Milano, Lorenteggio. Lo scorso anno è stata completata, dopo oltre due anni di lavori, la pista ciclabile di via Vespri Siciliani al Lorenteggio, collegandosi a quella già esistente in via Cola di Rienzo e in via Valparaiso. Quest’ultima, a sua volta, è “idealmente” connessa, tramite il Parco Don Giussani (Solari), alla ciclabile di via Olona, attualmente in fase di rinnovo. Verso il centro, il percorso ciclabile si integra con la rete cittadina, mentre, non appena sarà terminato il parcheggio interrato di largo Scalabrini, si unirà anche alla ciclabile di via Primaticcio completata due anni fa. Una rete che, una volta completata nelle sue molteplici diramazioni, permetterà di collegare il Parco delle Cave (tramite via Forze Armate) e il Parco dei Fontanili a Baggio con il centro città.

Sulla carta, questa infrastruttura sembrerebbe ideale. Tuttavia, a nostro avviso, i ciclisti tendono a prediligere percorsi più diretti e lineari. Di conseguenza, le vie più frequentate restano le parallele via Solari, via Giambellino e via Lorenteggio, mentre via Vespri Siciliani, pur essendo dotata di una pista ciclabile ben realizzata, viene utilizzata molto meno. Questo nonostante la sua conformazione, che consente ai ciclisti di percorrerla anche contromano rispetto al traffico veicolare.
La pista ciclabile si trova solo sul lato pari della via e permette di spostarsi dal centro verso la periferia, così come accade per via Cola di Rienzo e via Valparaiso. Tuttavia, molti non comprendono l’utilizzo delle ciclabili a senso unico, e non è raro imbattersi in ciclisti che percorrono il tratto contromano.
Un altro problema riguarda la gestione degli spazi: nonostante la realizzazione della ciclabile, ampie porzioni di marciapiede sono rimaste libere e, di conseguenza, vengono spesso occupate da auto parcheggiate in modo selvaggio. I vigili, come ben noto a Milano, sono spesso assenti, e le multe sembrano un miraggio.
Le auto in sosta abusiva non solo compromettono la funzionalità dei marciapiedi, ma rovinano anche l’aspetto del nuovo arredo urbano, rendendo evidente il “fallimento” di alcune scelte estetiche e strutturali.
Sappiamo che buona parte di via Vespri Siciliani è destinata al mercato settimanale del mercoledì, che si estende da via Tolstoi a via Gentile Bellini. Per questo motivo, la presenza di aiuole e alberature potrebbe risultare d’intralcio. Ma possibile che non esista una soluzione alternativa a quest’abbondanza di asfalto?
Altra problematica che riscontriamo ovunque, l’abbondanza di pali e cartelli stradali. Un bel problema che andrebbe regolamentato tra i vigili e il Comune.
Noi abbiamo provato a immaginare aiuole posizionate nei punti in cui i marciapiedi appaiono eccessivamente larghi e inutilizzati (se non dal parcheggio abusivo), magari arricchite con qualche albero. Come sempre, basterebbe un po’ di volontà: con piccoli accorgimenti, molte zone della città potrebbero migliorare sensibilmente.


Ed ecco il nostro percorso, da piazza Napoli sino a via Tolstoj.








Da via Tolstoj a via Gentile Bellini (l’area interessata anche dal mercato settimanale). In questo tratto si trova anche l’istituto Sant’Angela Merici. Come si può notare, ogni spazio libero è un bel parcheggio “selvaggio”. Immancabile il pedone che cammina sulla ciclabile.



















Di seguito il tratto verso largo Scalabrini dove si trova anche l’altro istituto scolastico, l’Istituto Comprensivo Nazario Sauro. QUi il senso unico di marcia per le automobili è invertito e di conseguenza anche la ciclabile è invertita. COme nelle altre parti, la ciclabile è percorsa a piedi dalla gente e sono pochissimi gli utenti su due ruote ad usarla.











- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Lorneteggio, Pista ciclabile, Via Vespri Siciliani, piazza Napoli, via Cola di Rienzo, Giambellino, Largo Gelsomini, Largo Scalabrini, via Primaticcio
se “i ciclisti tendono a prediligere percorsi più diretti e lineari” rispetto alle ciclabili, se ne deduce che queste sono progettate male, non tenendo in considerazione i tracciati effettivamente utili.
se “molti non comprendono l’utilizzo delle ciclabili a senso unico, e non è raro imbattersi in ciclisti che percorrono il tratto contromano” è perchè non è mai stata fatta una adeguata campagna di educazione stradale; volta anche a disincentivare l’uso dell’auto (ho detto “disincentivare” non “obbligare a non usare”) per una corretta convivenza di diverse utenze della strada.
se il Comune è ottuso ed elimina progressivamente posti auto non si può parlare di “parcheggio selvaggio”: di “selvaggio” sono solo i provvedimenti volti ad obbligare i cittadini a non usare il proprio mezzo, ostacolandone la circolazione ed il parcheggio.
Le ultime affermazioni non sono condivisibili, anzi occorre riconoscere che sono proprio sbagliate se si vuole proseguire una discussione onesta e leale: NON esistono provvedimenti “volti ad obbligare i cittadini a non usare il proprio mezzo”, questo deve essere chiaro, se non è inutile discutere. Disincentivare l’uso dell’auto significa: affrontare il problema della congestione delle strade (a vantaggio degli stessi automobilisti), contribuire al miglioramento della qualità dell’aria (a vantaggio di tutti i cittadini), tutelare lo spazio dedicato a utenti diversi dagli automobilisti (pedoni e ciclisti), migliorare la qualità dei luoghi (riportare un parcheggio alla condizione originaria di piazza, ad esempio, è un miglioramento). Il termine “selvaggio”, certo un po’ pittoresco, si riferisce all’incapacità di rispettare le regole che non piacciono invece che metterle in discussione democraticamente e rispettosamente.
Ribaltando i destinatari della lezione di civismo (ciclisti) le ultime osservazioni sono più che applicabili anche a loro. Ciclisti che vanno contromano, sfrecciano sui marciapiedi e sulle piste ciclo-PEDONALI inveendo e scampanellando contro i pedoni obbligandoli a spostarsi altrimenti rovinano il ritmo della pedalata (vedi Martesana), intrufolarsi nel traffico passando col rosso, guidare col telefonino acceso, attraversare sulle strisce senza scendere e condurre a mano il ciclo, depositare i cicli ovunque. Spiacente, ma non si attaglia il termine “disincentivare” applicato alla politica dell’uso delle automobili. Sarebbe più adatto il termine “boicottare “. Giusto per proseguire con una discussione onesta e leale.
Va bene, ammettiamo che l’amministrazione pubblica “boicotti” l’uso dell’automobile (personalmente faccio fatica a capire che cosa tu intenda con questo termine, ma non importa) e torniamo al parcheggio “selvaggio”: ritieni quindi che sia giustificato infrangere una norma (vietato parcheggiare sul marciapiede) commettendo un atto di prepotenza verso il prossimo (occupare con un’automobile uno spazio destinato ai pedoni)? Cioè: quando non sei d’accordo con le politiche dell’amministrazione della tua città è giusto prendertela con i tuoi concittadini “sparando sul mucchio”? Prova a spiegarmi, davvero, perchè a me pare che tu di fatto stia sostenedo questi princìpi, come anche faceva inizialmente Andrea spostando l’aggettivo “selvaggio” da chi parcheggia sul marciapiede a chi amministra la città.
Mi pareva di essere stata abbastanza chiara. I ciclisti, monopattinisti, ciclomotoristi fanno il ca22o che gli pare esattamente come gli automobilisti. Salvo poi fare le vittime. Per il significato del termine boicottare rimando a qualsiasi dizionario.
