Milano | San Siro – La Sovrintendenza pone il vincolo sul Meazza e l’Inter va a Rozzano

 “Vincolo culturale semplice”. Questa pare sia la scelta da parte della Sovrintendenza ai beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio appena trapelata sulla futuro dello Stadio Meazza di San Siro.

“Vincolo culturale semplice” non è automatico e non prevede, da quanto si apprende, l’intoccabilità dell’impianto nella sua interezza: ciò vuol dire che, ad esempio, si potrebbe demolire il terzo anello per un restauro, ma che in sostanza la parte più “antica” debba rimanere abbastanza inalterata.

Una sentenza che se confermata spiazzerebbe tutti, dal Comune che si ritroverebbe un impianto senza scopo, alle due squadre di Milan e Inter che sicuramente sceglieranno altri campi.

Già nel pomeriggio di venerdì è stato l’Inter a dare una svolta, annunciando il piano A-bis che vede i nerazzurri diretti a Rozzano. Il club ha ottenuto dalla società immobiliare Bastogi e Brioschi un diritto di esclusiva per uno studio di fattibilità in un’area del comune posto a sud di Milano, di proprietà di Infrafin, società posseduta da Camabo, il cui capitale è detenuto da Bastogi al 51% e da Brioschi al 49. L’area si trova in corrispondenza della Barriera di Milano Ovest sulla Milano-Genova, oltre l’area commerciale di MilanoFiori. Il diritto di esclusiva è valido fino al 30 aprile e servirà a verificare la possibilità di costruire, oltre allo stadio, anche delle facility.

Così ora rimarrebbe il Milan con la patata bollente dello stadio, che comunque punterebbe ad altri lidi, come la famosa area San Francesco a San Donato Milanese, portando avanti un proficuo dialogo con il sindaco Francesco Squeri. 

Ora il Comune si troverebbe tra le mani questa “patata bollente”, uno stadio da ristrutturare perlomeno, da ridurre di dimensioni (eliminando il famoso terzo anello del 1990) e dal futuro incerto. Per ora, di sicuro ci saranno le Olimpiadi invernali del 2026, poi lo stesso Sindaco Beppe Sala ha proposto che si giochi la finale di Champions League di quello stesso anno o di quello successivo, ma poi?

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Roberto Conte

Stadio Meazza, San Siro, Rozzano, San Donato Milanese, Area San Francesco, Milanofiori, Vincolo, Sovrintendenza, Soprintendenza, Sport

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

74 commenti su “Milano | San Siro – La Sovrintendenza pone il vincolo sul Meazza e l’Inter va a Rozzano”

  1. Secondo me, San Siro senza terzo anello non sarebbe più San Siro. Quelle ‘colonne’ e la struttura metallica, per quanto visivamente pesante, sono la vera identità dello stadio.

    Rispondi
    • San Siro era San Siro quando NON aveva il terzo anello.

      Le putrelle da cantiere rosse .sono inguardabili.

      Infatti il vincolo della Sovrintendenza è per interesse “culturale”, non certo architettonico né artistico.

      Rispondi
    • La politica non può farsi dettare l’agenda dagli interessi immobiliari. La questione dello stadio è nata solo perché Inter e Milan sono cadute in mano a gruppi finanziari immobiliari interessati solo a usare le squadre come grimandello per le loro operazioni edificatorie.
      Se lo stadio attuale è troppo grande lo si riduca eliminando il pesante terzo anello, forse davvero troppo costoso da gestire. La Soprintendenza probabilmente sarebbe d’accordo a riportare S. Siro nella sua versione a detta di quasi tutti più bella e più storicamente rappresentativa: quella del secondo anello.
      Assago, come tutte le altre ipotesi alternative a S. Siro, fa parte della città metropolitana di Milano, Inoltre per queste destinazioni sarebbero da valutare pesanti implicazioni viabilistiche che si porterebbero altrettanto pesanti investimenti pubblici, senza i quali un nuovo stadio non funzionerebbe e che non sono certo alla portata di Assago, Sesto o qualunque altro comune della cintura. Per cui se i politici eletti dal “popolo” vogliono hanno il potere di costringere Milan e Inter a restare a S.Siro nell’attuale stadio. Oppure che fanno, emigrano in altre provincie, a Bergamo, a Como o a Pavia?

      Rispondi
      • San Siro è un impianto, adibito a una funzione che deve generare utili, soprattutto dopo che il governo Prodi (DL 485/96) consente alle società sportive di quotarsi. Se chi deve utilizzare un impianto funzionale alle attività connesse a un business dice che quell’impianto è inadeguato, politica, Comune, Sovrintendenza e tanto meno i comitati possono mettersi a sindacare quella valutazione come non lo potrebbero fare nei confronti di un impianto industriale, di un ospedale, di un’infrastruttura. Non ne hanno comeptenza tecnica, oltre, peraltro, a non averne titolo dal punto di vista giuridico.

