Milano | Sempione – Ecco alcune suggestioni per la ciclabile di Corso Sempione

Ieri abbiamo parlato del nuovo progetto definitivo che cambierà volto a Corso Sempione. Al posto delle auto parcheggiate tra gli alberi tornerà il verde e saranno create due piste ciclabili per lato. Il progetto è per la ciclabile Eurovelo 5 – Naviglio Pavese, Duomo Sempione, Molino Dorino, Percorso Nord. L’investimento è di quattro milioni di euro e la redazione del progetto è stata affidata a Metropolitana Milanese. Il progetto è inserito e finanziato nell’ambito del programma europeo Pon Metro sulla mobilità sostenibile che individua itinerari a lunga percorrenza che abbracciano tutto il continente realizzando una rete di percorsi.

Ci sarà più verde e corsie dedicate alla ciclabilità e ai pedoni, più sicurezza agli incroci, eliminazione del degrado e della sosta selvaggia ma anche più spazi regolari per i residenti: corso Sempione passerà da essere un grande viale urbano a quattro corsie per senso di marcia, a viale alberato dotato di un controviale per ogni direzione, due parterre verdi alberati con una corsia interna da due metri riservata alle biciclette e ai pedoni, due corsie centrali per senso di marcia per i veicoli. Un sistema che riequilibrerà completamente gli spazi, riordinando le aree libere e verdi, oggi spesso utilizzate per la sosta selvaggia. La riqualificazione consentirà di ridisegnare gli spazi della sosta regolare destinata soprattutto ai residenti, che passeranno da circa 700 a 966 posti.

Qui di seguito la situazione ora e con suggestione di come sarà.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

37 commenti su “Milano | Sempione – Ecco alcune suggestioni per la ciclabile di Corso Sempione”

  1. Pare un progetto realistico nella conservazione dei parcheggi a raso per residenti, e più facilmente realizzabile del parcheggio sotterraneo (che resta auspicabile) e, soprattutto, intelligente nell’impiego dei fondi europei. Il risultato dà anche un po’ di dignità al corso oltre a stimolare l’uso della bici, che in questi anni sta avendo grande successo in città. Insomma, se l’ottimo è nemico del bene, direi non male.

    Rispondi
    • Quando leggo “parcheggi per residenti” mi viene da ridere…

      prova a controllare sulle strisce gialle quante auto hanno l’adesivo della rispettiva zona… specie durante il giorno… e specie in una zona come Sempione dove non c’è la metro (a parte Domodossola un po’ defilata) e quindi è maggiore l’incidenza di pendolari che vengono in auto…

      L’unico modo per fare dei “veri” parcheggi per residenti (lo stesso andrebbe fatto quelli per i disabili, almeno per quelli associati a una specifica targa) sarebbe affogare nell’asfalto un sensore, con relativo sensore nell’adesivo dei residenti, in modo da beccare e multare istantaneamente chi parcheggia dove non deve.

      Non è fantascienza, è una tecnologia semplicissima che esiste già (si usa per le fermate dell’autobus ad esempio), non è economicissima ma nemmeno super costosa.

      Rispondi
      • “e specie in una zona come Sempione dove non c’è la metro”

        Ecco, non dico di farla domattina la metro, ma visti i tempi biblici, non iniziare a progettare la MM6 (per poi averla nel 2035, realisticamente) è diversamente intelligente a mio parere.

        Rispondi
      • amen. è vero che sono molte quelle dei residenti ma sono molte di più quelle dei non residenti.
        al MATTINO, DIPENDENTI e lavoratori.
        Alla SERA avventori dei locali.
        è l’effetto dell’area c: spostare il casino fuori dai varchi.
        INFATTI nel week end lo spazio si trova.
        comunque fateli i parcheggi, lasciateli, ma mettete davvero dei controlli perché sono una barzelletta, anche nella ztl dell’arco.