Le ultime affermazioni non sono condivisibili, anzi occorre riconoscere che sono proprio sbagliate se si vuole proseguire una discussione onesta e leale: NON esistono provvedimenti “volti ad obbligare i cittadini a non usare il proprio mezzo”, questo deve essere chiaro, se no è inutile discutere. Disincentivare l’uso dell’auto significa: affrontare il problema della congestione delle strade (a vantaggio degli stessi automobilisti), contribuire al miglioramento della qualità dell’aria (a vantaggio di tutti i cittadini), tutelare lo spazio dedicato a utenti diversi dagli automobilisti (pedoni e ciclisti), migliorare la qualità dei luoghi (riportare un parcheggio alla condizione originaria di piazza, ad esempio, è un miglioramento). Il termine “selvaggio”, certo un po’ pittoresco, si riferisce all’incapacità di rispettare le regole che non piacciono invece che metterle in discussione democraticamente e rispettosamente.
Andrea , concordo in pieno su tutto
Scusi ma come fa a dire che la ciclabile di vespri siciliani è fatta bene?? È stata fatta sul marciapiede senza nulla che la separi, rendendo pericolosa per i pedoni persino l’uscita dai negozi della via. È piu’ pericolosa per le auto che escono dai passi carrai, è stata ristretta la via che ora impedisce a qual si voglia mezzo di soccorso di fermarsi. Non è stato piantato nemmeno un albero (la via è completamente senza) ed esteticamente via vespri è più brutta, molto piu’ caotica che pria (che già lo era tra l’altro, si è riusciti a peggiorarla).
Aggiungiamo che i ciclisti che la percorrono sono pochissimi e il pasticcio è completo.
Prima ancora di aprire l’articolo sapevo che avrei trovato troppo poco verde, sapevo che avreste proposto del verde voi di UF e sapevo che io mi sarei spinto anche oltre, mettendo il erba pure nella striscia tra la ciclabile e la strada.
dalle foto si evidenzia solo una cosa: troppa ciclabile (non utilizzata, non si vede nemmeno una bici), poco parcheggio regolare (evidentemente necessario)
Se hai notato che non si vede neanche una bici in movimento avresti dovuto notare che non c’è neanche un auto in movimento…sono tutte parcheggiate. Come dovrebbe continuare il tuo ragionamento?
“Altra problematica che riscontriamo ovunque, l’abbondanza di pali e cartelli stradali”: e’ veramente fastidiosa la presenza di pali, paletti, panettoni etc etc per le vie e le piazze di Milano. Ma sono proprio tutti necessari ?
Facile puntare il dito e parlare di soste selvagge, dopo 2 anni di inferno e dico 2 anni per fare un ciclabile (fatta anche male) visto tutto lo spazio inutilizzato che c’è a lato della pista, invece di utilizzare quello spazio per la creazione di nuovi posti auto hanno preferito installare paletti e panettoni. I posteggi sono stati ridotti e non bastano per tutti i residenti della zona, ogni mercoledì bisogna pregare per riuscire a parcheggiare la propria auto visto che fino alle 16 c’è un mercato settimanale che chiude un intera via e chi come me risiede in vespri è un inferno, poi 5gg su 7 c’è il sovraffollamento di auto e conseguente uso dei posteggi dovuto dai genitori che aspettano i figli dell istituto Sant’Angela Merici, anche i clienti della palestra 20 hours usufruiscono dei parcheggi dato che non ne hanno uno interno. Come molti dei residenti vado a lavorare con la mia auto e non posso farne a meno per necessità lavorative.
Il cittadino ha il diritto di utilizzare il mezzo che predilige, il comune di Milano ha il dovere di fornire posteggi per auto, non di eliminarli a favore di spazzi inutilizzati o di ciclabili fatte con i piedi. Nelle foto che voi avete postato c’è la raffigurazione della conseguenza dei lavori mal eseguiti e di una progettazione fatta con i piedi da parte del comune di Milano che ha la presunzione di decidere per il cittadino con quale mezzo deve spostarsi. Personalmente sono a favore delle ciclabili a patto che siano progettate con criterio e che non vadano a eliminare parcheggi. A malincuore vedo che in zona Vespri ciò non è stato fatto, peggiorando l’urbanistica della via che già in passato non era un granché.
Dovreste puntare il dito contro il comune e chi di dovere per lo scempio che hanno commesso, non a coloro che sono costretti a fare soste selvagge per necessità, visto che i lavori eseguiti hanno tolto una bella quantità di posteggi.
