Il 16 luglio 2024 è stata ufficialmente inaugurata la Linea 6 della metropolitana di Napoli, con una cerimonia riservata alle autorità per motivi di sicurezza. Durante l’evento, sono state visitate le tre nuove stazioni, che saranno aperte al pubblico a partire da oggi, 17 luglio 2024. La Linea 6 comprende otto stazioni in totale, tra cui le nuove Arco Mirelli, San Pasquale e Chiaia.
La nuova linea M6 della metropolitana di Napoli si compone di 8 fermate: alle quattro già aperte nel 2007 (e poi chiuse nel 2014), ossia Mostra, Augusto, Lala e Mergellina, si sono aggiunte le recenti Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia e Municipio.
Questa linea della metropolitana collega il centro di Napoli con la parte ovest della città, connettendo la stazione capolinea di Municipio, situata nel quartiere San Ferdinando, con la stazione capolinea di Mostra, nel quartiere Fuorigrotta, offrendo così un’alternativa efficace al traffico cittadino. È interessante notare che una parte della linea, comprendente le prime quattro stazioni da Mostra a Mergellina, era già stata inaugurata nel 2007, ma fu chiusa nel 2014 per completare l’intera opera, che è stata terminata solo recentemente.
La Linea 6 di Napoli è completamente sotterranea e si estende per 5,5 km, con un tempo di percorrenza di 15 minuti per coprire le 8 stazioni. Inizialmente, la nuova metro sarà operativa solo tra le 7:00 e le 15:30 con 5 treni e una frequenza di 13,5 minuti. A partire dal prossimo anno, saranno progressivamente inseriti 22 nuovi convogli, che ridurranno la frequenza dei treni a 4,5 minuti. Una volta a regime, la Linea M6 avrà una capacità di 7.200 passeggeri all’ora, ma sarà tecnologicamente predisposta per trasportare fino a 11.400 passeggeri all’ora con un treno ogni 3 minuti.
La stazione Municipio consente l’interscambio con la Linea 1 della metro di Napoli e con la funicolare centrale, oltre che con traghetti e aliscafi; le stazioni Chiaia e San Pasquale con la funicolare di Chiaia; Mergellina con la funicolare di Mergellina; Lala, Augusto e Mostra con la ferrovia Cumana. La stazione di Mergellina permette anche l’interscambio con la Linea 2 della metro, gestita da Trenitalia.
Già nel 2009 era stata progettata l’estensione della Linea 6 fino a Bagnoli, con fermate intermedie a Campegna, Acciaieria, Città della Scienza e Porta del Parco. Nel 2014, una modifica al progetto ha previsto l’attestazione della linea a Coroglio, in corrispondenza dell’isola di Nisida, con fermate intermedie a Campegna, Neghelli e Acciaieria. Nel 2022 è stata progettata una diramazione dalla futura stazione Campegna fino al quartiere Posillipo, con una fermata nelle cavità di piazza San Luigi e un ascensore di collegamento con la sovrastante via Francesco Petrarca. Il 30 marzo 2023, il Comune di Napoli ha presentato il bando di gara relativo al progetto definitivo ed esecutivo dei due prolungamenti Campegna-Nisida e Campegna-Posillipo.
La stazione di Chiaia è stata progettata da Uberto Siola, già autore delle stazioni Mostra, Augusto e Lala, e arricchita dalle opere del regista Peter Greenaway, che l’ha immaginata come un viaggio mitologico nelle profondità della terra.
Mentre per la stazione di San Pasquale è stata progettata dall’architetto Boris Podrecca, con il contributo artistico dell’artista austriaco Peter Kogler. Una stazione che pare essere immersa nel mare.
La scelta “classica” per la stazione di Arco Mirelli ha ispirato l’Architetto Hans Kollhoff, che ha voluto dare alla stazione un senso col contesto, mentre l’artista Rebecca Horn ha realizzato un’opera artistica con una serie di coni di rame come fossero dei tulipani metallici.
- Referenze immagini: Francesco Amato
- Napoli, Metropolitana, M6, Chiaia, San Pasquale, Arco Mirelli
Lo so che non bisognerebbe fare confronti ma è davvero impietoso il l confronto con la metropolitana di Milano di recente apertura.