        Rispondi
  2. A me non piacciono moltissimo le ciclabili “isolate” dal quartiere: i negozi e tutta la mobilità locale non passa di certo dal bordo del vialone/autostrada e quindi a parte il raro commuter che viene da fuori vedo un po’ il rischio della sottoutilizzazione (tenendo presente che attraversare Corso Sempione per andare nei controviali non è semplice).
    Sono anche poco amante della ciclabile sotto gli alberi, per via delle radici che dopo poco spuntano e deformano il percorso.

    A parte questo, è una gran bella cosa che finalmente la facciano!

    Rispondi
  3. Corso Sempione, di per sé, è già maestoso e monumentale (grazie, Beruto) e non ha bisogno di particolari stravolgimenti.

    Basterebbe completare questo intervento con dell’arredo urbano non raccattato a casaccio dai magazzini comunali, come avviene di solito, per ottenere un risultato di buon livello, magari non proprio gli Champs Elysées, ma almeno tipo Diagonal barcellonese.

    Purtroppo le solite panchinacce anni 70 che fanno capolino dai rendering, e l’assenza di lampioni decenti, non fanno presagire niente di buono da questo punto di vista.

    Rispondi
    • Beruto non c’entra molto con Corso Sempione che è stato progettato ai tempi di Napoleone (Beruto è nato 40 anni dopo)

      Parlando invece di 10 anni fa, quando si aveva il coraggio vi volare un po’ più alto di adesso (anche se poi magari se ne realizzava la metà…ma non è che anche in quello siam poi molto migliorati 😉 ) ecco il vero progetto serio per Corso Sempione:

      https://skyminoshouse.blogspot.com/2008/07/milano-corso-sempione-come-una-ramblas_30.html

      (Non è che si può aggiornare l’articolo con rendering un po’ meno antidiluviani?? 🙂 🙂 )

      Rispondi
      • Ai tempi di Napoleone hanno tirato una riga su una mappa (lì era aperta campagna e non si prevedeva certo un’edificazione in tempi brevi), ma la struttura del corso, con il viale, I parterre alberati e I controviali, si deve a Beruto, come del resto il sistema castello/parco/Melzi d’Eril

        Rispondi
        • Beruto o Napoleone che fosse…. andare a sistemare nel 21 secolo Corso Sempione col compitino al ribasso dei geometri comunali non è esaltante. Bah

          Rispondi
  4. I parcheggi in corso Sempione non si possono vedere come colpo d’occhio. Prevedo anche nel momento in cui una macchina dovesse uscire e una nello stesso momento in attesa di parcheggiare delle belle code.
    Da togliere completamente quei parcheggi e lasciarli solo nei controviali.
    Auguri!

    Rispondi
    • Anche io non li vedo i parcheggi nel viale. Per quanto riguarda l’arredo urbano è ovvio che sarà il solito “arredo tattico”.

      Quindi, braccino per braccino, lancio una proposta giovane:

      perché non sradicare qualche migliaio di pali segnaletici inutili, segarli ad altezza di dissuasore, verniciarli utilizzando le latte delle vernici che sono avanzate da altri Progetti, e utilizzare questo bellissimo e poco costoso arredo urbano per il nostro sciamp de elisè?

      Propongo referendum.

      Rispondi
    • Questo succede già adesso, anzi, adesso è forse ancora più pericolosa perché l’auto che esce dall’aiuola non si vede finché non sbuca sulla carreggiata.

      Rispondi
      • Si ma ora rimangono due corsie, nell’altro caso una sola.
        Non riesco a non pensare che mettere le auto a parcheggio in corso sempione sia una boiata pazzesca.

        Rispondi
  5. La bella notizia sarebbe stata che iniziavano i lavori per la M6 che lungo tutto viale Certosa, piazza Firenze, Corso Sempione, arrivava all’Arco. E conseguente pietra tombale su Corso Sempione come asse stradale di entrata a Milano centro.

    La ciclabile (non molto lunga tra l’altro) sullo spartitraffico tra viale e controviale ed il parcheggio nel viale centrale, non mi scaldano molto il cuore anche se ovviamente è meglio che niente.

