Milano, Centro Storico.
Aggiornamento fotografico dal cantiere per il ripristino dell’arredo urbano dopo la rimozione dei cantieri per la realizzazione della stazione M4 Santa Sofia, aperta dall’ottobre 2024.
Come ricordiamo ogni volta, ahinoi, oggi via Santa Sofia è probabilmente una delle strade meno attraenti del centro di Milano. Un tempo era una via romantica, parte della cerchia dei Navigli, nel tratto che collega Corso di Porta Romana a Corso Italia (all’epoca Strada di San Celso). Oggi è un susseguirsi di palazzi moderni (pochi belli) inframezzati da pochi palazzi superstiti di un tempo.
Veniamo ai lavori di riqualificazione di via Santa Sofia. La parte finale della via, verso Corso Italia, è stata completata con l’inaugurazione di Largo Piero Sacerdoti e dove si trova l’uscita della stazione M4.
Il cantiere per la riqualificazione della via riguarda il marciapiede sul lato dispari, dove fra l’altro si trova il grazioso Istituto delle Suore di Carità con il Santuario di Maria Bambina (le cui facciate imbrattate fanno a gara con i peggiori parcheggi di periferia), oltre alla barocca chiesa di Santa Sofia che da il nome alla via. Il marciapiede dovrebbe essere completamente piastrellato in pietra da Corso Italia sino a via San Calimero (ma non abbiamo ancora conferme).
Il marciapiede dei civici pari interessato dal cantiere M4, è praticamente completato da largo Sacerdoti sino al civico 24, come si vede dalle immagini.




Questo è il cantiere sul lato dispari, come dicevamo, è ancora in fase di realizzazione (Chissà mai se puliranno dagli scarabocchi i muri del santuario).









Come dicevamo, il lato “pari” di via Santa Sofia è stato abbellito sino al civico 24, dopo di che dobbiamo scendere sino al civico 10. In questo tratto l’arredo urbano è rimasto com’era: asfalto sia sul marciapiede che nella corsia laterale, parcheggi e alberature. Dove si trova l’Uptown Palace, nel punto in cui, dopo la rimozione del cantiere M4, la via torna ad essere arredata col nuovo stile: pavimentazione in pietra (una distesa eccessiva secondo noi) aiuole in vasche (belle, ma difficili da mantenere, sempre a nostro parere) e alberature variegate (la via era completamente alberata con splendidi aceri canadesi).




Proseguiamo sino al Corso di Porta Romana, dove il cantiere pare essere giunto a buon punto. Anche qui, sempre secondo noi, l’abbondanza di cemento e pietra supera un po’ troppo l’area che poteva rimanere a verde.













- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- M4, Via Santa Sofia, Via Pantano, Brolo, Piazza Velasca, Torre Velasca, M3 Missori, M4 Sforza-Policlinico, Metropolitana, via Francesco Sforza, Via Larga, Via Albricci, Vetra, Sant’Ambrogio, De Amicis
Mi sembra di capire che questi restyling siano la pietra tombale sull’ipotesi di riaprire i Navigli…
Lo penso anch’io… già la decisione di fare passare la nuova metropolitana sotto la cerchia interna (invece dei bastioni)… è scellerata e comprometterà ulteriormente il progetto di riapertura…
Ho visto che è stata predisposta la fermata della 94 direzione Sant’Ambrogio, in via santa sofia ma non c’è traccia della corrispondente fermata direzione porta volta. Spero non venga lasciata dove è ora in molino delle armi
Teoricamente la 94 dovrebbe essere sopressa con il ritorno della vecchia circolare 96/97. Comunque stanno rifacendo tutte le pensiline
La consueta spianata con alberi al minimo sindacale 😭
Abito in zona e trovo sia raccapricciante, senza nessuna sensibilità progettuale
Sono tutti inizialmente scontenti…poi con orgoglio tra qualche tempo inviteranno amici e parenti per far vedere loro come è cambiata la zona dove abitano .
E infatti a parte la cortesia di facciata, amici parenti e turisti spesso si domandano se a Milano ci siamo o ci facciamo 🙂
Le ultime due foto immortalano un autentico monumento: la bellezza circolare del cemento al servizio della corrente. Un capolavoro da condividere con amici, parenti e — perché no — ospiti internazionali, affinché possano ammirare questa meraviglia. Se solo conoscessimo il nome dell’autore, potremmo proporlo per l’Ambrogino d’Oro: finalmente qualcuno che ha avuto il coraggio di elevare la cabina elettrica a monumento urbano.
È spaventosa la lunga teoria di imbrattamenti colossali sul lungo muro dell’istituto religioso.Un vero pugno nell’occhio.
Possibile che nessuno commenti ?
Bella riqualificazione! Sarbbe bello Fosse cosi tutta la via! Con eliminazione e rimozione dei motocicli lasciati sui marciapiedi che degradano non poco l’arredo urbano!