Milano | Mobilità – La M4 arriva a San Babila: martedì 4 luglio apertura alle ore 13 e viaggi gratuiti fino a fine servizio

Da domani, martedì 4 luglio, alle ore 13, si potrà viaggiare sulla M4 dall’aeroporto di Milano Linate fino al centro città: aprono le due nuove fermate di Tricolore e San Babila. Per il primo giorno la tratta della M4 sarà ad ingresso gratuito. 

Basteranno 12 minuti per percorrere tutta le tratta (Linate Aeroporto, Repetti, Stazione Forlanini, Argonne, Susa, Dateo, Tricolore e San Babila) e mettere in collegamento diretto l’aeroporto milanese con il sistema delle metropolitane. 

Per l’occasione riaprirà anche piazza San Babila, trasformata in una grande area pedonale in continuità con corso Vittorio Emanuele. L’ampliamento dell’area pedonale consente di collegare i due lati della piazza e di estendere la pedonalizzazione fino a largo Toscanini e creerà un percorso lungo corso Europa che mediante la creazione di una ZTL sarà reso accessibile solo al trasporto pubblico, ai taxi e ai mezzi del carico/scarico negli orari consentiti, integrandolo con una nuova pista ciclabile. 

Il 4 luglio sarà anche una giornata di festa per tutte le famiglie residenti nell’area interessata dai lavori. In collaborazione con i Municipi 3 e 4 è stata organizzata una festa lungo corso Indipendenza e corso Concordia. Il programma prevede a partire dalle 10 attività sportive a cura delle associazioni dilettantistiche di zona e poi a partire dalle 14.30 con giochi cooperativi, laboratori creativi di giocoleria di magia, oltre a tornei di ping pong. 

Grande evento, anche se la nuova apertura porta alla cancellazione di uno dei bus più utilizzati dell’area Est di Milano, la 73, questo perché faceva un percorso simile a quello della nuova metropolitana. Infatti sono in molti a trovare questa soppressione troppo azzardata, anche perché gli autobus lungo il percorso avevano più fermate vicine, cosa che la M4 non ha.

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33 commenti su “Milano | Mobilità – La M4 arriva a San Babila: martedì 4 luglio apertura alle ore 13 e viaggi gratuiti fino a fine servizio”

  1. Sulla soppressione della 73, c’è il 27 che fa lo stesso identico percorso fra i Tre Ponti e Piazza Fontana, con le stesse precise fermate, tutte ristrutturate (anche quel paio praticamente attaccate..), tutte accessibili. Quindi non si perde NULLA in fatto di capillarità, NULLA.

    Da piazza Emilia verso ovest c’è anche il 12, dall’incrocio dopo anche la 60 (che dal 5 luglio va in Duomo).

    L’azione giusta da fare è quella di mettere qualche vettura accessibile in più, come quelle in servizio su 9, 14 e 24 (gli orridi sirietto serie 7500 e 7600, totalmente accessibili, e magari i Sirio 7100 che verranno tolti dal 31 con l’arrivo dei nuovi tram); i jumbotram ristrutturati hanno una pedana alquanto complicata fonte di problemi.

    Va comunque detto che l’asse della M4 si trova a poca distanza dall’asse 22 Marzo-Corsica, e che una parte dell’utenza potrebbe essere drenata dalla nuova linea.
    Se si fosse mantenuto attivo l’anello di ritorno all’incrocio Corsica-Battistotti Sassi avrebbero potuto (con i nuovi tram in arrivo) creare delle corse limitate da lì a Piazza Fontana, andando ad aiutare l’unica tratta che potrebbe risentire dall’addio della 73 (fra Piazza Emilia e Viale Corsica/Lomellina), in quanto il quartiere attorno ai Tre Ponti ha le fermate M4 di Forlanini e Repetti (e per quelli a nord di via Sismondi anche Argonne e Susa), oltre che le linee suburbane S5 ed S6.

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  2. L’eliminazione del 73, ridurrà l’accessibilità dei mezzi di superficie perchè la 27 (che fa lo stesso percorso in area urbana) sfrutta tram serie 4900 revampizzati con rampe scomode e utilizzabile solo in alcune fermate e da alcuni dei tramvieri.

    (piccolo disclaimer, la 27 è sostituito dalla 24 per il mese di luglio con l’alternarsi delle 4900 con le 6900, contattando la sala operativa sembra che le 6900 non siano omolagate per le fermate delle 4900, ma dovrò provare di persona)

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  3. Sulla questione della soppressione della 73, c’è il 27 che fra i Tre Ponti e Piazza Fontana fa lo stesso identico percorso, con le stesse fermate, tutte ristrutturate, tutte accessibili. Di fatto le fermate rimangono dove sono, e non cambia NULLA in capillarità, NULLA.

