Milano San Siro. Nei pressi di piazzale Lotto, da dove, storicamente prende forma il territorio di San Siro, per la presenza dell’antica chiesetta di San Siro alla Vepra, si trova il grande edificio di Monte Rosa 91, finora conosciuto come l’unico grande intervento edilizio realizzato da Renzo Piano Building Workshop (RPBW) a Milano (da qualche anno possiamo aggiungere anche l’intervento nel Campus del Politecnico a Città Studi e quello in Bovisa della Goccia).
Monte Rosa 91 è un progetto di Renzo Piano Building Workshop realizzato nel 2003 come sede de Il Sole 24 Ore e riqualificato nel 2023/24 dallo stesso studio di architettura con la committenza di Axa Investment Managers, nuovo proprietario dell’immobile.
La storia dell’edificio è radicata nel quartiere sin dall’inizio del 1900, da allora ha subito diverse fasi e riqualificazioni. Nell’area di Monte Rosa 91, nell’allora periferia estrema di Milano, dalle parti dell’antico borgo di cascine di San Siro alla Vepra (Vepra era l’antico nome del fiume Olona), in un isolato sito all’angolo tra via Monte Rosa e via Tempesta, si trovava la Società Milanese d’Automobili Isotta Fraschini & C. Rimasta attiva sino al dopoguerra, negli anni Cinquanta subentra al suo posto la Siemens-Italtel. Già sul finire degli anni 90, il complesso di via Monte Rosa 91, composto da quattro edifici ad uso industriale, è oggetto di un programma di riqualificazione urbana.
Su progetto dello Studio Renzo Piano Building Workshop (RPBW), l’intervento viene portato a compimento nel 2003. Una trasformazione radicale che ha visto la demolizione di uno degli edifici, quello su viale Migliara, aprendo al suo posto una “collina bosco” che nasconde al suo interno un parcheggio sotterraneo.
Tra il 2020 e il 2023 , a seguito di un cambio di proprietà dell’immobile viene realizzato, l’attuale l’intervento di riqualificazione che ha portato l’edificio ad essere moderno ed efficiente come richiede il nuovo mondo del lavoro.
I lavori di riqualificazione sono durati tre anni e per realizzarlo la proprietà ha richiamato il team originale che nel 2003 lavorò al progetto.Gli interventi più importanti sono stati fatti sul layout interno, la facciata caratterizzata da vetrate è rimasta praticamente immutata. Ma le differenze fra Monte Rosa del 2003 e quello del 2023 sono molteplici, a partire dal fatto che da un complesso nato per essere fondamentalmente mono-tenant, e quindi per rispondere alle necessità di una singola società, si è passati ad un campus, ovvero a uno spazio multitenant, concepito come luogo di contaminazione, incontro e socialità. Questo incide profondamente sulla struttura architettonica e sull’economia degli spazi. Insomma, non più un immobile a vocazione meramente direzionale ma un vero e proprio spazio mix use.
Monte Rosa 91 oggi è un complesso ad uso misto di oltre 80.000 m², di cui 40.000 m² dedicati a uffici e oltre 10.000 destinati a giardino. La dimensione del campus rende Monte Rosa 91 uno degli edifici più grandi di Milano.
Questo campus urbano offre spazi multifunzionali per il lavoro e il quartiere, ospitando più di 12 società internazionali e una vasta gamma di servizi a beneficio dei tenant e di tutta la comunità urbana, tra cui un asilo nido, una palestra, una libreria e un ristorante. Ogni attività è pensata per essere accessibile a tutti i cittadini, come per il Parco della Luce, sito all’interno del campus e accessibile a tutti i cittadini, progettato da AG&P greenscape e il quale ospita una collezione di opere d’arte site specific.
L’obiettivo dell’edificio è anche quello di promuovere il benessere dei fruitori dello spazio e un concetto di lavoro più flessibile, in linea con le certificazioni WiredScore (già ottenuta) e LEED EBOM e C&S in corso di ottenimento con rating Platinum e Gold rispettivamente.
Il complesso di Monte Rosa 91 è stato ammodernato magnificamente mantenendo le sue funzioni e arricchendole con la modernità e le esigenze attuali. Suggestivo il giardino che copre la parte posteriore del complesso. Come sempre, la leggerezza dei materiali scelti da Renzo Piano Building Workshop (RPBW) ne contraddistinguono disegno e finiture. La luce naturale filtra ovunque come lavorare all’aperto. Molto bello.
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- San Siro, M1 Lotto, Piazzale Lotto, Via Monte Rosa, Monterosa, Renzo Piano Building Workshop, Riqualificazione,
Sembra bellissimo.
E raggiungibile in metropolitana
Quindi ha ristorante e libreria aperti al pubblico… ottimo
Esiste un permesso per poter visitare il giardino interno?
Buongiorno, vivo lì vicino da 65 anni ed è veramente un ECO MOSTRO speculativo Sarebbe stato molto meglio riqualificare il vecchio stabilimento dell ‘Isotta Fraschini e della Simens
Ha dimenticato di scrivere un bel “secondo me”
Scusi, ma dove lo vede questo ecomostro? Ha 3 piani, le linee sono ariose e moderne, ci sono molte superfici vetrate. Se permette, gli ecomostri son ben altri (anche a Milano)…
Il complesso è molto bello, definirlo ecomostro speculativo mi sembra una essgerazione. Ora è aperto completamente al pubblico. L’idea dei giardino è geniale e passeggiare traci vialetti del giardino, anche se piccolo, è davvero piacevole. Un esempio da seguire
La struttura è decisamente interessante, definirla un eco mostro è un non sense. Adesso è aperta alla città e completamente fruibile sia negli spazi coperti che in quelli scoperti. Il giardino, anche se è ancora giovane, è una piccola oasi di verde che dovrebbe essere presa come esempio