Di recente abbiamo visitato il cantiere dell’ultimo dei quattro immobili di The Sign, un intervento di rigenerazione urbana sviluppato da Covivio e firmato da Progetto CMR. Lo sviluppo si trova nel quadrante sud della città di Milano, in prossimità della stazione metropolitana e ferroviaria di Romolo. Il complesso, destinato principalmente a uffici, è quasi completato e ospita già le sedi di AON e NTT Data.
L’edificio restante, che abbiamo visitato in anteprima insieme a Covivio, accoglierà la nuova sede italiana di L’Oréal all’inizio del 2025.
L’ARCHITETTURA DELl’edificio
La futura sede di L’Oréal Italia, che si estende su 9 piani fuori terra per una superficie totale di 13.000 mq, sorge vicino alla nuova piazza Fernanda Pivano e al Parco IULM.
La sua facciata, a differenza degli altri edifici del complesso, che presentano tonalità bronzo-oro, è caratterizzata da un’alternanza di elementi vetro-opachi con una superficie cangiante nei toni del blu/grigio. Questa scelta cromatica è un omaggio alla ex Fonderia Vedani, un’azienda di riconversione dei metalli che operava nell’area dal 1950 al 1997.
Dall’ottavo piano, dove si trova un’ampia terrazza panoramica (un’altra è presente al quarto piano), si gode di una vista sul centro di Milano, su piazza Fernanda Pivano e sulla nuova piazza del Parterre, uno spazio privato di futura realizzazione che sarà aperto al pubblico.
Gli spazi interni sono stati concepiti per adattarsi alle nuove esigenze lavorative, con uffici flessibili, aree comuni e un facile accesso alla tecnologia.
Un elemento distintivo di The Sign è il “segno di luce”, una striscia luminosa che attraversa gli spazi aperti fino a piazza del Parterre. Questo segno si riflette anche nel curtain wall luminoso e nella pavimentazione esterna, creando un elemento di continuità tra gli edifici e il contesto circostante. Le due piazze saranno collegate da un varco scenografico alla base del nuovo immobile, con un controsoffitto metallico che riflette la luce.
Il progetto include anche una nuova area verde piantumata con betulle, pensata per il relax e il tempo libero.
Lorenzo D’Ercole, Head of Asset Management Italy di Covivio, ha commentato in proposito “Il completamento dell’ultimo edificio del nostro ambizioso progetto di sviluppo immobiliare The Sign a Milano rappresenta un traguardo significativo che conferma il nostro impegno verso la creazione di spazi urbani di eccellenza. Segna, inoltre, un passo importante nel rafforzare la presenza di Covivio in un’area in forte crescita e caratterizzata da un’elevata dinamicità a cui negli ultimi anni abbiamo dato il nostro contributo con un progetto che incarna la nostra visione di uno sviluppo sostenibile e innovativo.”
Un nuovo punto di riferimento per Milano
The Sign rappresenta un nuovo punto di incontro per la città, un moderno business district che ospita aziende multinazionali, studenti e cittadini, contribuendo alla rigenerazione di uno spazio un tempo chiuso alla comunità. Lorenzo D’Ercole, Head of Asset Management Italy di Covivio, ha sottolineato l’importanza del progetto per la creazione di spazi urbani e il ruolo del progetto per ricucire l’area col tessuto urbano limitrofo. Con il completamento del quarto edificio e l’ingresso di L’Oréal Italia, il distretto vedrà ogni giorno un afflusso di circa 2.800 persone, fra lavoratori, studenti e residenti.
Un Progetto sostenibile a 360° gradi
The Sign è stato progettato con un forte focus sulla sostenibilità ambientale e il benessere degli occupanti. Il primo lotto ha ottenuto la certificazione BiodiverCity®, il primo progetto di rigenerazione urbana in Italia a ricevere questo riconoscimento.
L’edificio di L’Oréal Italia ha ottenuto la certificazione LEED con punteggio Platino grazie alle sue soluzioni energetiche e impiantistiche avanzate. L’immobile punta anche a ottenere la certificazione WELL, il massimo standard per la qualità della vita dei lavoratori negli ambienti di lavoro.
Inoltre, ha già ricevuto la WiredScore Certification con punteggio Platino, a conferma dell’eccellenza delle sue infrastrutture tecnologiche e della connettività digitale.
L’immobile sarà dotato di sistemi per la gestione intelligente degli spazi e dispositivi che monitorano e ottimizzano l’uso delle risorse energetiche, oltre a un sistema BMS (Building Management System) per la gestione integrata di tutte le funzioni tecnologiche.
Referenze immagini: Courtesy: Covivio – Credits: Diego De Pol; Lucia Macchi
Wow, bellissimo progetto!
Una nuova area piantumata con Betulle??
Ma questa gente che decide le essenze da piantare è del mestiere??
Negli ultimi cinque anni non c’è più una Betulla viva in tutta la città e questi vogliono piantare un nuovo Parterre di sole Betulle… e forse il pretesto per lasciare una spianata completamente priva di verde dal 2026?
Fosse solo questo il problema…
L’attenzione agli aspetti agronomici è comunque, in genere un buon indicatore della qualità e sapienza progettuale complessiva.
Concordo pienamente. In tempi di riscaldamento globale e forte isola di calore urbana le betulle sono gli alberi meno resilienti che si potessero scegliere. Mi domando anche se saranno in vasconi o vasi come sempre più d’abitudine e non su terreno permeabile, dove dovrebbe stare il verde. Leggevo anche di queste nuove piazze, non vorrei fossero le ennesime distese lastricate senza superfici inerbiti ed alberi veri…come bagolari, querce o tigli.
Qualcuno sa che fine farà l’edificio ex-NTT? Ci sono passato davanti poco tempo fa, completamente imbrattato, vuoto, e immagino che a breve sarà preda di senzatetto e sbandati.