I livelli di creatività del progetto napoletano sono vertici che non si toccheranno altrove. Davvero complimenti La bellezza salverà il mondo e questo lo prova!
Oddio dopo 35 anni di lavoro,avranno scavato i tunnel a mano credo…Napoli non può essere paragonata a Milano,sono 2 realtà completamente diverse…..ed in questo caso è napoli imbarazzante….e su questo penso non ci piove….quindi lasciate stare i paragoni….
Il confronto con le linee M4 e M5 è a dir poco umiliante per Milano.
Nonostante la previsione di 7 600 passeggeri al giorno, negli anni di esercizio dal 2007 al 2013, l’utenza si attestò su numeri decisamente più contenuti, a causa della brevità del percorso e la presenza di diverse linee di trasporto pubblico alternative.
Lo scarso utilizzo portò, dal 24 marzo 2011, alla contrazione dell’orario di servizio con la limitazione alle sole ore del mattino, dal lunedì al venerdì, con corse ogni 16 minuti.
Tale criticità, sommata al crollo di un’ala del Palazzo Guevara di Bovino lungo Riviera di Chiaia durante i lavori di espansione della linea, determinò la sospensione del servizio, in attesa di ultimare l’intero tracciato fino alla stazione Municipio.
Il 21 luglio 2017 venne abbattuto l’ultimo diaframma del tunnel di collegamento tra le linee 1 e 6.
Tra il 2018 e il 2021 furono ultimate le stazioni San Pasquale e Arco Mirelli.
Dopo oltre 10 anni dalla chiusura, la linea è stata nuovamente inaugurata il 16 luglio 2024, con l’estensione da Mergellina a Municipio, e riaperta al servizio viaggiatori il giorno seguente. In una prima fase, è prevista una frequenza di 13,5 minuti, dalle 07:30 alle 15:30, assicurata da 3 elettromotrici LTR 90: con l’immissione in esercizio dei nuovi convogli Hitachi, è previsto il progressivo aumento della frequenza, fino a 4,5 minuti.
Da cosa dovrebbe essere umiliata Milano esattamente?
Milano è la città del design e le sue metropolitane sono di una piattezza imbarazzante, design da città sovietica pre-caduta del muro di Berlino. Guarda le uscite, la cartellonistica, i parallelepipedi delle ascensori; ma il culmine lo hanno raggiunto con l’hangar capolinea della M5 a san siro. Tutto molto triste
Sei mai stato a Parigi o New York?
Effettivamente una metropolitana di 5,5 km dopo appena 35 anni di lavori e’ proprio un termine di paragone umiliante… forse non per milano…
Ciao milano, come stai ?
Oh, ma certo ho capito: tu pensi che la metropolitana di Milano non abbia niente a che vedere con te. Tu entri da quell’ingresso, non lo so, attraversando quelle scale a chiocciola sotto quel grande cupolone per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti della funzionalità, ma quello che non sai è che quella scala a chiocciola non è semplicemente una scala, non è un ingresso, è effettivamente una progettazione all’interno di una stazione metropolitana, e sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 1964 fu Franco Albini e Franca Helg a vincere il Compasso d’Oro per aver progettato, per la prima volta nella storia di un’opera di trasporto pubblico, tutte e ventuno le stazioni metropolitane con coerenza, continuità, funzionalità e unitarietà ovvero con un’immagine coordinata e poi è stato Bob Noorda se non sbaglio a proporre una grafica e un font nuovo per la segnaletica e ad introdurre per la prima volta a livello mondiale il nome della fermata ripetuto ogni 5 metri così che il passeggero potesse vedere sempre la fermata anche su un treno in movimento.
[serve una segnaletica a questa rete]
E poi l’allestimento della Metropolitana di Milano è rapidamente comparso nei progetti della metropolitana di New York e poi di San Paolo di Brasile. Dopodiché l’idea di dover allestire una metropolitana è arrivata a poco a poco in tutti i progetti di opera di trasporto pubblico e alla fine si è infiltrato in qualche tragico progetto kitsch. Tuttavia quel font che oggi potrà pure apparire asettico rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro, e siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinto che sia stata fatta una scelta fuori dalle proposte ingegneristiche, industriali e di design standardizzate dalla Scuola Milanese quindi in effetti stai usufruendo di una stazione metropolitana che è stata pensata per te dalle persone qui sopra citate… in mezzo a un’accumulo di allestimenti.
