Milano, Centro Storico.
Siamo passati a fare un sopralluogo al cantiere per il ripristino dell’arredo urbano dopo la rimozione dei cantieri per la realizzazione della stazione M4 Santa Sofia, aperta dall’ottobre 2024.
Oggi via Santa Sofia è probabilmente una delle strade meno attraenti del centro di Milano. Un tempo era una via romantica, parte della cerchia dei Navigli, nel tratto che collega Corso di Porta Romana a Corso Italia (all’epoca Strada di San Celso).

Sulla destra la chiesetta del Santuario di Santa Maria Bambina
Anticamente chiamata Strada di Santa Sofia, la via deve il suo nome all’omonimo collegio con chiesa situato accanto alla chiesa di San Calimero. Il collegio fu fondato nel XVI secolo da San Carlo Borromeo per accogliere le fanciulle povere rimaste orfane a causa della peste. Il toponimo fu ufficialmente confermato con una delibera del 13 settembre 1865, includendo anche la piccola piazza antistante la chiesa, parte della quale fu poi assegnata al convento.
Nel 1713, chiesa e convento cambiarono denominazione in Santa Maria della Visitazione passando alle suore di San Francesco di Sales, che, grazie a un cospicuo lascito della marchesa Teresa Visconti di Modrone, costruirono il chiostro ancora oggi visibile e la nuova chiesa, che sostituì quella precedente. Il progetto fu dell’architetto fiorentino Anton Maria Ruggeri (secondo altre fonti del Quarantini). Chiesa che doveva avere una bella cupola mai realizzata.
Sempre sullo stesso lato della via si trova il Santuario di Maria Bambina (in passato Sant’Apollinare), nella sua attuale forma, fu invece progettato dall’architetto milanese Giovanni Muzio (autore della celebre Ca’ Brütta) tra il 1951 e il 1953, come parte della ricostruzione post-bellica.
L’ampliamento della strada, avvenuto dopo la copertura del Naviglio nel 1929 e i bombardamenti del 1943, ha portato alla scomparsa di due antiche vie che correvano parallele: il Terraggio di San Celso e il Terraggio di Porta Romana. Il rinnovamento del lato pari della via, ora dominato da opprimenti edifici per uffici, ha cancellato le tracce del passato.
Oggi la via ha perso ogni fascino: è una larga arteria fiancheggiata da edifici moderni, privi di qualsiasi valore estetico. Più di vent’anni fa, la giunta Albertini aveva cercato di migliorare l’aspetto della strada piantumando un filare di aceri canadesi, ma molti di questi alberi sono stati rimossi con i lavori di cantiere.
Ora prosegue la sistemazione della strada dopo la rimozione del cantiere della metropolitana. Come più volte sottolineato, sarebbe stato preferibile distribuire gli interventi in modo più omogeneo lungo tutta la via, evitando di concentrarli solo nelle aree interessate dai lavori. Così facendo, avremo una parte ben riqualificata e un’altra che resterà com’era.
Nonostante tutto, i lavori intorno alle uscite della nuova stazione sono ormai a buon punto.










Il primo dei due cantieri per l’arredo urbano, all’altezza del civico 24, è stato completato, oltre, al momento regna il caos: auto, moto e motorini parcheggiati senza criterio, mentre i pedoni si muovono con difficoltà in un dedalo infernale.



Procedendo lungo via Santa Sofia, l’edificio al civico 9, di proprietà dell’Università degli Studi di Milano Statale, è in fase di ristrutturazione da oltre un anno. Si trattava di un edificio privo di armonia con l’antica chiesa adiacente e con il contesto urbano, caratterizzato da costruzioni più basse su questo lato. Realizzato nel 1958 su progetto dell’architetto Ermenegildo Soncini come hotel, è attualmente in cantiere e sta subendo un intervento di coibentazione con nuovi pannelli. Difficile dire se il risultato finale sarà migliore o peggiore della situazione precedente.





Il nostro sopralluogo si conclude all’inizio della via, dove si incrocia con Corso di Porta Romana. Qui era stato realizzato uno dei manufatti della metropolitana e ora si stanno completando i lavori in superficie e nel sottosuolo, con la posa di nuovi blocchi fognari oltre alla nuova pavimentazione in pietra.















- Referenze immagini: Roberto Arsuffi;
- M4, Via Santa Sofia, Via Pantano, Brolo, Piazza Velasca, Torre Velasca, M3 Missori, M4 Sforza-Policlinico, Metropolitana, via Francesco Sforza, Via Larga, Via Albricci, Vetra, Sant’Ambrogio, De Amicis
L’edificio in ristrutturazione di proprietà della
Statale è il chiaro esempio di come stiamo
spendendo male I soldi di Pnrr! Orrore
Vero, vedere le foto del passato con vie romantiche e affascinanti e le scelleratezze compiute da tutti gli amministratori e architetti allo scopo di speculare sulla bellezza, viene da piangere.
La avete distrutta Milano, e se posso giustificare gli speculatori che fanno il loro mestiere, non giustifico i miei colleghi architetti che avrebbero dovuto perseguire il bello e hanno prodotto la totale e amorfa bruttezza. Con noncuranza e sciatteria.
A cominciare dal peccato originale della torre Velasca. Campione mondiale di bruttezza.
Gentile Walter, invece considero la Velasca una vera meraviglia Ricorda le torri medioevali e si distingue dai grattacieli moderni in vetro,uguali un tutto il mondo
Naturalmente l’ampio spazio lastricato è diventato il parcheggio per moto e motorini dei dipendenti della Deloitte. Spesso, sempre, si trovano davanti alle scale della M4 lato corso italia impedendo il transito dei pedoni fra il palazzo Deloitte ed il corso. Ma non si può proprio regolamentare la sosta selvaggia dei motorini?
L’ultima foto ritrae un gruppo di quadri elettrici(incrocio S.Sofia/cso Pta Romama)con un cordolo circolare attorno.Cosa faranno?Saranno assunti a opera d’arte come i palazzi di Kiefer alla
Bicocca?Per la cronaca,sappiate che son puliti perchè vengono riverniciati spesso dalle tag da qualche volontario cittadino…
L’avanzamento del cantiere con la sistemazione della pavimentazione poteva essere più vicino alla fine, se solo non si fossero accorti solo un paio di settimane fa che le bocche di lupo degli scoli erano una spanna troppo alti rispetto al livello della sede stradale. Così hanno dovuto disfare e rifare tutto. Ma nessuno controlla durante i lavori?
Stanno lavorando malissimo da anni, senza alcun controllo. Le piantumazioni sono in maggioranza già seccate. Davanti al civico 24 è uno schifo totale: sporcizia e caos. M4 non risponde alle mail, ì marciapiedi sono impraticabili e non c’è un vigile che controlli, non c’è un cestino col risultato che fuori dalla Deloitte si sono mozziconi a iosa buttati al suolo e bicchieri di carta appoggiati dovunque. Peraltro trovo orrendo il layout del risultato finale. Da residente sono essusta!