Un imponente investimento di 8 milioni di euro segna l’inizio di una nuova era per il Palazzo dei Congressi di Roma. EUR Spa, in collaborazione con lo Studio di Architettura Alvisi Kirimoto, ha presentato un progetto di ristrutturazione e riqualificazione che promette di rivitalizzare questo edificio progettato dall’architetto Adalberto Libera alla fine degli anni Trenta per l’Esposizione Universale, mai realizzata, di Roma del ’42.
Il progetto di riqualificazione fa parte di una serie di interventi volti a valorizzare lo straordinario patrimonio storico, artistico, culturale e sportivo del quartiere EUR, nel IX Municipio. Saranno realizzati nell’ambito del P.N.R.R. con 2.645.000 euro di investimenti previsti nella Missione 1 (grandi eventi turistici) di Caput mundi-Next Generation EU.
Il palazzo dei Congressi fa parte degli edifici dell’EUR, pensati per la prevista e mai realizzata Esposizione Universale di Roma del 1942, la cui costruzione fu interrotta a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e che furono terminati solo negli anni ’50. Il Palazzo oggi si erge come uno dei principali poli congressuali di Roma, fianco a fianco con La Nuvola di Fuksas (sempre di Eur spa).
L’obiettivo di questo ambizioso intervento è duplice: non solo preservare l’integrità architettonica e storica dell’edificio, ma anche potenziarne la funzionalità per renderlo all’altezza degli standard europei e internazionali.
Il progetto, ora sotto la supervisione della Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, segna il primo intervento completo sul Palazzo dei Congressi dall’apertura nel 1953. La sfida è quella di migliorare gli spazi esistenti e introdurre nuove soluzioni architettoniche e tecnologiche per massimizzare l’utilizzo dell’edificio.
Lo Studio Alvisi Kirimoto ha elaborato un piano articolato in due fasi principali: il recupero e il restauro degli elementi architettonici originali e l’adeguamento funzionale attraverso l’introduzione di nuove strutture e tecnologie.
Tra gli interventi previsti, vi è la trasformazione dell’atrio centrale in un vestibolo dinamico, in grado di adattarsi alle diverse configurazioni degli spazi e garantire una distribuzione ottimale dei visitatori. Dispositivi come pareti mobili opache e vetrate assicureranno un corretto orientamento dei partecipanti agli eventi e un eccellente isolamento acustico, mantenendo l’estetica originale dell’edificio.
Un’enfasi particolare è posta sulla flessibilità dei percorsi di carico e scarico, consentendo una gestione autonoma durante eventi simultanei. Le scale interne serviranno da connettori verticali, facilitando l’accesso ai diversi livelli dell’edificio e alle sue strutture esterne, come la terrazza e il Teatro pensile.
Un’attenzione particolare è rivolta anche al primo piano, dove dodici nuove sale autonome verranno create per garantire una divisione acustica ottimale. Inoltre, sono previsti miglioramenti ai servizi esistenti, inclusa l’installazione di un nuovo bar e l’ampliamento dei bagni.
Una delle sfide principali del progetto è stata mantenere l’aspetto originale dell’edificio, mentre si introducevano nuovi elementi e tecnologie. L’obiettivo è di permettere al “rinnovato” Palazzo dei Congressi di ospitare una gamma più ampia di eventi contemporaneamente, senza compromettere la sua qualità architettonica.
Gli interventi di restauro includeranno anche la valorizzazione dei capolavori artistici interni, come il Fregio decorativo di Gino Severini, con nuove illuminazioni per renderlo visibile anche dall’esterno. Le fontane decorative sul Piazzale Kennedy saranno ripristinate, aggiungendo un tocco di bellezza al paesaggio circostante.
Il progetto, una volta completato, non solo preserverà il patrimonio storico e artistico del Palazzo dei Congressi, ma lo trasformerà in un centro congressuale all’avanguardia, allineato agli standard internazionali e pronto ad accogliere un numero sempre maggiore di visitatori e eventi.
Referenze immagini: Alvisi Kirimoto