Milano | Porta Volta – Cantiere Museo della Resistenza: situazione dopo 2 settimane di lavori

Come forse ricorderete a fine maggio la questione del salvataggio del glicine e degli alberi di Piazzale Baiamonti a Porta Volta, si era conclusa con la disponibilità del Sindaco Beppe Sala a trovare una soluzione per la convivenza delle piante, ritenute preziose e protette dal Comitato Baiamonti Verde Comune, con la nuova costruzione. 

L’area del Comune di Milano, come da previsione, nel frattempo è passata in mano al Ministero della Cultura che sovvenziona i lavori.

Stiamo parlando del “cantiere” per la costruzione della seconda porzione del famoso edificio Feltrinelli a Porta Volta, che qui, nell’area di viale Montello, vede la costruzione del controverso Museo Nazionale della Resistenza, la cosiddetta “piramide” gemella e speculare (e molto più piccola) del palazzo Feltrinelli e Microsoft progettata sempre dallo studio di Herzog & de Meuron.

Infatti il progetto originale delle aree verdi a contorno dell’edificio prevedeva la rimozione totale delle due piante di glicine (il cui valore ornamentale è stato quantificato 500 euro) e dei 4 tigli e un bagolaro ancora presenti nell’area di cantiere, per le quali era previsto l’abbattimento.

Il cantiere è partito ad inizio giugno e per ora sta procedendo secondo il cronoprogramma dei lavori, che dopo una prima fase durata circa 15 giorni, dovrebbero partire le demolizioni di tutto ciò che è interferente con il cantiere. Già il 27 giugno scorso hanno iniziato a demolire il muro di cinta che sorregge il glicine, dietro il Circolo dei Combattenti, uno dei due caselli del dazio di inizio Novecento.

Il Comitato Baiamonti Verde Comune, ha rilevato con apposita perizia che tutte le piante, compreso il ginepro ornamentale, salvato in extremis dallo sradicamento, sono habitat di avifauna e di colonie di insetti e piccoli animali. Quindi avvalendosi della legge nazionale 157/1992, il DM 256/2023 e i Regolamenti del verde e degli animali del Comune di Milano che tutelano il periodo riproduttivo e nidificatorio di queste specie, il comitato di cittadini ha ottenuto una tregua alla potatura delle piante sino al prossimo 30 settembre.

Perciò il cantiere, come si vede, è avviato, anche se sarà sotto sorveglianza da parte del comitato che cercherà di controllare se le promesse del sindaco (e di una delibera dei consiglieri comunali del 13/04/2023) siano mantenute. 

Dopo battaglie mediatiche per salvare glicine e tigli pare giunto finalmente ad un accordo tra Comune, Ministero e cittadini del quartiere, per portare a termine il progetto, anche se sicuramente non con troppi intoppi (qualcosa mi fa supporre che tra una decina d’anni saremo ancora in alto mare con questa costruzione). 

Qui il nostro racconto di come l’area sia stata sottovalutata per decenni e quanto sia complicata la sua riqualificazione.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Herzog & De Meuron; Comitato Baiamonti Verde Comune

Porta Volta, Herzog & De Meuron, Viale Montello, viale Crispi, Viale Bastioni di Porta Volta, piazza Baiamonti, Museo Nazionale della Resistenza

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Porta Volta – Cantiere Museo della Resistenza: situazione dopo 2 settimane di lavori”

    • Davvero triste come commento… sembra che nulla abbia importanza anche solo emotiva, che valga solo il denaro.
      Ma poi 50.000 firme non bastano per rendersi conto che forse è qualcosa di più di un glicine e un vecchio edificio diroccato? Insensibili fino all’ultimo.

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      • Ma fammi il piacere !
        Anzi ho una domanda tu sei mai andato in quel parco ? A mangiare sotto il glicine tra ta davi e topi da Chinatown?

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      • Mi rendo conto che ci sono diverse opinioni riguardo all’abbattimento dello spazio verde abbandonato e alla costruzione del museo nel vicino palazzo Feltrinelli. Vorrei offrire alcuni argomenti a sostegno di questa proposta, tenendo a cuore sia l’ambiente che la storia locale.

        Riqualificazione e recupero: Lo spazio verde abbandonato potrebbe essere trasformato in un luogo di valore culturale e turistico. Un museo ben progettato potrebbe attirare visitatori da tutto il mondo, portando nuova vita e opportunità economiche alla comunità locale. Allo stesso tempo, il recupero del palazzo Feltrinelli consentirebbe di preservare un pezzo importante della storia architettonica della zona.

        Conservazione del patrimonio: Costruire un museo nel palazzo Feltrinelli permetterebbe di conservare il valore storico ed estetico dell’edificio, rispettando la sua architettura originale. Questo rappresenta un’opportunità unica per mantenere intatta la storia della nostra comunità e renderla accessibile a un pubblico più ampio.

        Creazione di un polo culturale: Un museo ben progettato potrebbe diventare un punto di riferimento culturale di grande rilevanza. Attraverso mostre, eventi e iniziative educative, il museo potrebbe offrire un’esperienza arricchente per i visitatori di tutte le età. Inoltre, potrebbe favorire la collaborazione con altre istituzioni culturali e accademiche, creando un polo di eccellenza nel settore dell’arte e della storia locale.

