Milano | Musocco – Demolizioni in via Palizzi per una nuova torre

Lo scorso anno avevamo visto un progetto dello Studio Spagna per la realizzazione della Torre Palizzi una realizzazione che vuole proporre sia un piccolo polo commerciale sia un polo residenziale di 20 piani fuori terra.

Non sappiamo ancora con certezza se si tratta del progetto esecutivo o solo di una prima proposta, ma certamente le volumetrie pare siano state approvate e quindi presto in quest’angolo si staglierà una nuova torre. Al link il progetto presentato lo scorso anno.

Ci troviamo nel distretto di Musocco (conosciuto più come Certosa per colpa della stazione FS) dove via Filippo Palizzi 89 forma un angolo acuto con via Giovanni Fattori.

Qui, si trovava un edificio per uffici dismesso orami da anni, il quale è in fase di demolizione.

Referenze fotografiche: Francesco Langiulli (Milano Panoramica), Studio Spagna

Musocco, Certosa, Via Palizzi, Torre Palizzi, via Fattori

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

19 commenti su “Milano | Musocco – Demolizioni in via Palizzi per una nuova torre”

  1. O santo cielo un’altro mostro, perfavore è meglio non fare niente che tirare giù queste forme. Ma quelli del comune che approvano questi progetti non si rendono conto che le torri sono visibili da ogni parte di Milano e devono avere un decoro urbano decente?

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    • Un progetto invece molto bello. Finalmente si esce dalla provincialità, la piastra commerciale una gran bella cosa. Ben vengano progetti del genere e che non si ascolti l’italiano medio che di urbanistica, architettura e sviluppo delle città ne sa meno di un sasso.

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  2. Ciclisti bloccano il Ponte della Ghisolfa e disegnano una pista ciclabile: un centinaio sulle due ruote per chiedere più sicurezza

    Un centinaio di ciclisti milanesi poco dopo le 19 hanno bloccato il traffico sul ponte della Ghisolfa, a Milano, per tracciare una pista ciclabile e apporre dei cartelli facsimile alla segnaletica stradale che invitano le auto ad andare piano su un tratto di strada dove le due ruote non hanno spazi dedicati.

    (ansa)

    L’azione non era stata preannunciata in alcun modo sui social ma solo tra gli attivisti della mobilità dolce, che si sono ritrovati con i loro mezzi in piazzale Lugano, dove si sono piazzati in mezzo alla carreggiata per impedire il passaggio delle auto.

    Ciclabili e incroci tetris, a Milano è polemica per corso Monforte, ma in Europa ci sono già da anni: le foto a confronto sui socialdi Miriam Romano 12 Ottobre 2023

    Mentre il corteo procedeva lungo il ponte, alcuni attivisti hanno tracciato con la vernice una pista ciclabile, con tanto di disegno della sagoma delle bici, esattamente come una autentica.

    (ansa)

    Non è mancato il disappunto di automobilisti e motociclisti di fronte alle due ruote messe di traverso per bloccare il traffico in direzione viale Certosa, ma a parte qualche urlo e qualche sgasata non ci sono stati incidenti. La manifestazione si è chiusa alle 19.40 con la dispersione dei partecipanti. È la quarta volta che viene tracciata una pista ciclabile ‘clandestina’ sul ponte, ma è la prima volta che viene realizzata di giorno.

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      • Finalmente la riqualificazione di un pezzo di palizzi lasciato al degrado alla delinquenza, una stazione molto importante degradata, un piazzale davanti Esselunga pieno di gentaglia che vi vacca e delinque. Un parchetto che hanno dovuto recintare perché la notte era uno schifo.
        Finalmente pulizia grazie a dio
        Ben vengano questi palazzi

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    • Le squadracce del Partito Nazionale Ciclista entrano in azione!!!
      A quando manganello e olio di ricino per chi non va in bici??

      La prepotenza non e’ mai la soluzione.

