Milano, Sella Nuova.
Aggiornamento fotografico di settembre 2025 da alcuni cantieri siti nel nuovo quartiere di SeiMilano nel territorio di Sella Nuova, nei pressi della stazione M1 Bisceglie.
Ricordiamo che il progetto, a firma dello studio Studio Mario Cucinella Architects (MCA), ha previsto la realizzazione di circa 1000 residenze, in edilizia libera e convenzionata, 30.000 mq di uffici e circa 10.000 mq di funzioni commerciali. Il nuovo parco pubblico di oltre 16 ettari, è un progetto del paesaggista Michel Desvigne. Lo sviluppo è frutto della partnership tra Borio Mangiarotti e Värde Partners.
Questa volta vi mostriamo le torri residenziali costruite lungo il lato di via Calchi Taeggi. Si tratta di 11 edifici allineati lungo via Calchi Taeggi in maniera disordinata, 6 palazzine residenziali di 8 piani max e tinteggiate di un bel rosso mattone, e 5 palazzi a torre di 24 piani al massimo, tinteggiati di bianco, tutti appartenenti al secondo lotto.
Complesso di via Calchi Taeggi
Il secondo lotto residenziale è progettato anch’esso da MCA – Mario Cucinella Architects. Il cantiere possiamo dire che parrebbe ormai in via di consegna.
Milano – Sella Nuova – Quartiere SeiMilano, residenziale, commerciale, terziario con realizzazione di ampio parco pubblico – Via Bisceglie, via Bianca Ceva e via Calchi Taeggi (nella mappa Urbanfile codice: SN2)
- progetto architettonico: MCA – Mario Cucinella Architects
- progetto strutturale: Milan Ingegneria spa
- progetto impiantistico: Studio Ferrari e Brocajoli – Curtatone, MN
- direzione lavori: Starching spa
- responsabile lavori arch. Claude Raymond Van Steenwinkel per Starching spa
- direzione lavori strutture: ing. Filippo Valaperta per FVProgetti srl
- direzione lavori impianti: ing. Gigi Marazzi per Studio Planning srl – Monza, MB
- progetto facciate: Eurodesign sas – Arluno, MI


































PARCO
All’interno del grande progetto del quartiere SeiMilano, è stata prevista la realizzazione del nuovo parco pubblico di oltre 16 ettari, è un progetto del paesaggista Michel Desvigne. Lo sviluppo è frutto della partnership tra Borio Mangiarotti e Värde Partners.
Il parco, uno dei maggiori realizzati negli ultimi anni, è pronto e usufruibile nella sua parte completata che corrisponde all’incirca al 70%.
All’appello manca tutto il settore oltre il canale del deviatore dell’Olona, verso il Comune di Corsico e Cesano Boscone. Ad ogni modo il passaggio è aperto da tempo, e molta gente ha cominciato ad addentrarsi nella porzione ancora da completare e a questo punto ci siamo “intrufolati” anche noi per fotografare l’avanzamento dei lavori che paiono un po’ in sospeso. La parte verso il collegamento col Parco dei Fontanili e a lato del Canale Scolmatore dell’Olona, sarebbe ancora interdetta e una strana “trincea” dovrebbe fermare eventuali persone che si sono addentrate nella porzione di parco, ma il sentiero alternativo è già stato trovato e si riesce a passare ugualmente. Il parco è molto bello, anche se ancora un “cucciolo” con poche alberature alte e folte.










PARK WEST
Il complesso , che abbiamo visitato qualche mese fa e e che torneremo a mostrarvi con gli spazi interni, è ormai pienamente operativo e con svariati tenant che hanno preso possesso dei loro nuovi uffici (a quanto ci risulta mancano solo alcuni spazi da allocare, per raggiungere le piena occupazione). Anche il pannello della facciata che ci hanno segnalato verrà presto ripristinato,







RESIDENZE VIA BIANCA CEVA
Le palazzine lungo l’arteria di via Bianca Ceva sono state già completate e consegnate ormai da due anni. La prima palazzina pare esser stata coperta in parte da un’impalcatura.



- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Sella Nuova, Sei Milano, Via Bisceglie, Via Calchi Taeggi, Via Parri, Baggio, Mario Cucinella Architects, Borio Mangiarotti, Värde Partners
Questo altro progetto insensato. Si poteva prendere il lotto, mapparlo e creare un nuovo quartiere residenziale dandogli un’identità e magaru chissà tra qualche anno sarebbe diventato anche turistico. Invece no progetti di architetti buttati sempre a caso. Povera Italia!
Alcune domande per lei:
– Mi definisce cosa intende per “identità”?
– secondo chi quella zona non avrebbe identità?
– mi fa un esempio nel mondo di quartiere residenziale contemporaneo (sorto negli ultimi 15 anni) che è diventato turistico?
– cosa intende per “mapparlo”?
– cosa le fa credere che il progetto sia “a caso”?
Attendo sue
e poi, chi sa perché avrebbe dovuto diventare “turistico”… ormai vanno a ruota libera
Andrea, concordo in pieno con il suo intervento…ormai lamentarsi sempre e cmq è diventato uno sport cittadino.
Brutto quanto basta… si salva solo Park West.
Sembra un Merlata 2, con altissima densità di popolazione. Secondo me sarà poco vivibile.
A differenza di Merlata / UpTown qua almeno hanno la metro a 5 minuti a piedi davvero (8 se abiti all’angolo sud).
La densità purtroppo è richiesta ed è anzi alleata per limitare i costi ed evitare di spingere gente fuori.
Ho avuto modo di vedere gli appartamenti e non sono brutti… certo non è Porta Nuova ma comunque in 20 minuti sei in Duomo, hai dietro un parco enorme, i palazzi sono nuovi (quindi classe A+) e sei a Milano città.
Non adoro l’estetica ma ho visto di molto peggio.
Le foto 6 e 20 fanno un effetto “ken il guerriero”. Guardo questi palazzi e sento “mai, mai, scorderai…l’attimo, la terra che tremò”
Terrificanti
Molto d’accordo con V.
Aggiungo anche. Dove sta l’innovazione in questo quartiere? Cosa lo rende speciale? Mi sembra un atteggiamento progettuale mezzo speculativo già visto e rivisto. Se penso a quello che fanno in Danimarca, Olanda dal punto di vista urbanistico e architettonico ecc… siamo veramente indietro. Non concepisco poi questo approccio progettuale, una zona residenziale, una ad ufficio, una verde. Dovrebbe esserci piu’ commistione e creare un vero “mixed-use” come fanno in Nord Europa. Si poteva fare molto meglio. E poi mi chiedo, la sera scendo da quei palazzi e che faccio? Dove vado? E’ stata studiata la qualità della vita durante l’arco delle 24 ore? Cosa succede in ogni momento della giornata? Cosa posso fare la domenica mattina o il sabato sera?
Alveari …
Le facciate dei palazzi sul lato del parco (ad eccezione di una che è piastrellata), sono state letteralmente “mitragliate” dalla fortissima grandinata dell’agosto di due anni fà!
I danni evidenti variano da palazzo a palazzo, ma se si osserva bene sono ben visibili, e dovranno essere oggetto di manutenzione straordinaria, tenendo anche conto dei tempi di risarcimento delle Assicurazioni Condominiali.
Trovo comunque che i palazzi sono troppo vicini, ma soprattutto le torri dovevano essere maggiormente distanziate tra di loro, visto comunque che lo spazio c’è.
Serve molta più attenzione da parte del Comune di Milano, nel rilasciare le licenze edilizie, modificando i progetti (dove possibile come in questo caso), dando maggiore respiro e distanza tra un palazzo e l’altro (le torri sono l’emblema di quello che non si deve più ripetere come distanzamenti semplicemente ridicoli).
Per quanto riguarda il parco, non si capisce come mai la parte verso Cesano Boscone/Corsico è ancora chiusa, ne quando i lavori saranno terminati e il tutto reso fruibile dalla cittadinanza.
Approposito ma il Comune di Milano, e Area Metropolitana “Green” come mai non fanno pressioni forti sulle ditte per terminare rapidamente i lavori?
Peccato…tra Cascina Merlata e questo insediamento sono due occasioni perse e non si sa quale dei due sia il peggiore. Nessuna cura da un punto di vista urbanistico e nessuna innovazione da un punto di vista architettonico….buna sfilza di casermoni tutti uguali con finestre piccole e tanti appartamenti più simili ad alveari che altro. Penso alle giovani famiglie che hanno fatto una di queste scelte e ai loro mutui decennali.
Uf dovrebbe essere più obiettivo, perché un articolo come questo è più simile a un depliant per facilitare le vendite che altro.
Ad ognuno il diritto di esprimere la propria creatività e quindi il massimo rispetto per il progetto.
Il mio modesto e insignificante parere
Riguarda la noia nel vedere sempre ripetuti prospetti di edifici monocromatici che sembrano realizzati per ottimizzare il programma SketchUp.
Gentili giornalisti che amate il bello,dovreste parlare del parco Sei Milano come uno dei peggiori nato negli ultimi anni.Il parco non ha piante perché quasi tutte morte,nel maggio 2024 quando siamo venuti ad abitare al nr.20 di via Bianca Ceva avevamo alberi fioriti di ciliegio e prunus ed era uno spettacolo.
Dopo due mesi erano tutti morti e quelli dei viali hanno iniziato a morire ed oggi continuano a seccare.
È nato un comitato di quartiere che sta cercando di interloquire con gli addetti al verde del Comune senza risultato.
Venite a parlare con gli abitanti del quartiere.
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.
Non mi stupisco che le nuove piantumazioni non ce la facciano a resistere su quei terreni. Quando erano abbandonati e inutilizzati mai nessuna pianta pioniera era riuscita a viverci, solo poche erbe stentate, forse là sotto c’è qualcosa che non va …..
Come mai mettere tutti i palazzi attaccati e poi lasciare due lati vuoti? Come mai tutti quei balconi poco pratici al posto di terrazzi? Alcuni giardini a gradini facilitano il salire sui balconi dei primi piani. Anche i giardini sembrano poco sfruttabili. Io ero andato a vedere i progetti ma non sembrava tutto così attaccato.
alcuni son carini ma altri sembrano est europei.