“sono a favore delle ciclabili a patto che siano progettate con criterio e che non vadano a eliminare parcheggi”
Tipica frase da NIMBY ma le do il beneficio del dubbio.
Vado su google maps e vedo che attualmente ci sono parcheggi in lisca di pesce ovunque, vado indietro nelle foto ai “beati anni” prima della ciclabile. Cosa vedo? Parcheggi in lisca di pesce ovunque, come prima. Forse gli unici tratti dove hanno tolto parcheggi sono alle intersezioni perché hanno creato musoni per migliorare la sicurezza dei pedoni (che schifo i pedoni). Questo perché è stata ridotta l’ampiezza della carreggiata, ma la maggior parte dei parcheggi su strada sono stati conservati (inoltre vedo che è in costruzione un parcheggio interrato in largo Scalabrini).
E se questo intervento per lei è assurdo non oso immaginarmi che infarto le verrebbe vedendo degli interventi che davvero prioritizzano la ciclabilità, quelli che dovremmo fare per recuperare il ritardo enorme che abbiamo accumulato in matiera di progettazione stradale rispetto ad altri paesi europei. Questo intervento non fa altro che mantenere lo status quo, ovvero tutti gli spazi all’auto a sfavore degli altri mezzi di trasprto, della sicurezza stradale, degli spazi verdi, delle aree per la vita di quartiere e la socializzazione… È impossibile creare ciclabili che non tolgono parcheggi, che non scontentino nessuno. La strada è l’80% dello spazio pubblico in città, ma la maggioranza è ancora occupata dall’auto (nonostante a Milano chi si sposta con i mezzi pubblici sia la maggioranza)
La ciclabile di via valparaiso è l’unica a Milano progettata in moda da non togliere parcheggi, se non pochissimi. Lo dico perché è un mio progetto realizzato dal Comune. Le auto in sosta sono aumentate perché non trovano più posto nelle vie adiacenti.
Per scoraggiare il traffico bisogna migliorare il Tpu, invece restringono le strade e riducono la portata, cioè aumentano la congestione. Questa è la strategia del comune.
Parcheggio selavaggio? Se invitate a cena i vostri amici che abitano a Buccinasco sono selvaggi o parcheggiano come si riesce?
Ha ragione, è parcheggio illegale.
Attenzione: quando si dice “parcheggio selvaggio” l’aggettivo “selvaggio” è riferito al parcheggio, cioè è riferito alla modalità di effettuare il parcheggio, non alle persone. Dovremmo smetterla di fare a gara a chi offende più! Non fraintendiamo! Sforziamoci piuttosto di darci delle spiegazioni. Ad esempio: perchè si usa la parola “selvaggio”? Perchè richiama un contesto in cui vige la regola del più forte, in opposizione a un contesto di “civiltà” fatto di regole condivise e rispetto reciproco. Quando uno ha parcheggiato sul marciapiede ha risolto il suo problema, non c’è dubbio, ma al contempo ne ha anche creati ad altre persone: questo si definisce un comportamento “selvaggio” perchè manca di rispetto degli altri e delle regole.
Detto questo, posso avere uno stimato amico di Buccinasco che però fa dei parcheggi selvaggi: se è un mio amico mi dispiace ancora di più e quindi glielo faccio notare. Tu agli amici consenti di fare quello che volgiono, anche di infrangere leggi e regolamenti? Per te un amico è questo?
Parcheggio prepotente egoista e incivile.
Ovviamente illegale.
Illegale è togliere continuamente i parcheggi agli abitanti.
Illegale è vietare l’ingresso nei parchi ai cani.
Illegale e aggiungo demente è non falciare l’erba in una città
Illegale è inventarsi un divieto al giorno ( ultimo il fumo a 10 metri) per nascondere l’incapacità di governare una città
Illegale è fare provvedimenti solo ideologici per garantirsi i voti dei fancazzisti alla Wf.
