Milano | Porta Monforte – Corso Concordia e le aiuole campo di patate

Milano Porta Monforte. Ricorderete l’entusiasmo quando la scorsa primavera vi mostravamo quale meraviglia fossero le aiuole di Corso Concordia in quel del Monforte. Ebbene le belle aiuole si sono trasformate in un “campo di patate” un insieme di erbacce ben cintate e, come era immaginabile, gli ampi spazi lastricati in maniera esagerata si sono rivelati un perfetto parcheggio per ogni tipo di automezzo, sopratutto per le due ruote.

Logicamente non pretendiamo che in autunno ci siano fiori nei prati, ma un po’ di cura forse la pretendiamo. Anche perché come al solito, a Milano si parte col “botto” e poi ci si ritrova con le pezze.

La sciatteria si sta nuovamente impossessando anche di questa via.

Corso Concordia, come abbiamo visto, dallo scorso gennaio è stato restituito ai cittadini in tutta la sua bellezza. Distrutto in parte dal cantiere inevitabile della M4 con la stazione Triolore, il corso, alberato e aperto sul finire dell’Ottocento, nominato con questo nome astratto nel 1893 per collegarlo idealmente alla vicina Piazza Risorgimento e al successivo Corso Indipendenza a indicare “che la Concordia dei cittadini rende possibile il Risorgimento che guida all’Indipendenza della Patria“.

Qui di seguito alcune immagini della scorsa primavera.

La situazione in ottobre.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Porta Monforte, Acquabella, M4, Tricolore, Piazza Tricolore, Corso Concordia, Susa, Argonne, Corso Indipendenza, Piazza Risorgimento, Stazione, Arredo Urbano, Riqualificazione, Viabilità, Viale Argonne, Piazzale Susa,
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

14 commenti su “Milano | Porta Monforte – Corso Concordia e le aiuole campo di patate”

  1. Miiii che pretensioni che siete… pretendete il taglio dell’erba che non è nemmeno visivamente un macello, resta ben dentro i confini del recintato e che tra 15 giorni è mezza morta per l’autunno.
    Poi lamentatevi anche degli spiazzi di pietra: inizio a capire il comune: se fossero tutti come voi che vogliono l’erba all’inglese faremmo prima a metterla finta.

    “eh ma le zanzare”. Perché gli alberi e le siepi non fanno la stessa cosa? però di quelli non ci si lamenta ed anzi se ne chiedono di più.
    Roberto ti stai inacidendo, non sono l’unico ad averlo notato ma sono tra i pochissimi a scrivertelo: per quanto comprensibili e condivisibili alcuni problemi sta diventando pesante e noioso leggere UF. Spero tu possa comprendere

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    • ….dal prato all’inglese, che nessuno chiede, al degrado senza mai la manutenzione, c’è una bella differenza……ti ricordo che la manutenzione in un comune serio è la prima cosa, il primo investimento. Se no non serve a niente, solo a buttare via i soldi

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  2. Ma ormai ci si lamenta solo per lamentarsi? Siamo ad ottobre, è più che giusto lasciare l’ultima erba crescere e poi passare a tagliare il tutto fra una o due settimane quando finisce di crescere. Si risparmia su tagli inutili, si permette ai semi di ricadere a terra e si crea un humus e microclima che rinforza tutto il “giardino”. Un verde sano non è il prato all’inglese, anzi, l’opposto.

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  3. La manutenzione del verde nei centri abitati va fatta con irrigazioni, disinfestazioni, concimature, sfalci, potature, pulizie; è costosa ma si cura così.
    A parte gli ecologisti di humus, microclima e lasciamo le erbe infestanti, davvero sta bene che il verde sia disordinato come nella fotografia?
    E’ lasciato così da questa primavera, altro che siamo ad ottobre e aspettiamo che lo facciamo quando l’erba finisce di crescere.
    Scommettiamo che manco a fine ottobre verrà fatto qualcosa?
    Il verde in Città deve essere curato e ordinato, non siamo in campagna.

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  4. Per il verde concordo che bisognerebbe avere più cura ma non è grave.
    Il Viale in fondo è migliorato molto.
    Invece ritengo importante segnalare che le piste ciclabili sul V.le Concordia indicate solo da righe bianche senza alcuna protezione sono pericolissime per i pedoni. Sfrecciano infatti a velocità sostenuta biciclette assistite, monopattini e biciclette sfiorando i pedoni. Speriamo non capiti nulla!
    Sarebbe stato meglio interporre la parte a verde, cintata, tra i pedoni e la ciclabile.

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  5. Pensavo proprio a questo quando lessi all’ epoca l’ articolo….Le piogge hanno fatto crescere erbacce, mi aspettavo di vedere terra spelacchiata. Ma tant’e’, a Milano si preferisce mandare in giro gente a dar multe piuttosto che gente a fare manutenzione.

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