La Forgiatura è un complesso direzionale, o meglio un campus integrato, dove hanno sede oggi diverse società tecnologiche e commerciali di fama internazionale.
Come suggerisce il nome, ci troviamo in un’ex area industriale nel distretto di Musocco Certosa – a pochi passi dall’omonima stazione ferroviaria – che occupa un intero isolato tra via Varesina (162), via Raimondi, via Console Marcello e via Filippo Palizzi, nel cuore del Certosa District.
Lo studio Giuseppe Tortato Architetti ha progettato e riqualificato questo mirabile complesso in due fasi, la prima parte verso via Varesina nel 2013 e la seconda parte nel 2016.
Quest’area, in disuso per anni, in un contesto finora periferico di Milano è stata riprogettata e rigenerata da RealStep, con l’aiuto dell’architetto Giuseppe Tortato, riportando vita nel quartiere e sicuramente primo passo per successivi rinnovi che si stanno espandendo in zona.
L’originale impianto di forgiatura, da cui il progetto prende il nome, si occupava della costruzione di componenti in acciaio speciale che venivano esportati in tutto il mondo, arrivando anche a fornire componenti per centrali nucleari.
Rimasto in disuso per anni, lo spazio di via Varesina 162, comprendeva un’area di circa 20,000 m2, da riqualificare e bonificare su cui insistevano circa 15.000 mq di archeologia industriale. Successivamente vennero aggiunte nuove costruzioni per altri 14.000 m2, per una superficie totale commerciale di 29.000 mq Attualmente è stato progettato ed è in costruzione una nuova edificazione di circa 1.000 m2, su un terreno adiacente al progetto iniziale, verso via Console Marcello. Lo sviluppo complessivo include spazi comuni e spazi a verde per circa 9.000 m2, oltre ad un parcheggio sotterraneo con più di 400 posti auto. In pratica si tratta del primo corporate campus al 100% carbon free di Milano.
Il campus ci è apparso subito un luogo molto interessante e bello dove poter lavorare e facile da raggiungere (da Porta Venezia, col passante, ci ho impiegato una decina di minuti).
All’interno abbiamo trovato spazi ben progettati con diverse aree verdi che rendono il luogo di lavoro molto più piacevole e “vivibile”. Infatti i vecchi capannoni industriali sono stati completamente ridisegnati, eliminando porzioni di copertura e aprendoli come veri e propri cortili che han reso anche gli spazi di lavoro molto luminosi. Cortili verdi dove poter lavorare o fare pausa immersi in un piccolo bosco.
Nel campus si trovano un ristorante aperto anche alla città e piccoli bar nei vari spazi comuni.
Nel 2010-12 quando venne progettato, il campus venne pensato come una specie di compound, uno spazio isolato dal resto del quartiere, all’epoca non molto vivibile. Dieci anni dopo le cose son cambiate drasticamente, come abbiamo già potuto osservare altre volte, rendendo i muri del complesso della Forgiatura barriere obsolete che presto verranno ridimensionate, aprendo lo spazio anche alla città.
Nel frattempo, l’anno scorso, è stato realizzato dallo studio veneziano CamuffoLab, un murale variopinto e allegro lungo circa 57 metri, che racconta graficamente l’evoluzione del quartiere che da polo produttivo si sta via via trasformando in distretto dell’innovazione, con il più ampio progetto di rigenerazione urbana che sta portando avanti RealStep, il Certosa District.
Qui una immagine dall’alto di Esperienza Drone.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Esperienza Drone
Musocco, Certosa, La Forgiatura, RealStep, via Varesina, via Raimondi, via Console Marcello, via Filippo Palizzi, Giuseppe Tortato Architetti
“fare pausa immersi in un piccolo bosco”… non mi sembra male come riconversione, ma da queste immagini di alberi ne vedo pochi per poter sembrare un Bosco, semmai un giardino
A Milano ormai due aiuole con 3 alberi viene chiamato parco!
Poi parlano di..forestaMI 😀
Un ottimo esempio di come recuperare zone industriali abbandonate in luoghi di lavoro, aggregazione e di sviluppo ecosostenibile. Speriamo che avvenga lo stesso sempre realizzato da loro nella porzione industriale adiacente e di prossima riqualificazione.