    L’unica azione da intraprendere è l’inserimento di vetture accessibili come i sirietto serie 7500 e 7600, tram orribili ma accessibili senza problemi (oppure i Sirio 7100 della linea 31 che verranno sostituiti dai nuovi tram), e rivedere le frequenze per garantire un aumento di frequenza nel tratto che serve, ovvero fra Piazza Emilia e Viale Corsica/Lomellina. Tutto il resto del quartiere ad est di via Lomellina si trova a distanza pedonale dalle fermate M4 Argonne e Forlanini, oltre che dalle stazioni ferroviarie di Forlanini (linee S5 ed S6) e Porta Vittoria (S1, S2, S5, S6, S12, S13).
    La tratta fra Piazza Fontana e Via Cadore/Piazza Emilia viene servita anche dal 12 e dalla 60 (che prolunga in duomo dal 5 luglio).

    Va detto che con M4 aperta fino a San Babila, questa linea diventa molto più attrattiva per l’utenza circostante, e che questo fattore andrà di sicuro a drenare utenza dall’asse 22 Marzo-Corsica, specialmente chi abita a nord di via Sismondi.
    Certo, se si fosse mantenuto l’anello di ritorno all’incrocio Corsica/Battistotti Sassi avrebbero potuto inserire qualche corsa barrata da lì a Piazza Fontana in orari chiave, ma visti i continui tagli di pezzi di rete negli ultimi 20 anni…

    (PS: ho già scritto un messaggio simile prima, ma non me l’ha pubblicato nonostante il captcha….)

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    • Spero stiate facendo del sarcasmo… un giorno e mezzo di ritardo per un’opera così complessa… come dicono a Milano: insci’ a veghen!

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      • E speriamo che a veghen in fretta anche le 13 fermate che mancano e il passaggio di connessione con la MM3 (insomma a piedi e sotto le intemperie, ma almeno facciamolo ‘sto passaggio prima che apra tutta la tratta)

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          • Maurino, non occorre essere cafoni…

            Quando passo di li con la 94 non mi sembrano molto avanti….le sfighe succedono e pure questa mini inaugurazione l’han dovuta spostare di qualche giorno per un imprevisto.

            Sperare che vada tutto secondo i piani e che il passaggio apra assieme alla fermata è legittimo. E onestamente, su MM4 un pochino di sano sarcasmo ci sta pure tutto 🙂

          • Non mi pare di aver dato del cafone ad alcuno, non è nel mio stile. Solo certi leoni da tastiera prima di fare i criticoni a prescindere dovrebbero un po’ informarsi. Prenotino un giro dei cantieri della M4. Si può fare. E dopo aver visto allora si potrà parlare.

          • Ultimamente va di moda definire “leone da tastiera” chiunque la pensi o si esprima in modo diverso da sé: la deriva social all’ennesima potenza.

  4. Il Comune di Milano deve acquistare con urgenza (reperendo le necessarie risorse), alcune centinaia di “ecologici tram” a pianale ribassato, sia da 25 metri, che da 35 metri. Essi andranno a sostituire i veicoli più datati ad eccezione delle storiche vetture a carrelli, del 1928 simbolo di Milano nel mondo. Per quanto riguarda le Linee tram 12 e 27, vanno esercitate utilizzando Sirio è Sirietti, sperando di averne a sufficenza! In effetti le giunte “ecologiste” stanno parlando troppo, e acquistando pochi tram, (80 vetture da 25 metri) la cui consegna appena iniziata è spalmata su ben 6 anni! Insomma massima attenzione su piste ciclabili (spesso orrende e pericolose), ed estrema lentezza sull’ acquisto dei Tram; sull’ estensione della rete urbana e interurbana, zero sulle corsie preferenziali; semafori sincronizzati; ed eliminazione del divieto di accodamento vetture. Approposito non sarebbe il caso di prolungare il bus 38 dal Saini a Novegro; Aeroporto Limate e viale forlanini, con Capolinea in Piazza Ovidio?

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    • Esattamente la scorsa settimana é stata assegnata la gara per i nuovi tram da 35 metri; si tratta di 25 tram di tipo tramlink a 5 casse (stesso modello dei nuovi tram a media capacità, di cui hanno ordinato altre 25 unità, per un totale complessivo di 95 tram in due serie). Concordo sull’eccessiva lunghezza delle consegne.

