Il nobile Corso Venezia, è ricco di palazzi nobiliari di varie epoche. Da Casa Fontana Silvestri, raro esempio di edificio d’età rinascimentale, al meraviglioso Palazzo Castiglioni, costruito nel 1904 su progetto di Giuseppe Sommaruga. Tra queste meraviglie, non passa inosservato, sopratutto dopo l’accurato restauro concluso da qualche mese, di Casa Crespi, al civico 20 e 22 di Corso Venezia.
L’edificio risale al XVII secolo, tuttavia subì degli importanti restauri nel corso degli anni ’20 del XX secolo per opera di Piero Portaluppi. Casa Crespi costituisce un unicum nella città di Milano in quanto appartiene alla stessa famiglia da più di quattro generazioni ed è ancora abitato per intero dai suoi proprietari.
Il palazzo presenta una facciata austera tipica del Seicento composta da un corpo centrale di due piani e due laterali ribassati dove spiccano due portali d’ingresso in pietra: i portali sono racchiusi da lesene da cui partono le mensole che reggono un timpano spezzato, in mezzo al quale figura un’imponente serraglia, sormontato dai balconi. Al piano nobile le finestre sono decorate con modanature rette da architravi.
Nel 1927 Aldo Crespi, che aveva ereditato dal padre Cristoforo Benigno una passione per l’arte, chiese all’architetto Piero Portaluppi di restaurare gli interni, modernizzandoli, ed ampliò la collezione paterna acquistando numerosi capolavori compresi tra il XIV ed il XIX secolo. Ad oggi casa Crespi può essere considerata come una Casa Museo Privata.
Quest’atmosfera, di vera e propria casa di famiglia la si può cogliere appena varcato il portone, accedendo in quello che è il punto focale del Palazzo: un giardino segreto di impianto modernista con una fontana al centro e circondato da un ampio prato delineato da siepi di bosso. Attraverso un ampio scalone, si accede al piano Nobile dove le sale trasmettono questa magica atmosfera e custodiscono la Collezione privata, composta da sculture, quadri, tra cui anche alcune vedute del Canaletto, oggetti di ogni genere, bronzi, libri e specchiere. L’indole pionieristica della famiglia è continuata attraverso la figura di Giulia Maria Crespi, figlia unica di Aldo e di Giuseppina Fossati Bellani. Giulia Maria ha fondato il Fai, Fondo Ambiente Italiano, impegnandosi in prima persona nella salvaguardia del patrimonio architettonico e paesaggistico italiano. Qui per chi vuole dare un’occhio agli interni.
Il palazzo progettato dal grande Portaluppi si integra perfettamente con l’antico palazzo Crespi, il quale si presenta, sebbene realizzato in stile art déco, molto simile all’architettura barocca. Uno zoccolo in pietra (ceppo lombardo) riveste l’intero piano terra. Al piano nobile , sulla sinistra, si trova un balcone dotato di tre aperture.
Di particolare effetto e creato per alleggerire la massa del nuovo edificio è la loggia posta ad angolo sul lato destro al terzo piano. Pilastri a obelisco rovesciato e in marmo, reggono gli archi del loggiato. Anche in sommità troviamo decori posti ad alleggerire la mole dell’edificio.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Casa Crespi
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Curioso dunque che non faccia parte del patrimonio del FAI.
Venduta prima?
I marciapiedi sono penosi per una via del genere.
Si vabbè ma questo corso Venezia qui non si può lasciare ancora alle automobili…
Dai che dobbiamo trasformare pure questo in un boulevard a trazione pedonale…
È proprio centro storico qui.
È la città di domani.
Dai che dobbiamo riqualificare Milano
Magari quel meraviglioso verde del cortile fosse presenta anche fuori,
Anch’io penso che corso Venezia dovrebbe essere una via giardino.
I palazzi sono stupendi per tutta la via.
Che noia
I tuoi, che noia !
Vai al mare !
Ci sono già, alla faccia tua.
Post di UF molto interessante e bellissime le foto degli interni