        Rispondi
        • Ovviamente il Comune, essendo proprietario, ha titolo da un punto di vista giuridico. E anche la soprintendenza, è la legge che le ha affidato questo compito. Ciò detto, ricordiamoci che un vincolo non vuol dire che un bene è intoccabile. Piuttosto, che va modificato con attenzione. Cosa che si può fare a San Siro

          Rispondi
    • Non sono d’accordo come ho motivato con argomentazioni “Nuova Vita per il Meazza?”. Per me hanno impostato in modo errato la questione sia chi voleva un nuovo stadio condiviso a San Siro che non esiste oggi al mondo, sia i difensori del Mezza che pretendevano di imporlo parzialmente ristrutturato ad ambo le squadre. Il terzo anello ha creato un evidente “fuori scala”, un irrisolto problema al terreno di gioco, aumentato con maggior frequenza di partite disputate, e una pessima acustica. Niente a che fare con i mitici concerti degli anni ’80.

      Rispondi
  2. Demolite le sovrastrutture, non dovrebbe essere impossibile trasformarlo in arena coperta per concerti tutto l’anno . O magari in un centro acquatico per le manifestazioni di nuoto, che a Milano non c’è

    Rispondi
  3. Tutto sbagliato: altri 2 stadi in zone verdi non cementate al posto di un progetto che verde tutto sommato ne proponeva e che comunque incide a su un piazzale di cemento.
    Cementifichiamo x salvare un altro cubo di cemento.
    Con l’ironica prospettiva di demolirne l’unico aspetto iconico che è il terzo anello.

    Rispondi
  4. concerti a gogo? si potrebbe realizzare una struttura di copertura in modo da poter ospitare anche concerti in inverno ed eventi internazionali, per esempio l’Eurovision.

    Rispondi
  5. Giusta conclusione, considerate le parti in causa. Un ente delegittimato (la Sovrintendenza), che tutela ciò che è inutile (muri ferroviari) e si dimentica delle tracce storiche della città (ville liberty) e la politica tutta, cialtroni che pensano solo ai loro interessi. Non poteva che finire così. E chi pagherà saremo noi, che dovremo mantenere a vita uno stadio (!) Inutilizzabile e inutilizzato.

    Rispondi
      • Anonimo delle 13.27, vedo che in una sola riga è riuscito a dimostrare di non aver capito un cazzo. Secondo il costume di voi spinellati di sinistra, peraltro, secondo cui chiunque critichi il PD è un fascista.
        Nemmeno riesci a vedere l’indecisionismo della giunta Sala, non solo dello stadio ma su tutto.
        Ha solo inaugurato M4, tra l’altro voluta e programmata dal centrodestra col voto contrario della sinistra.
        Siete ciechi. Di occhi e di mente. Siete dei trogloditi con l’aggravante di avere pure i soldi in tasca.
        Ma tra le orecchie non avete un cazzo

        Rispondi
        • L’espressione “essere cazzi con le orecchie” non significa una beata minchia, anonimo delle 17.44. Anche metaforicamente non ha significato. Segno che nemmeno lessicalmente siete evoluti voi rossi.
          Il nulla cosmico che vi accompagna dovrebbe essere sancito dal ritiro della tessera elettorale.
          Penso a quello che hanno fatto le giunte di centrodestra alcuni lustri fa e poi penso al niente partorito da Sala. E voi mentecatti lo applaudite pure

          Rispondi
        • ‘@SiTav, per quanto io non sia un grande ammiratore di come ha conciato la città Sala e il tipo prima di lui – primi anni entusiasmanti a tagliar nastri di AlbertiniCo seguiti dal vuoto cosmico.

          Ti suggerirei un linguaggio più simpatico.

          In fondo siamo tutti Milanesi e non vedo perchè insultarci in questo modo (credo i veri “nemici” siano altrove….)

          Grazie

          Rispondi
        • La tua violenza verbale, l’aggressività a la tendenza all’insulto verso chi non la pensa come te. Basta rileggere i tuoi commenti e vedere come trapelino rabbia e voglia di sopraffazione. Questo atteggiamento è fascista, non di certo il fatto di criticare il PD, che è assolutamente lecito criticare

          Rispondi
    • Cioè una bella merda architettonica!

      Va bene i ricordi e le notti a tifare ma dal punto di vista di bellezza é un mostro.
      Immagina vederlo tutti i giorni per chi ci abita di fronte?

      Adesso non siamo in grado, (troppe critiche) e nulla di concreto, ma tra 30 anni verrà inglobato in un nuovo master plan.

