Milano Centro Storico – E’ stato completato, restaurato e addizionato il palazzo che domina la piccola piazzetta Maurilio Bossi, a due passi dal Teatro alla Scala in pieno centro storico.
L’edificio in questione è il nuovo Hotel Casa Brera Milano di Marriott International e ha preso forma dal bel palazzo modernista realizzato dal 1954 e inaugurato nel 1958 su progetto di Pietro Lingeri come nuova sede per gli uffici della Società Finanziaria “La Centrale” in collaborazione con gli ingegneri Casalis, Busca, Bosisio, Maltini e Locatelli. Si trattava di un moderno complesso per uffici, dalla cospicua volumetria e dotato di un ottimo sistema funzionale, aggiornato ai più moderni standard tecnologici dell’epoca, quali un autorimessa e un auditorium, oggi non più esistente. L’edificio prese forma sulle ceneri di Palazzo Chiesa realizzato all’inizio del 1900 in stile eclettico.
Caratteristica dell’edificio progettato da Lingeri era senza alcun dubbio la monumentale facciata, il quale era ricorso ad un tema già utilizzato, quello della griglia razionale in aggetto, analogamente a quanto sviluppato anni addietro per la Sede dell’Unione Fascista dei Lavoratori e dell’Industria (1938-1943, 1960-1966) a Como (capolavoro del Razionalismo). L’edificio si componeva di un nucleo centrale a torre alto sette piani e due corpi laterali di soli tre piani, che si uniscono ai vecchi edifici confinanti.
Ora, con molte modifiche apportate, l’edificio è stato completamente rivisitato pur mantenendo le forme progettate dal grande architetto Lingeri. Si è trattato di un intervento su progetto di Asti Architetti con Artelia Italia e Proges Engineering, mentre gli interni sono stati eseguiti dallo Studio Urquiola.
Parte del Gruppo Marriott International, Casa Brera è il nuovo hotel di lusso di 116 sofisticate camere tra cui 15 suite che è stato completato da poco e si trova a due passi dal quartiere da cui prende il nome e dal Teatro alla Scala.
La proprietà dell’hotel è di Bossi Scala Property, società del Gruppo Statuto, che ha affidato il progetto allo studio Asti Architetti con Artelia Italia e Proges Engineering, mentre gli interni sono stati assegnati allo Studio Urquiola.
Naturalmente immancabile l’ormai classico sky bar sul rooftop (terrazzo panoramico) si trasforma in una destinazione imperdibile, con piscina e aree lounge che offrono il luogo perfetto per ammirare il circondario.
Come dicevamo, l’architettura “storica” di Lingeri è rimasta, sopratutto la bellissima facciata a griglia e le due ali laterali.
Le grandi modifiche riguardano la parte superiore e sul retro (presumiamo anche gli interni). L’ingresso ora è evidenziato da una piccola terrazza abbellita da piante, in precedenza un cortiletto posteggio per motorini. A lato del giardinetto si trova la nuova entrata rimarcata da una tettoia ingentilita da piante rampicanti.
Alla torre, come dicevamo, è stato aggiutno un piano con ampia terrazza e sul retro è stato aggiunto un nuovo corpo alto come la torre. Corpo evidente solo da via del Lauro e da via Arrigo Boito.
Il corpo dell’edificio che si affaccia su via Arrigo Boito e via del Lauro è stato completamente rinnovato. In passato, la porzione di via Boito 6 presentava una facciata in stile classico risalente agli inizi del Novecento, mentre l’angolo che si collegava al palazzo di Lingeri aveva l’aspetto tipico di un palazzo per uffici, con una facciata in vetro nello stile classico dell'”International Style”. Questo contrastava nettamente con il contesto tradizionale delle vie circostanti, risultando un po’ un pugno nell’occhio. Ora, al suo posto, è stata realizzata una nuova facciata simile a quella di via Boito 6, con uno zoccolo in pietra e una facciata intonacata, completata da una gronda e una terrazza sul tetto. Sicuramente un miglioramento rispetto a prima.
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Centro Storico, Brera, Riqualificazione, Asti Architetti, piazzetta Maurilio Bossi, Casa Brera, Marriot, via Arrigo Boito, Via del Lauro, Teatro alla Scala
Da Asti mi sarei aspettato un ulivo nell’ aiuola di fronte. La riqualificazione non è avvenuta a traverso gli oneri di urbanizzazione?
Dei 3 cipressi (prima) a due cespugli spennacchiati (situazione attuale) c’è un mare di differenza!
Anche l’hotel ne beneficia !
Quanto è durato il cantiere? Mi sembra di ricordare un sacco.. personalmente, lo trovo apprezzabile visto che prima della ristrutturazione era terribile
Ripropongo un vecchio commento sotto primo articolo fatto alla partenza dei lavori: “Milano si dimosttra sempre un passo avanti rispetto al cambiamento climatico”.
C’erano 3 cipressi, estirpati. Fatta una misera aiuola da (esagero) 4 mq? manco un alberello ci piantiamo… E vorremmo essere una città green? il pianeta ci perdoni perché io non lo farò
Il restauro migliore sarebbe stato eseguito abbattendo lo scatolone, e ricostruendo palazzo Chiesa.