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  3. > Ciclisti bloccano il Ponte della Ghisolfa e disegnano una pista ciclabile:
    Avrebbe senso se prima e dopo il ponte ci fosse una pista ciclabile! NON c’è spazio ne prima ne dopo…nemmeno per una corsia preferenziale vera.. che poi a Milano non si sa ancora per chi sono le corsie preferenziali 😀
    Vi sono forti dubbi su questi… “ciclisti” e sa sappiano cosa significhi circolare in bici.
    Per tutto quel tratto era previsto un sistema di tunnel che ovviamente avrebbe drenato traffico di transito a lunga percorrenza a Milano non lo si riesce a comprendere e si trova nella situazione che è sotto gli occhi di tutti o di chi vuole vedere.
    Ossequi

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  4. Ottimo recupero di un’area abbandonata e già edificata completamente.
    Buon deterrente per spaccio e degrado nell’antistante area fronte stazione fs che il comune ha lasciato praticamente in abbandono.

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  5. Un ennesima torre multi loculo residenziale. Basta!!! Ma esiste un paio regolatore in questa città??? O le immobiliari architetti e palazzinari fanno come gli gira??? Che schifo di anarchia edilizia

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  6. Che schifo! Un’altra ennesima torre mostro. Milano è davvero caduta in basso quando consente la demolizione di palazzine e ville neorinascimentali del primo ‘900 e permette la costruzione di questi orrori architettonici. La città è in mano alla più spregevole speculazione edilizia dei più spregevoli palazzinari con la gravissima complicità delle istituzioni.

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  7. Diciamo che il rendering della torre non è proprio esaltante ma comunque meglio di uno spazio in disuso lì da anni e poi c’è a chi i grattaceli piacciono. C’è solo da sperare che si faccia qualcosa per mettere in sicurezza la via Fattori e i giardini recintati su cui la torre si affaccerà, perchè sono ormai in mano a spacciatori molesti con un livello di degrado pazzesco. Per non parlare della stazione di Certosa, che non ha tornelli nè telecamere nè alcun controllo e dove le risse sono all’ordine del giorno. Tutto ció perchè il Comune ha lasciato che si arrivasse al degrado più totale, perchè prevenire situazioni del genere nelle periferie non è una priorità. Ad ogni modo se si riuscisse a ripristinare la legalità di queste zone..un appartamento nella torre sarebbe un buon investimento perchè a livello logistico la zona è comodissima e con il passante in quasi 10 minuti si è in centro…al momento peró, rischi una bottigliata in testa per andare a prendere il treno o per passare dall’altra oarte della stazione per andare nel nuovo Certosa District.

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    • La speranza mia che siano gli stessi residenti del palazzo a fare da deterrente all’abbandono della stazione Certosa.

      A breve questo distretto con Food District dovrebbe essere maggiormente frequentato e popolato.

      Cosicché da fare da deterrente naturale al disagio e stazionamento.

      Se poi partono i lavori per l’enorme nuovo blocco residenziale che dovrà sorgere li accanto ci sarà più traffico che in stazione centrale…

      A quel punto TRENORD sarà un bel problema perché gia oggi salta una corsa su 2.
      E i carri bestiame circolano già con ritardi da tutto il nord lombardo.

      E sono già strapieni.

      A quel punto la lega metterà 2 lire sui treni lombardi opure continuerà a buttare i soldi al cesso per finanziare gli amici delle autostrade?

      Autostrade in perdita che continuano a stare in piedi perché la lega azzera le perdite e i debiti…

      Prima o poi sto giochino dovrà finire.

      E finalmente avremo un servizio di treni e ferroviario Nord allaltezza del Nord Italia…

      Per adesso abbiamo i treni di Nairobi e Nuova Delhi

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  8. @franco L’unico che ha scritto una cosa sensata. Lasciar cadere nel degrado una zona così strategica è stato scellerato, a poco al momento servono gli interventi di recupero lato Varesina se non si interviene nella stazione (ma qui è chi gestisce che rimbalza) e nei giardinetti (dove però spesso ne beccano…), credo pure i ragazzi per andare all’università preferiscano fare il giro col tram che prendere il treno…
    Villapizzone segue a ruota

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  9. A Milano stanno sorgendo come funghi solo palazzi a discapito del verde e a che prezzi. I giovani sono destinati a scappare. Diventerà una città per ricchi

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