Buongiorno. Il problema della sicurezza dei ciclisti e pedoni sono i semafori sbagliati. Primo: scatta il verde per i ciclisti e pedoni ma il pericolo che scatta il verde per gli autoveicoli. Quello che succede per l’angolo cieco se il mezzo gira a destra e il pedone attraversa con il verde anche lui, cosa può succedere? Come a Cremona l’altro giorno una ragazzina uccisa dal bus e come tanti ciclisti. Che vadano a imparare in Olanda come funzionano i semafori !!! Io ho 76 anni e guido dal 1967 e sono stato istruttore di guida di mezzi militare. Ho esperienza . Se le autorità non la capiscano, altro che piste ciclabili a Milano. E’ uno schifo
Solo degli incompetenti e
o dei trafficoni in malafede potevano realizzare una inutile e ingombrante pista ciclabile in vespri siciliani.
Chi parcheggia in maniera “selvaggia” fa bene, anche perché è l’unico modo. Una gestione criminosa della città, il peggior sindaco di sempre!
Ovviamente chi fa questi articoli non ha mai vissuto mezza giornata in queste zone. Il parcheggio è selvaggio perché il comune ha ignorato la loro esistenza. La zona è tanto densamente popolata, inoltre non mancano uffici e negozi che attirano persone da ogni dove. Eppure i parcheggi sono pochissimi, senza contare che in Via Vespri Siciliani fanno il mercato un giorno a settimana, e dunque non si può parcheggiare. Ho vissuto anni in queste zone, per lavoro ero tenuto a spostarmi fuori città / regione spesso e quando rientravo impiegavo anche un’ora per trovare un parcheggio. Ricordo di aver dovuto parcheggiare a circa 2 km di distanza un giorno, con l’ansia che stavo sulle strisce blu e avrei dovuto spostare l’auto la mattina seguente prima che i vigili mi mettevano una multa (visto che risultavo fuori zona, rispetto la mia di residenza).
E le ciclabili non sono una soluzione, servono maggiori parcheggi per i residenti e permettere a chi non abita in zona di poterci arrivare con i mezzi pubblici, senza l’ansia che a mezzanotte devi rientrare di fretta tipo Cenerentola, o ti chiude la metro. Il resto è fuffa, solo futta
@GTT Ecco, di nuovo: il parcheggio è selvaggio perchè il comune… eccetera eccetera. Non perchè chi l’ha effettuato se ne frega di regole, codici e leggi e soprattutto se ne frega del prossimo. Tu hai la tua automobile, proprietà privata, ma il parcheggio te lo deve regalare il Comune: giusto? E se non te lo regala tu ti senti autorizzato a fregartene di tutto. Esisti solo tu e il tuo problema del tuo parcheggio. Giusto? Adesso mi immagino che mi spiegherai che ti comporti da selvaggio perchè è il Comune che ti costringe a comportarti da selvaggio, se no tu saresti un civilissimo cittadino. Giusto? E io che passavo di lì, da quel marciapiede, e sono dovuto scendere in strada perchè lo spazio era occupato dalla tua auto cosa c’entro? Se tu sei un cittadino civile pensi al tuo problema del parcheggio ma pensi anche a non mettere in difficoltà i tuoi concittadini, pensi anche a non appropriarti del loro spazio, dello spazio comune. Gisuto? Come ne usciamo? Il Comune (cioè io, te e tutti gli altri cittadini) deve regalarti (cioè pagare per te con i soldi di tutti) il parcheggio per la tua auto privata? In base a quale principio?
Il parcheggio è selvaggio perché il comune.. aggiungo io.. toglie i parcheggi.
E poi basta con questo selvaggio, è in multa, semplice, quindi chi posteggia in modo irregolare lo sa e se rischia la multa è perchè non ha alternativa.
Poi se i vigli fanno o non fanno le multe è sempre perchè il comune …veda lei.
“Gisuto”?
Buongiorno a tutti. Utilizzo questa pista ciclabile per andare e tornare da lavoro e non la trovo poi così deserta, anzi! Mi chiedo in base a che cosa sia stata definita poco usata.
Se non fosse abbastanza deserta come è, avrebbe scoperto che è a senso unico (correttamente contromano rispetto alla strada) e quindi in una delle due direzioni la usa in modo improprio.
Detto questo, non ci passa nessuno e quindi usarla nei due sensi non è per nulla un proiblema!