      Rispondi
  6. Ennesima cazzata della giunta PD del dilettante Sala, bravo a pitturare marciapiedi e strade con l’urbanistica tattica (del xazzo) ma incapace di pensare e fare cose utili.
    Chi vota PD è un coglione

    Rispondi
    • > Ennesima cazzata della giunta PD del dilettante Sala…
      E bisogna tenerselo fino a 2026… Chissà ancora quanti danni farà…andrebbe interdetto!
      La cosa buona e che non potrà più candidarsi e. I sarà comunque da ridere lo stesso… Povera Milano

      Rispondi
    • Deficiente, guarda che è stata la politica di destra (Sgarbi e Salvini in primis) a sbraitare su san siro cattedrale del calcio e premere per il vincolo della sovrintendenza.

      Rispondi
  7. E alla fine ce l’avete fatta! Congratulazioni a tutti i reazionari e retrogradi fautori del “S. Siro non si tocca”, che tanto del degrado del quartiere, dell’assedio delle macchine parcheggiate selvaggiamente, della paralisi del deflusso, non ve ne è mai fregato nulla. Ora in vecchiaia vi troverete a piazzale Axum a fare gli “umarell” con il “Colosseo” di Milano, un rudere in malora da adorare come reliquia dei bei tempi di una volta quando eravate giovani e vincevate le coppe con i soldi dei Moratti e dei Berlusconi che vi sembrava di essere ricchi e campioni pure a voi.

    Rispondi
    • 1 minuto di silenzio per il de profundis del ragionamento e una pedata nel culo a tutti coloro che hanno scritto “consumo di suolo”.
      Ma che xazzo viol dire?
      Voi ve ne fottete altamente del suolo finché ci sono sterpaglie, topi e baldracche.
      Poi appena qualcuno vuole investire, riqualificare e rendere presentabile voi uscite con queste minchiate.
      Siete proprio elettori PD: mentecatti dalla testa ai piedi

      Rispondi
  8. Ennesima conferma che i progressisti radical chic di sinistra sono una banda di parolieri incapaci.
    Preoccupandosi di fare sempre “la cosa giusta”, il loro politically correct distrugge ciò che tocca e provoca sciagure per la collettività.
    San Siro diventerà un rudere e resterà sul nostro groppone.
    Grazie Sala, sei il Sindaco più incapace e con più puzza sotto il naso che Milano abbia mai avuto.

    Rispondi
  9. Si trasformi S. Siro in un arena per concerti ecc ecc o palazzetto dello sport dato che sul suolo di Milano manca dal 1985… Se non è questa incapacità politica!

    Rispondi
    • Dimentichi il Palalido.

      Palalido che assieme ad Arena e Velodromo fanno un terzetto di posti inutili e sottosfruttati che credo nessun altro al mondo abbia.

      Ci manca solo di aggiungerci il ciofecone di San Siro senza terzo anello e senza squadre.

      Rispondi
  10. San Siro e l’area circostante rimarra’ la cloaca che e’ sempre stata. Basta andare in qualsiasi citta’ europea per rendersene conto. Che quella cloaca non sia sostenibile.dal punto do vista economico pero’ non e’ vero. Inter e Milan pagano complessivamente 8 milioni di euro all anno di affitto. Per un concerto si possono incassare facilmente 800.000 euro. (Sono 10 euro per ognuno degli 80mila.spettatori, con biglietti il.cui costo medio.ormai si avvicina piu ai 100 che ai 50 euro. Bastano una decina di concerti all anno per andare a breakeven. Rimarra purtroppo una cloaca ma ci saranno altre due minicloache a rozzangeles e di fianco al boschetto della droga di rogoredo. Graxie Sala.

    Rispondi
    • 1) Quando ci sono i concerti a San siro la capacità massima non è mai 80mila (ai concerti del Coldplay con San Siro pieno a tappo erano 60mila)

      2) Quanti cantanti o gruppi conosci che siano capaci di portae 60mila persone a San Siro tutti gli anni a un prezzo medio di 100 euro/bliglietto?

      3) Sei sicuro che quei pochi in grado di portae 60mila persone scelgano 1) Milano, 2) e, nel caso, San Siro e non – per dire – l’autodromo di Monza?

      4) Tolti tutti i costi e le tasse, qual è il margine medio delle società che organizzazno concerti? Sei sicuro che da lì escano 10 euro/spettatore netti per il Comune?

      5) E’ con queste inarrivabili competenze economico-finanziarie che fanno i piani economici quelli che si oppongono alla demolizione dello stadio?