Bisogna lasciare le infrastrutture ai cinesi . Sono i migliori i più moderni i più veloci e i più seri. Costruzione manutenzione e gestione. Se Milano non c’è la fa più ma non può permettersi di averi dei lavori pubblici vergognosi. Forse il governo si accorgerebbe che deve dare piu’ finanziamenti
sfugge il senso di quello che vorresti dire
Umiliante?.
Dai numeri partirei nel dire che è umiliante il servizio offerto a pieno regime.
Praticità ed efficienza non quattro lampade e murales.
Che schifo quei disegni massonici. Dovrebbero essere vietati.
dai, pochi kilometri di metropolitana dopo 35 anni di lavori (questa linea doveva aprire per Italia 90); per non parlare della linea 1 che ancora deve arrivare a Capodichino…
Sicuro che preferite pochi kilometri imbellettati ad una metropolitana di oltre 100 km?
Un progetto così, a Milano, lo vedrei bene nelle stazioni sotterranee del passante ferroviario (Milano Lancetti, Milano Porta Garibaldi, Milano Repubblica, Milano Porta Venezia, Milano Dateo, Milano Porta Vittoria).
Voglio ricordare che è più importante investire nelle metropolitane che nella bellezza delle stazioni.
Aggiungo inoltre che il fatto che una città come Napoli sprechi i soldi pubblici per creare stazioni d’autore è vergognoso.
Non dimentichiamo infatti che il comune di Napoli e la regione Campania sono in una situazione finanziaria disastrosa, dove i buchi sono de facto ripianati dai soldi delle regioni in attivo fiscale (Lombardia, Veneto ed Emilia su tutte).
Trovo infine raccapricciante che a una cerimonia di inaugurazione partecipino solo le autorità “per motivi di sicurezza”, segno di una città allo sbando.
Vergogna Napoli, more solito
Investire nell’Arte non è mai spreco. Specialmente in una città come Napoli che si caratterizza per la sua straordinaria bellezza. Molte volte le nostre importantissime città, come Napoli, Milano, Roma, Firenze, Venezia, … sono state offese da cattive amministrazioni, da malfattori, speculatori …, ma non certo dall’Arte…. Lasciamo stare altre affermazioni assurde. Non alimentiamo scemenze…
ma cosa vuoi…se volete andiamo via! a noi fate schifo! mangiapolenta
Il bello e intelligente, come il progetto delle metropolitane di Napoli, coinvolge tutti producendo direttamente cultura, basta guardare, anche se sei distratto, ti coinvolge: la banalità delle scelte minimaliste ti appiattisce. Speriamo che Napoli sia un esempio per molti amministratori. Sperin ben
Scusate, ma che cos’è questa gara Milano – Napoli, centrata su ‘chi vince’?? Le dinamiche e caratteristiche delle due metropolitane sono completamente diverse e dunque alcuni paragoni risultano completamente vuoti.
Perché non prendere invece ispirazione dagli aspetti migliori nei due casi? Napoli ha bisogno di velocizzare e ampliare il proprio servizio, ispirandosi anche a Milano; Milano, a sua volta, potrebbe prendere ispirazione dalle bellissime nuove stazioni napoletane per migliorare le proprie.
Sono di Milano e condivido in pieno.
Bravo…commento intelligente.
Bene, plaudo all’iniziativa di portare l’arte fuori dai musei per renderla disponibile e fruibile a tutti, residenti e turisti in transito, tuttavia se l’efficienza e la frequenza dei convogli, nonchè il confort e la vivibilità di questi ultimi è pessima (come risulta da molte recensioni negative di turisti e napoletani!), bè preferisco la freddezza delle stazioni milanesi, che quantomeno offrono un servizio di trasporto con tutti i crismi; quello che conta è arrivare dal punto A al punto B nel minor tempo possibile, se poi le stazioni sono anche accoglienti meglio ancora, ma se lo scotto da pagare è, come detto l’inefficienza e la mediocrità del servizio allora parliamo solo di aria fritta.