Milano | Centro Storico – Cantieri M4 ripristino arredo urbano largo Augusto: tornato il Redentore

Aggiornamento fotografico da Largo Augusto al Verziere dove sono in corso i lavori di ripristino dell’arredo urbano e la ricollocazione dell’antica Colonna del Verziere con la statua del Redentore al suo posto originario. Dopo il montaggio dei pezzi del fusto della seicentesca colonna nelle settimane scorse, oggi è stata ricollocata in sommità la monumentale statua del Redentore.

La Colonna del Redentore, oggi decontestualizzata dall’originale ambiente popolare nel quale si trovò per più di due secoli, ha attraversato una genesi complessa.

La fratellanza della Croce di Porta Tosa, dedicata a San Martiniano e esistente già nel 1579 presso la parrocchia di Santo Stefano in Brolo, decise di erigere una colonna votiva nello spazio antistante il ponte di Porta Tosa, seguendo le indicazioni dell’arcivescovo Carlo Borromeo. Nel 1580 iniziarono a raccogliere offerte e a richiedere preventivi per la sua costruzione, mentre vennero poste le fondamenta del monumento, accompagnate da una tavoletta marmorea datata 1581.

A causa di divergenze con i fornitori della colonna, probabilmente dovute a difetti nel materiale, si verificarono dei ritardi iniziali. Successivamente, durante la ripresa dei lavori, ci fu un incidente causato forse da contrasti con le autorità civili, che portò alla distruzione di parte delle opere su richiesta di Danese Figliodoni, all’epoca senatore e Gran Cancelliere di Milano. La fratellanza seppellì le parti rimanenti in attesa di poter riprendere i lavori.

Dopo una richiesta avanzata dalla fratellanza, il Senato di Milano concesse il permesso di completare la colonna. Nonostante ulteriori opposizioni, si ottenne un privilegio reale il 22 novembre 1607, sebbene contrastato dal governatore Pedro Enríquez de Acevedo. Nel marzo 1611, il nuovo governatore Juan Fernández de Velasco concesse finalmente l’autorizzazione e la fratellanza si mise al lavoro per completare il monumento, affidando l’incarico all’ingegnere Aurelio Trezzi. La base fu completata e il 9 luglio 1611 la colonna fu eretta. In ottobre dello stesso anno, venne aggiunto il capitello sulla sommità.

La statua del Redentore con croce, realizzata da Giovanni Battista Vismara, fu posizionata solo nel 1673, sotto la supervisione dell’architetto Giovanni Domenico Richini.

Nel 1727 il basamento subì un restauro e furono rimossi i cancelli in ferro che circondavano la colonna.

Nel 1784, con la soppressione delle diverse confraternite, comprese le compagnie della Santa Croce a Milano, e nel 1786 la maggior parte delle colonne votive, ritenute ostacoli alla circolazione, fu eliminata. Tuttavia, nella relazione redatta dall’architetto Leopoldo Pollack, si indicava il mantenimento della colonna del Verziere, con alcune modifiche alla base.

Il 6 aprile 1848, subito dopo le Cinque giornate, si decise di erigere un monumento sempre a Porta Tosa, il luogo dove la lotta contro gli austriaci raggiunse il suo culmine. Tuttavia, a causa delle circostanze belliche, la sua costruzione divenne impraticabile.

Tra agosto e settembre del 1858, la colonna del Verziere subì un’inclinazione significativa, probabilmente a causa di problemi al piedistallo derivanti da un incidente durante il suo innalzamento nel 1611. Dopo approfonditi studi, il monumento fu smontato, rivelando la tavoletta del 1581. Il Consiglio comunale, il 14 ottobre 1859, decise di restaurarlo, completando il lavoro nel marzo 1860. Il 18 dello stesso mese, in occasione dell’anniversario delle Cinque giornate, la colonna fu solennemente consacrata come Colonna della Vittoria.

Nel suo discorso del 18 marzo 1860, il sindaco Antonio Beretta esaltò il significato della colonna come simbolo della lotta per la libertà e l’indipendenza. In quell’occasione, vennero inaugurati i bronzi commemorativi con i nomi dei 352 caduti del 1848. Una lapide in bronzo fu anche dedicata alla consacrazione del 1860.

Le celebrazioni dell’anniversario del 18 marzo 1848 si svolsero presso la colonna fino al 1894. L’anno successivo, il 18 marzo 1895, fu inaugurato il monumento alle Cinque Giornate nell’omonima piazza dove si trovano i caselli di Porta Vittoria.

Nel 1927, la statua del Redentore in ceppo fu sostituita da una copia in bronzo, realizzata attraverso un calco dell’originale.

Nel 2017, la statua e la colonna vennero smontate per essere depositate nei magazzini ATM di modo da consentire la realizzazione del cantiere per la nuova metropolitana linea M4.

Durante lo smontaggio è tornato alla luce il ceppo con piedistallo della primitiva colonna, che sarà posizionato davanti alla colonna verso via Verziere.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Andrea Cherchi; Dombul

San Babila, M4, Largo Augusto, Verziere, Via Verziere, Via Larga, Via Durini

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9 commenti su “Milano | Centro Storico – Cantieri M4 ripristino arredo urbano largo Augusto: tornato il Redentore”

  1. Ma quello hotel NH quando lo ristrutturano?

    Sarebbe molto interessante visto la struttura a balconi far diventare l’edificio, un bosco Verticale nel centro storico.

    La piazza diventerebbe un’ attrazione per turisti e curiosi di architettura. Visto la vicinanza con la design district avrebbe un successo assicurato.

    Oltre che a purificare l’aria della nostra città.
    Basterebbe solo scegliere delle piante sempre verdi come Canfore ed edere.
    E la magia è fatta!

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  2. E sempre bello quando Milano lavora sul suo passato. E succede di rado….

    L’idea delle piante tipo bosco verticale sul palazzo dell’hotel, la trovo straordinaria, la piazza assumerebbe un’altra identità.

    Speriamo chi abbia competenze, legga.

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  3. Bene. Dettaglio della Statua così da vicino è una novità. Almeno per me. Si dovrebbe porre più attenzione e valorizzare statuaria presente in città. Che è presente ma frammentata in vari luoghi. Bene Largo Augusto. Si pedonalizzi la bella Via Durini. Un gioiellino. E si metta mano a Piazza Santo Stefano (nella Basilica fu battezzato Caravaggio..). Via le auto e si ricomponga specchio d’acqua a ricordo del Laghett. Usato per secoli per il trasporto dei marmi del Duomo. Con una delle visuali paesaggistiche più celebri di Milano. Oggi si direbbe Instagrammabile. Bene, che Milano torni ad esserlo.

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  4. La piazza sta venendo molto bene.
    Purtroppo soprattutto i taxi e le auto corrono troppo veloci verso via cavallotti, bisogna rallentarle.
    Non si può rischiare la vita attraversando la strada per dei maledetti farabutti.
    Servono attraversamenti pedonali rialzati e autovelox. E che si inizino a multare i tassisti che in città stanno diventando una categoria fuori controllo e senza regole.

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  5. L’allungamento della metropolitana Bisceglie verso il quartiere Olmi ‼️?⁉️⁉️⁉️ ⁉️? Ve la siete dimenticata⁉️?

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