Milano | Baggio – Flop della gara per il prolungamento della M1 fino al Quartiere Olmi

Il progetto per il prolungamento della linea M1 del metrò di Milano dalla stazione di Bisceglie alle tre nuove di Baggio, un’estensione di 3,3 chilometri attesa da anni, ha subito un grave contrattempo. Il bando europeo pubblicato dal Comune per l’assegnazione dei lavori, che prevedeva la realizzazione delle stazioni Parri-Valsesia, Baggio e Olmi, ha ricevuto una sola offerta, giudicata inammissibile per mancanza di documentazione. Le aziende sembrano aver ritenuto troppo basso il budget di 433 milioni di euro (oltre 500 milioni con l’IVA), portando così il bando a un nulla di fatto.

Il Comune ha comunicato al Ministero delle Infrastrutture che la scarsa partecipazione potrebbe essere dovuta a una stima dei costi non in linea con i prezzi di mercato attuali, condizione che ha riguardato anche altri progetti come la linea 10 di Napoli, che dovrebbe collegare il capoluogo Campano con la stazione Av di Afragola e la cui gara è andata completamente deserta. Per ovviare al problema in tempi rapidi, si sta valutando l’ipotesi di stralciare temporaneamente dal progetto la costruzione del deposito per i treni, un’opera dal costo di 50-60 milioni di euro, da realizzare successivamente nell’area di Muggiano (a ridosso della Tangenziale Ovest ‘incuneata’ dentro un’area industriale a cavallo dei comuni di Milano e Settimo Milanese). Questa modifica permetterebbe di evitare una nuova gara europea, che allungherebbe ulteriormente i tempi.

La notizia ha scatenato critiche politiche, in particolare da parte di Fratelli d’Italia. Il consigliere comunale e regionale Marco Bestetti ha accusato il Comune di incapacità nella gestione del progetto, sostenendo che le stime di costo iniziali fossero errate nonostante il governo Meloni avesse già stanziato ulteriori 145 milioni di euro per il progetto. A maggio, infatti, il governo aveva destinato fondi sia per il prolungamento della M1 che per la metrotranvia Milano-Limbiate, quest’ultima ferma a causa di extracosti non coperti, ma con offerte in fase di valutazione.

Effettivamente i costi stimati inizialmente sono stati rivisti al rialzo già un paio di volte, ma evidentemente ancora non basta.

Per il prolungamento della M1 fino a Baggio, il costo totale dell’opera è ora stimato a 543 milioni di euro, con i lavori che dovrebbero durare cinque anni e mezzo. Tuttavia, le problematiche economiche e amministrative hanno messo a rischio la realizzazione nei tempi previsti, dato che si aveva idea di partire al più tardi a inizio 2025, data che difficilmente sarà rispettata. E rimane l’incognita della realizzazione del nuovo deposito, necessario, dato che dovrà essere aumentato il numero di treni per mantenere frequenze alte anche col prolungamento.

Facciamo qualche considerazione personale su tutta questa vicenda. Il costo totale di 543 milioni di euro per la costruzione di 3,3 km di metropolitana, con tre stazioni più deposito è molto simile a quello della tratta Bignami-Garibaldi della M5, costato 557 milioni, ma che è lungo 5,6 km e di stazioni ne ha nove, tra cui due di interscambio. Vero che le stazioni mediamente sono più piccole di quelle della M1, ma la sola stazione Garibaldi è stata sicuramente molto più complessa da realizzare di quanto non sarà la costruzione delle tre nuove stazioni M1. Per contro in questo prolungamento è compreso il deposito che nella tratta M5 non c’è, se non un piccolo camerone sotterraneo a Bignami per lo stazionamento di alcuni treni. Facendo queste dovute distinzioni (ma se ne potrebbero fare molte altre), ci lascia un po’ perplessi che il costo previsto per il prolungamento M1 a Baggio sia praticamente uguale, pur considrrando che sono passati più di 10 anni dall’apertura di M5.

Ma, scetticismo a parte, una considerazione ulteriore è che si sarebbero potuti abbattere i costi se si fosse fatto un progetto diverso. Infatti, nonostante il tracciato del prolungamento sia direttamente sotto la via Parri, larga e distante dagli edifici, si è deciso di scavare la metropolitana a foro cieco. Se avessero optato per uno scavo ‘cut & cover’ o, addirittura, per una soluzione in trincea, entrambe fattibili senza tanti disagi, i costi ipotizzati sarebbero stati molto inferiori. E probabilmente anche l’affidamento dell’appalto avrebbe avuto un percorso meno accidentato.

STAZIONE M1 PARRI

STAZIONE M1 BAGGIO

STAZIONE M1 OLMI

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Metropolitana, Trasporti, Mobilità, M6, M1, M4, Progetto, Finanziamento
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6 commenti su “Milano | Baggio – Flop della gara per il prolungamento della M1 fino al Quartiere Olmi”

  1. Cosa vogliono? Più soldi per lavori più lenti e poi i soldi non bastano mai? Comodo vivere coi soldi pubblici degli enti e dei contribuenti.

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  2. Secondo me gli uffici tecnico amministrativi in generale son fatti da gente incompetente. Gente che lavora solo con Excel e non va più in là del suo naso.in tutta Italia eh, non solo a Milano.

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  3. Pagliacci! Prolungamento fattibilissimo in esterna/ trincea…questi di urbanistica non ci capiscono nulla( o meglio come sempre ci devono mangiare)! Manica di incompetenti e truffaldini tutti quelli che ci amministrano!

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