Da alcuni mesi è in corso la ristrutturazione di Casa Bocchi, nota come Villa Ci, uno degli edifici moderni più significativi di Milano, progettato da Gio Ponti e Pier Giulio Magistretti e situato in via Marco de Marchi 3 , vicino a piazza Cavour a Porta Nuova. L’edificio, parte di un complesso che comprende anche il civico 5, è stato venduto nel maggio scorso per circa 50 milioni di euro, due anni dopo la morte del suo storico proprietario, l’ingegner Minucci, erede del committente originario Francesco Plodari.


Completata nel 1939, Villa Ci rappresenta un’eccezione nel tessuto urbano milanese: nasce in una breve fase in cui la città, alla vigilia della guerra, accetta l’inserimento dell’architettura moderna in un contesto già consolidato. Il progetto si inserisce in un’area da poco trasformata da importanti interventi urbanistici e infrastrutturali. Ponti e Magistretti, allora figure centrali dell’architettura italiana, realizzano un sistema di edifici “a pettine” con terrazzi degradanti, e intervallati da cortili verdi e un forte dialogo tra spazi abitativi e paesaggio.





Uno degli elementi distintivi della villa è infatti il rapporto con il verde: il giardino su strada, noto per la presenza di fauna e vegetazione rara, contribuisce a rendere via De Marchi una delle enclave paesaggistiche più preziose del centro di Milano. Nonostante il grande valore architettonico e storico, l’edificio è sorprendentemente privo di vincoli della Sovrintendenza.
Negli ultimi anni, prima della morte di Minucci nel 2023, la villa era rimasta in gran parte inutilizzata, diventando un patrimonio sospeso. Dopo una complessa trattativa segnata da questioni ereditarie, l’immobile è stato acquistato dalla famiglia Nassimiha, attiva nel commercio di diamanti, che ha annunciato un restauro rispettoso dell’integrità dell’opera. La vicenda di Villa Ci riporta così al centro il tema della tutela dell’architettura moderna in una città in continua trasformazione.
L’edificio, di sei piani, si presenta con una serie di logge e finestre ad arco per i primi 4 piani, conferendo all’insieme quell’aspetto consolidato dell’architettura di un tempo pur entrando con discrezione nel XX Secolo. Anche l’uso dei materiali come il cotto per le balaustre e la definizione degli archi, riportano alla tradizione. Un bell’esempio di edilizia residenziale che è già inserita in alcune visite guidate alla città.









- Referenze immagini: Wolf Visualization Agency, Domus
- Porta Nuova, Via Marco de Marchi, via dei Giardini, piazza Cavour, Gio Ponti, Vico Magistretti, Casa Bocchi, Villa Ci