    Rispondi
  6. Premetto che non posso soffrire le autostrade urbane, tipo viale Scarampo o viale Certosa, giusto per restare in zona. Mi lascia però perplesso, molto perplesso per i rischi congestione, l’idea di utilizzare la sezione centrale anche per la sosta – residenti o chi altro – per gli evidenti intralci legati a ricerca posto, manovre ecc. Per non parlare del rischio seconda fila.

    Non nascondiamoci che corso Sempione è comunque un importante asse di penetrazione verso il centro. E, come dimostrano gli ingorghi sul parallelo percorso Kennedy-Amendola dopo gli interventi per l’accesso a Citylife, semafori e riduzioni di sezione della carreggiata rischiano di rendere sempre meno accessibile il centro, anche a taxi e mezzi pubblici, non solo per il traffico privato.

    Aggiungo che non vedo un centesimo speso per migliorare la fruibilità di una sede tramviaria pensata ai tempi dei carretti a mano…

    Rispondi
  7. in compenso si intaserà inutilmente l’unica via di uscita dalla città….
    ecco la riduzione a DUE CORSIE per senso mi SEMBRA una vaccata.
    la eviterei come la peste.

    Rispondi
  8. Anche a me dispiace per il progetto di Alvaro Siza.

    Non ho nessuna fiducia nella qualità dei lavori gestiti dal pubblico. Solitamente viene fatto tutto in economia e con superficialità.

    Ok per la pista ciclabile ma questo corso meritava molto di più. A questa giunta manca un po’ di coraggio e visione futura. Basta vedere le riqualificazioni che fanno in Francia o Spagna per rendersi conto delle differenze.

    Rispondi
  9. i parcheggi nella parte centrale del corso non si possono vedere: avrebbe avuto forse più senso spostarci lì i tram (in sede inerbita) e recuperare lo spazio attuale dei binari per la sosta ordinata a lisca di pesce. Ovviamente con costi differenti.

    Rispondi
  10. Il progetto della pista è ottimo, tutti gli incroci sono ben protetti e non ci sono rendering con nuovi grattacieli o palazzoni che spuntano sullo sfondo, è previsto persino un intervento all’arco della pace. E il tutto realizzabile con solo 4 milioni di euro.

    Finalmente un progetto “umano” degno di un’amministrazione pubblica e non di una multinazionale.

    Non so perché ma i progetti di questa giunta più sono economici e più mi convincono, primi fra tutti i vari interventi di urbanistica tattica.

    Rispondi
  11. Per favore guardate quante bici passano su la ciclabile Cassiodoro Amendola Monte Rosa!!!Zero assoluto!!! E io ci passo da 30 anni perché lavoro fuori Milano . In bici vanno tutti adulti e bambini rigorosamente sui marciapiedi ! Non siamo ipocriti! Fate parcheggi sotterranei come nelle altre nazioni. No parcheggi in strada e viva la metropolitana.

    Rispondi
      • No, significa che avranno una ragione migliore per ridurre il numero di auto per famiglia rispetto ad avere una ciclabile e basta, che è quello che passa il convento di questi tempi.

        Rispondi
      • Significa che se te hai una metropolitana capillare ed efficiente che copre tutte le zone della città forse le famiglie iniziano ad avere solo una macchina per famiglia e quindi meno auto lasciate sui marciapiedi. Attualmente corso sempione e tutto viale certosa è l’unica zona di milano zenza metro.
        Qundi speriamo arrivi presto la M6

        Rispondi
  12. Quali sono le caratteristiche principali di una Rambla spagnola e di un viale francese stile Champs Elisee ?

    Gli ampissimi marciapiedi LATERALI, bordo negozi, caffè, tavolini, etc, la vita insomma.


    LATERALI BORDO PALAZZI
    In continuità con i palazzi e i portoni.

    Nota bene.
    Fate le vs conclusioni

    Rispondi
    • “Quali sono le caratteristiche principali di una Rambla spagnola e di un viale francese stile Champs Elisee ?”

      Che ci passa sotto la metro…mica che ci fanno i parcheggi auto proprio in mezzo.

      La MM6 è in convitato di pietra in questa (brutta) storia di Corso Sempione.

      Rispondi

Lascia un commento