Milano | Castello – Completato Via Rovello 14

Milano, Castello.

Dicembre 2025. A Milano esistono vere e proprie “ferite” urbanistiche, anche nel pieno centro storico, che per me — da appassionato di urbanistica ed estetica urbana — sono sempre apparse come brutte cicatrici, capaci di deturpare angoli preziosi della città. Una di queste si trovavava in via Rovello, una strada dall’andamento curvo e irregolare, a pochi passi da piazza Castello, largo Cairoli e via Dante: un contesto di grande pregio, incorniciato da edifici storici come Palazzo Cagnola (via Cusani 5), Palazzo Casnedi (via San Tomaso 5) e Palazzo Carmagnola, sede del Piccolo Teatro.

Qui, i bombardamenti della Seconda guerra mondiale avevano lasciato un vuoto urbano: i palazzi ai civici 12, 14 e 17 furono parzialmente distrutti e successivamente demoliti. Nel dopoguerra, i civici 12 e 17 vennero ricostruiti adottando un linguaggio architettonico moderno — talvolta discutibile, come nel caso del civico 12, con il suo porticato poco armonioso e, a mio avviso, anche inopportuno. Al civico 14, invece, si optò per la realizzazione di un’autorimessa, soluzione piuttosto comune all’epoca. Rimasta in funzione fino al 2011-2012, fu poi completamente demolita nel 2015. Al suo posto venne annunciata la costruzione di un nuovo complesso residenziale di lusso.

Di seguito la galleria di come si presentava il garage di via Rovello.

Tra annunci, attese interminabili, la pandemia del 2020 e i ritrovamenti archeologici emersi durante gli scavi, il cantiere ha subito lunghi e continui rallentamenti. Finalmente, però, grazie a un progetto firmato dallo studio Arassociati, quello che per quasi ottant’anni è stato uno “strappo” nel tessuto urbano di via Rovello è stato rimarginato con un bel edificio.

Siamo così arrivati a dicembre 2025: dopo tanti anni è ora possibile osservare la nuova facciata dell’edificio. Possiamo dire che il risultato è coerente con i rendering presentati: il palazzo segue la curva della strada e si adatta con armonia al sedime del lotto, articolandosi e scalettando verso via Giuseppe Pozzone per assecondare l’andamento urbano.

La qualità dei materiali impiegati rivela una certa attenzione progettuale, con l’intento di inserire la nuova costruzione nel contesto storico in modo discreto, ma senza rinunciare a una propria identità.

L’edificio custodisce inoltre un importante ritrovamento archeologico, che ha contribuito in modo significativo al prolungamento dei tempi di costruzione. Durante gli scavi di cantiere sono infatti emersi reperti architettonici di epoca romana, successivamente restaurati e resi visibili.

Di seguito una galleria delle fasi del cantiere nel corso di questi anni.

In particolare, sono state rinvenute le fondazioni di un grande edificio romano di probabile funzione pubblica. Secondo la Soprintendenza, la struttura potrebbe essere riconducibile a un luogo di culto pagano di età imperiale (I–II secolo d.C.), finora mai documentato dalle fonti storiche. Il ritrovamento è di grande rilevanza, poiché tutti gli altri principali edifici pubblici della Milano romana risultano già localizzati. Le murature emerse, simili a quelle di altri monumenti romani cittadini, verranno valorizzate e rese visitabili all’interno del nuovo complesso residenziale, che integrerà gli elementi archeologici nei piani interrati. Al momento non sono ancora state rese note le modalità di accesso e visita dei reperti; si auspica che maggiori informazioni vengano fornite in futuro.

Nel progetto degli affacci sulla strada e sulla corte interna ha rivestito particolare importanza lo studio del landscape design, in cui il verde — presente sia nei terrazzi affacciati su via Rovello sia in quelli della corte interna, dove assume il carattere di un giardino pensile — rappresenta un elemento unificante dell’intervento. Per quanto riguarda gli spazi interni, al momento sarà necessario fare riferimento ai rendering già disponibili.

Milano – Castello – Via Rovello 14-16 (Consolandi Real Estate Assets – Fondo CREA Master Fund 1 – Polis Fondi SGR spa) (nella mappa Urbanfile codice: CAS1)

Complesso residenziale di nuova costruzione formato da 2 blocchi separati da giardino condominiale di 45 appartamenti (su strada: PT + 4 piani) (interno: PT + 6 piani). Ci saranno 4 livelli interrati in comune, una piscina condominiale di 18 metri e soprattutto i resti romani restaurati e resi visibili.

  • progetto architettonico: Arassociati Studio di Architettura
  • progetto strutturale: SCE Project srl
  • DL strutture: ing. Stefano de Cerchio @ SCE Project srl
  • RL/progetto prevenzione incendi/CSP/CSE: ing. Giuseppe Amaro @ GAe Engineering srl – Torino, TO
  • DL: ing Antonio Rognoni
  • progetto impianti meccanici ed elettrici/direzione operativa impianti: Kite Engineering srl
  • progetto paesaggistico: AG&P Greenscape
  • impresa esecutrice: SMV Costruzioni – Telgate, BG
  • Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
  • via Rovello, Castello, Rovello 14, Archeologia, largo Cairoli, Arassociati
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Castello – Completato Via Rovello 14”

    • Mi unisco anch’io! Le attività commerciali rendono le vie molto più belle e vive.
      È davvero un peccato che i nuovi edifici non ne prevedano…

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  1. Bene che si sia finalmente risolto. Qualche dubbio sulla pensilina, un po’ aerea, leggerina e poco “urbana”, così distaccata dall’ edificio. Non la si poteva semplicemente portare fino alla parete esterna? Peccato anche per il muro cieco del palazzo di fianco, sarebbe stato carino un trompe-l’oeil alla ligure

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  2. In alcune foto si vede com’è l’area archeologica ricopre tutto il sito mentre nella foto degli scavi metà resti sono andati a farsi friggere. Certo sì dovevano fare le basi del nuovo edificio però avrei preferito rimanesse l’area archeologica piuttosto che un banale edificio per ricchi.

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  3. Semplicemente guardando le foto non essendo ancora stato sul posto Ho l’impressione che la passerella sia quasi un escamotage per assecondare l’andamento storico della strada mentre poi la facciata Vada per conto suo… da qui non ne ricavo una gran bella impressione.
    Oramai Milano produce solo case per milionari e non mi sembra il modo migliore per approcciare il futuro tessuto sociale dei prossimi anni. Spero di sbagliare

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  4. Da architetto trovo questo edificio incapace di interpretare, seppur 8n maniera contemporanea e non mimetica, il pregevole contesto architettonico in cui si inserisce: ne faccio una questione morfologica infatti la qualità dei materiali viene annullata dalla convenzionalità e piattezza compositiva. La pensilina, totalmente fuori luogo, poi non si può proprio guardare. Mi spiace ma non riesco proprio a farmelo piacere, nonostante costituisca una ricucitura del tessuto urbano.
    Arch. Roberto Rocchetta

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