      Rispondi
  11. Adesso si ritrovano con 3 stadi al posto di 1 Uno ristrutturato grande Sala del PD !! Tutta colpa dei grattacieli uso uffici che volevano costruire a San Siro il Milan e L’ Inter e che sono stati cancellati E adesso vai con 3 stadi e colate di cemento e parcheggi giganti

    Rispondi
  12. Sarebbe bello andarsi a rileggere quei comento secondo i quali le ipotesi di Sesto San Giovanni e le altre erano solamente “bluff” per ottenre più volumetrie.

    Oppure quegli interventi di politici e comitati che pontificavano su soluzioni fantasiose senza uno straccio di business plan che ne mostrasse la sostenibilità economica, come se quattro concerti all’anno potessero generare 10 milioni di euro necessari per la manutenzione ordinaria e le risorse che servono per quella straordinaria o, addiittura, per demolire il terzo anello e ristruttuare lo stadio per com’era fino al 1990 e magari fino agli anni Settanta (perché non demolire anche il secondo anello, tornando allo splendore del 1926, allora?): quandto costa? chi paga? Boh, dettagli, volgarità per quei pezzenti che pensano solo ai soldi.

    Ora avremo questo inutile catafalco in cemento armato, già messo piuttosto male, che andrà rapidamente in rovina e che prima o poi dovrà essere comunque demolito oppure ristrutturato, ma a spese del Comune, cioè, inevitabilmente, andando a prendere soldi dalle tasche dei cittadini milanesi. A meno che, di fronte a quei costi, tra qualche anno il vincolo magicamente scomparirà e ricomparirà un piano con le stesse volumetrie proposte dalle squadre, ma senza più lo stadio, con una giunta che sarà capace di prendersi la responsabilità di dire ce o si consente un intervento immobiliare o i milanesi devono pagare per tenere in piedi un catino di cemento vuoto.

    Rigraziamo i gran genio e i luminari che hanno fatto di tutto non per sedersi al tavolo con le squadre e trovare una soluzione al problema che contemperasse i legittimi interessi delle squadre con quelli della collettività (come sarebbe non solo possibile e giusto, ma anzi doveroso), ma semplicemente per bloccare tutto raccontando una montagna di balle in nome del no-questo, no-quello-no-tutto che è dannoso almeno quanto la peggior speculazione immobiliare e fose più.

    Che bel capolavoro. Complimenti davvero.

    Rispondi
  13. Io ci abito davanti ragazzi e ho sempre detto che San Siro è lo stadio più brutto di quelli che ho visto in giro per il mondo.
    Hanno voluto a tutti i costi difendere questo mostro di cemento e adesso avranno per i decenni a venire la più grossa montagna di merda in rovina che una città possa avere.
    Aggiungiamo pure che la spianata di cemento antistante sarà popolata da spaccini del maghreb che infestano già la zona da tempo.
    Chapeau a tutti i cretini che sanno solo opporsi come stile di vita, sono riusciti a regalarci il degrado per i decenni futuri.

    Rispondi
    • Ridicoli!! Magari fosse vero che l’Inter va ad investire 400 milioni a Rozzano e il Milan altrettanti a S Donato. Benefattori venite!! Queste cose non si sparano così, dopo il ventilato vincolo della Sovraintendenza, si fanno dopo un’attenta pianificazione industriale, è tutto un bluff!

      Rispondi
  14. Erano NO City life – NO Porta Nuova – NO EXPO – NO M4. Ma ai tempi erano alla opposizione e non al governo del comune di Milano. Dal 2011 comandano loro e hanno tagliato i nastri (con sorrisi). Ma con S. SIRO ce la faranno a renderlo inutile e costoso x la collettività. Questa è la sinistra italiana e Milanese.

    Rispondi
  15. A prescindere dalle polemiche, resta il fatto che se Milan ed Inter abbandonano Milano a favore di nuovi stadi nell’hinterland , il quartiere perde il suo appeal visto che a parte lo Stadio di San Siro non c’è granchè con il settore ippico in crisi storica, e Milano perde una parte del suo prestigio.
    Se fossi stato in chi comanda avrei fatto anche sacrifici per ristrutturare San Siro come volevano i club pur di tenermeli qui in città.

    Rispondi
  16. A Milano mancano moltissime strutture. Ora ci sarà il paradosso di avere 3 stadi sul territorio della città metropolitana e non averne nemmeno uno olimpico che possa ospitare tutte quegli eventi internazionali che si tengono altrove.

    Rispondi
  17. Perché “senza Scopo”??? Viene visitato da decine e decine di Turisti ogni giorno! Basta questo + una serie di eventi tutto l’anno, celebrazioni, cerimonie e partite storiche (nazionali, amichevoli, ) ed il problema è RISOLTO

    Rispondi

Lascia un commento