        Sostenibilità ambientale: La costruzione del museo potrebbe essere realizzata con un occhio attento all’ambiente. Si potrebbero adottare misure come l’impiego di materiali ecologici, l’utilizzo di tecnologie a basso impatto e la creazione di spazi verdi all’interno del complesso. Inoltre, potrebbero essere promosse attività di sensibilizzazione sulla sostenibilità e la tutela ambientale.

        Stimolo all’economia locale: L’apertura di un museo di qualità potrebbe attrarre turisti, creando opportunità per il settore dell’ospitalità, della ristorazione e del commercio locale. Questo potrebbe avere un impatto positivo sull’economia della nostra comunità, generando occupazione e favorire lo sviluppo di attività commerciali sostenibili nel lungo termine.

        Mentre comprendo che ogni opinione è degna di rispetto, è importante considerare l’importanza di bilanciare gli interessi economici con la preservazione del patrimonio culturale e ambientale. Spero che possiamo trovare un compromesso che consenta di valorizzare la storia locale, promuovere la sostenibilità e creare opportunità per la crescita della nostra comunità.

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      • Mi rendo conto che ci sono diverse opinioni riguardo all’abbattimento dello spazio verde abbandonato e alla costruzione del museo nel vicino palazzo Feltrinelli. Vorrei offrire alcuni argomenti a sostegno di questa proposta, tenendo a cuore sia l’ambiente che la storia locale.

        1. Riqualificazione e recupero: Lo spazio verde abbandonato potrebbe essere trasformato in un luogo di valore culturale e turistico. Un museo ben progettato potrebbe attirare visitatori da tutto il mondo, portando nuova vita e opportunità economiche alla comunità locale. Allo stesso tempo, l’ampliamento del palazzo Feltrinelli consentirebbe di preservare un pezzo importante della storia architettonica della zona.

        2. Conservazione del patrimonio: Costruire un museo vicino al palazzo Feltrinelli permetterebbe di conservare il valore storico ed estetico dell’edificio, rispettando la sua architettura originale. Questo rappresenta un’opportunità unica per mantenere intatta la storia della nostra comunità e renderla accessibile a un pubblico più ampio.

        3. Creazione di un polo culturale: Un museo ben progettato potrebbe diventare un punto di riferimento culturale di grande rilevanza. Attraverso mostre, eventi e iniziative educative, il museo potrebbe offrire un’esperienza arricchente per i visitatori di tutte le età. Inoltre, potrebbe favorire la collaborazione con altre istituzioni culturali e accademiche, creando un polo di eccellenza nel settore dell’arte e della storia locale.

        4. Sostenibilità ambientale: La costruzione del museo potrebbe essere realizzata con un occhio attento all’ambiente. Si potrebbero adottare misure come l’impiego di materiali ecologici, l’utilizzo di tecnologie a basso impatto e la creazione di spazi verdi all’interno del complesso. Inoltre, potrebbero essere promosse attività di sensibilizzazione sulla sostenibilità e la tutela ambientale.

        5. Stimolo all’economia locale: L’apertura di un museo di qualità potrebbe attrarre turisti, creando opportunità per il settore dell’ospitalità, della ristorazione e del commercio locale. Questo potrebbe avere un impatto positivo sull’economia della nostra comunità, generando occupazione e favorire lo sviluppo di attività commerciali sostenibili nel lungo termine.

        Mentre comprendo che ogni opinione è degna di rispetto, è importante considerare l’importanza di bilanciare gli interessi economici con la preservazione del patrimonio culturale e ambientale. Spero che possiamo trovare un compromesso che consenta di valorizzare la storia locale, promuovere la sostenibilità e creare opportunità per la crescita della nostra comunità.

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    • Dovevi vedere quelli che si opponovano alla costruzione di porta nuova facendo le barricate e lanciando slogan anti cemento, adesso affittano su B&B o hanno venduto al quadruplo la loro abitazione. Quelli si che erano ridicoli! Questi non fanno neanche testo

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  1. Spero che la ruspa seppellisca l’ignoranza e l’arroganza. Siamo in epoca nella quale si parla di clima, di verde, di protezione dell’ambiente e poi elogiatr ogni colata di cemento, come se foste pagati dai costruttori. Ma siete Seri nei commenti o vi piace solo insultare chi la pensa diversamente da voi.?? Che bella democrazia che siete!!! Cmq Milano non è proprietà di pochi costruttori o del sindaco green ma un luogo dove vivono 1500000 cittadini che hanno diritto di esprimersi anche se a voi stessi leoni da tastiera, non garba. E Milano non è una scatola da riempire.

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    • il verde deve avere una massa critica ed essere pensato per funzionare in un ambiente urbano. Fazzoletti di verde residuale sorto su aree già impermeabilizzate a pochi centimetri dal piano di calpestio non sono nè utili nè benefici, possono essere certamente pittoreschi, ma dobbiamo pensare se vogliamo una città che sia vivibile o una città che sia pittoresca.

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    • Chi critica le persone che criticano dimostra di essere, a sua volta, un critico incontrollabile. Per il resto, viva la democrazia! Siamo tre contro due: date il via alle ruspe!

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  2. Sempre e solo critiche,
    Una bella iniziativa sarebbe far piantare piante di glicine in giro per la città, perché puntare a salvarne (solo) uno quando possiamo piantare altri 100?

    Gli amici del comitato !

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  3. Si salva ol giardino.
    Si salva il glicine
    Si salva la costruzione di herzog e de meuron..

    Ma cosa avete da lamentarvi?

    Milagna da cortile

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