      Prolungare la 38 a forlanini via Linate é uno spreco di risorse; al massimo può andare fino a Linate (come avrebbe dovuto da piano di bacino -spero che il recente taglio al saini sia suffragato da dati sui passeggeri nella tratta saini-novegro).
      Viale Forlanini non é Corso Lodi o via Imbonati, dove la densità abitativa e la distanza fra le stazioni della M3 costringe a mantenere un minimo di servizio di superficie, é uno stradone periferico con un parco da un lato e l’aeroporto dall’altro. L’unica parte abitata ha la M4, la 45 e il 27.

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    • E aggiungo: basare una rete tranviaria nel 2023 su vetture costruite quasi un secolo prima é ridicolo. Le carrelli andrebbero confinate a una-due linee “di rappresentanza/turistiche”, per lasciare il passo a nuovi tram da 25 metri ribassati. Se si vuole rilanciare il tram a Milano, oltre ad asservimenti e corsie preferenziali, serve basare la flotta su mezzi capienti e moderni, accessibili da tutti. Quindi via le carrelli, via le bicassa degli anni 50, via i jumbo non ristrutturati. Mezzi ottimi per quanto si vuole, ma dopo 90, 70 e 50 anni é il momento di cedere il passo e godersi una vita da mezzi storici

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        • Coi nuovi tram (anche i futuri mezzi da 35 metri) saranno sostituite le vetture 4600 degli anni 50 e le 4900 (jumbotram) degli anni 70 non rinnovate. Le 125 Carrelli rimangono salde al loro posto per ora. Linee come il 10 o il 19 beneficerebbero molto di nuovi mezzi, visto che gli unici mezzi “nuovi” sono le 4700 revamp, che comunque rimangono non accessibili.

          Tenere una quota di mezzi storici ultranovantenni ci sta (vedere la linea F di san francisco o la linea 7 di Torino), basarci il servizio di linee intere NO. Gli utenti di 1-5-10-19-33 non mi sembrano utenti di serie B, anche loro dovrebbero avere mezzi accessibili, per quanto le Carrelli siano ancora meravigliose dopo oltre 90 anni.

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  5. Attendiamo domani dal Ministro delle Infrastrutture il Milanese “Salvini”, l’ annuncio dei finanziamenti mancanti (oltre 124 mln di euro) x avviare il bando di gara del prolungamento M1 a Baggio-Tangenziale Ovest, che addirittura doveva avere già i cantieri avviati. Nulla di male nel ragionare su una prima tratta della M6, ma x favore iniziamo il prima possibile i prolungamenti previsti, come verso Baggio e in corso (M1 a Monza-Bettola in ritardo di una quindicina d’ anni sulla prevista inaugurazione del 2015!).

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    • M1 a Bettola rischia di slittare ancora….

      Purtroppo il destino é legato a doppio filo alla mancata area commerciale sopra il capolinea, visto il suo essere nel “nulla”.
      Magari avrebbero potuto aprire la fermata Sesto Restellone nel mentre, ma dubito avrebbe una qualche utilità

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  6. Sarebbe stato meglio collegare la staz, Centrale con Linate invece che con il centro…ma ormai ce la si tiene così come la MM5 senza parlare degli “interscambi”.
    D’altronde anche il Passante ha un tracciato inedito (non passa né dalla stazione Centrale né da Duomo) rispetto a tutte le altre città dotate da decenni di infrastrutture similari.
    Sempre strana questa città!

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  7. Milano sta facendo secondo me miracoli con le poche risorse che ha.

    Leggo sempre tanto odio verso la città ma nulla, mai nulla contro il vero problema della metropoli che è il servizio suburbano di Trenord, gestito dalla Regione.

    Si lamentano dei tram storici e dei nuovi metrò quando Trenord, un carrozzone leghista fascista, sta rendendo la vita impossibile a chi cerca di spostarsi in treno in regione.

    Se i treni di trenord fossero gestiti come ATM, comune di Milano, gestisce la sua rete, avremmo il triplo dei pendolari soddisfatti e una marea di traffico in meno.

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  8. Su Trenord serve un po di pressione. Non è un servizio accettabile per una città come Milano. Rende un incubo la vita di tantissimi pendolari. È assurdo.

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    • Esatto.
      Il problema è che ci focalizziamo sempre su Regione/Trenord perchè ci sta antipatica la Lega (e ci sta) ma forse dovremmo farci sentire anche coi convitati di pietra, ossia Trenitalia socio paritario in Trenord e Rete Ferroviaria Italiana coi suoi binari ottocenteschi…

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