno poi sostiene che l’area ex Expo si trovi lontano da tutto, costringendo gli studenti a lunghi viaggi e sopratutto carenza, al momento, di luoghi dove dimorare. In futuro dovrebbe esser realizzata una stazione aggiuntiva a quella di Fiera Rho, che servirebbe la parte Est dell’area e il vicino distretto di Cascina Merlata.

Referenze immagini: Rendering Studio Carlo Ratti e Associati

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13 commenti su “Milano | Roserio – La Statale a Mind: cantieri al via entro la fine del 2023”

  1. Ma quando inizieranno a realizzare le 2 stazioni della circle line Mind e Stephenson? Saranno indispensabili a portare i 25.000 studenti nell’area

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    • Sarebbe utile – oltre alle stazioni – fare anche la Circle Line: è da rifare tutto il sistema di segnalazione, altrimenti i treni possono solo passare pochi, male e in ritardo come oggi.

      RFI in cambio degli scali aveva promesso qualcosa, ma non se ne parla più.

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    • Poteva andare peggio. Comunque, come nel giochetto del calice e dei due visi di profilo, io come prima cosa sulla facciata ho visto un albero di Natale 😉

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  2. Con tutto quello spazio si sarebbe potuto fare un vero campus modello americano con studentati a servizi per tutti e invece no… 5 edifici in croce e constrigeranno gli studenti a vivere nelle solite stanze in affitto e a fare i viaggi della speranza con i mezzi per arrivare in università

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  3. Però è un po’ un peccato che tutte le università ormai stiamo sempre più finendo in aree periferiche. Ricordo ancora con dolore quando da ingegneria al poli in piazza Leonardo son stato spostato a Bovisa. Un postaccio lontanissimo.. solo gli edifici si salvavano che erano effettivamente di un altro livello rispetto le aule senza aria del vecchio poli

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    • Eh certo, molto meglio le università nei centri storici. E contemporaneamente continuiamo a lamentarci dei prezzi degli affitti alti per gli studenti.

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    • Caro Ciccio, città policentrica e campus in periferia ben collegata significa università più accessibile anche come prezzi agli studenti. Inoltre, come dici tu stesso, porta con sé infrastrutture più moderne, utili soprattutto nelle materie scientifiche.

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  4. Servirebbe innovazione e nuove visioni.Un collegamento diretto tra Mind e Bovisa potrebbe essere realixzatl con una cabinovia ad alta frequenza oraria in modo da superare due problemi: scavalcare la tangenziale e farlo a costi contenuti.La metro costa 120 milioni di euro al km (la M4 oggi e’ a 1.8 miliardi di euro); la cabinovia costebbe circa 20 milioni al km. In piu’ si potrebbe raccordare con una fermata a Certosa e una in Stephenson cosi da collegare i passanti sia da Cadorna su Bovisa che da Garibaldi su Certosa ma anche la futura Circle Line che finirebbe proprio in Stephenson. C’e’ da dire che Mind non ha una necessita’ di trasporti orari cosi impegnativi e una metro anche di pochi km avrebbe un rapporto costi/benefici irrazionale.

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