Milano | Loreto – Cantiere Hidden Garden: le ragioni del costruttore

Come abbiamo visto, la settimana scorsa il cantiere di piazza Aspromonte è stato posto sotto sequestro in via preventiva d’urgenza per verificarne le regolarità costruttive su segnalazione degli abitanti dell’isolato compreso tra  piazza Aspromonte, Via Filippino Lippi, via Gran Sasso e via Garofalo.

Siamo in piazza Aspromonte, al confine tra i distretti di Loreto, Casoretto e Città Studi all’interno del piccolo isolato formato da piazza Aspromonte, Via Filippino Lippi (al 33 si troverà l’ingresso pedonale), via Gran Sasso e via Garofalo. La Bluestone Aspromonte srl inizialmente con il gruppo Percassi, che però è stato sostituito da un’altra società di costruzioni, la Impresa Edile Mariani srl, sta realizzando un nuovo complesso residenziale. Il progetto in questione è Hidden Garden, ovvero giardino nascosto, un complesso residenziale per 45 appartamenti (3.530 mq) in fase di realizzazione da diversi mesi al posto di un vecchio stabile qui presente e che si trovava nello spazio all’interno dell’isolato. 

La questione delicata riguarda le autorizzazioni di edificazione approvate secondo le regole dagli uffici tecnici del Comune e dalla Commissione Paesaggio. Andrea Bezzicchieri, il costruttore, ha dichiarato al Corriere della Sera “Sono senza parole: abbiamo fatto affidamento sulla bontà del permesso rilasciatoci dal Comune di Milano, ci siamo rivolti a consulenti di altissimo livello per chiedere se costruire fosse fattibile, alcune decine di professionisti all’interno del Comune (e della Commissione Paesaggio) in vari momenti ci hanno risposto di sì, abbiamo pagato al Comune 900 mila euro di oneri di urbanizzazione, ed ora la Procura mette in discussione tutto…”. 

Il problema sottile e che sta agitando la situazione nasce dal fatto che, secondo alcuni, in primis gli abitanti dell’isolato in questione, il nuovo edificio non sarebbe in regola in quanto prenderebbe corpo da un edificio abbattuto all’intento di un cortile, cosa che ne determinerebbe una serie di regole molto più restrittive, come quella, non trascurabile, dell’altezza. Infatti il nuovo edificio, che ricalcherebbe grosso modo quello precedente, sarà un condominio di 7 piani alto 27 metri, mentre la palazzina demolita era di 3 piani e alta 12 metri.

La regola comunale prevede in sostanza che, se viene abbattuto un manufatto che si trova all’interno di un cortile, a parità di superficie la nuova costruzione non possa comunque essere più alta.

Perciò il problema nasce proprio nel capire se si tratta di un intervento all’interno di un cortile o se si tratti di un terreno indipendente presente all’interno della cortina edilizia, un residuale spazio interno accidentale.

Hidden Garden è effettivamente in costruzione all’interno dell’isolato formato da case del primo Novecento, villette su via Filippo Lippi angolo piazza Aspromonte, belle case art déco all’angolo tra piazza Aspromonte e via Garofalo e palazzi anche moderni su via Gran Sasso. Al suo posto, sino al 1910, vi scorreva anche il fontanile di Loreto e l’irregolarità dell’isolato aveva creato delle partizioni alquanto irregolari dei terreni. L’edificio demolito venne realizzato probabilmente negli anni Trenta e Quaranta. del Novecento.

Nel 2009 il Comune ha costituito una Commissione Paesaggio come organo tecnico-consultivo su accertamenti di compatibilità. E questa Commissione, i cui membri sono nominati dal sindaco ogni anno tra esperti di gestione del territorio che abbiano in corso anche lavori proprio a Milano, spesso si è trovata nella situazione attuale di dover definire cosa sia “cortile” e cosa non sia, rispondendo a richieste avanzate da costruttori che ambiscono a realizzare nuovi interventi in città. “Abbiamo agito in totale buona fede — dice ancora Bezzicchieri, sempre al Corriere della Sera — ottenendo (prima di comprare l’area e chiedere finanziamenti alle banche) un titolo edilizio legittimamente rilasciato, che è passato al vaglio di tutti gli uffici competenti e ha ottenuto nell’arco di 6 anni 5 pareri favorevoli da parte di 3 diverse Commissioni del Paesaggio, succedutesi senza mai ritenere cortile l’area”. 

Pare ci siano stati, prima dell’avvio del cantiere, anche confronti tra il Comune di Milano e gli abitanti dell’isolato i quali hanno da subito manifestato parere negativo sulla realizzazione del nuovo immobile. Ricevendo come risposta dall’allora assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, il quale fece fare dai propri tecnici comunali una verifica capillare della pratica, e, non trovando alcun vizio, promosse un incontro tra la Bluestone e i vicini, a seguito del quale, pro bono pacis, sono state accolte alcune richieste del comitato.

A questo punto non ci rimane che aspettare l’esito delle indagini, sperando si venga ad una soluzione quanto prima, anche perché ci sono in ballo ormai 45 famiglie che hanno già versato la loro caparra.

HIDDEN GARDEN (BlueStone) – (Loreto) Via Filippino Lippi, 33 (ingresso pedonale) – Piazza Aspromonte, 13 (passo carraio) Costruzione edificio di 4/7 piani – h: 16,25/27,10 metri per 45 appartamenti. Superficie 3.530 mq.

progettista: arch. Paolo Mazzoleni @ BEMaa – Bruno Egger Mazzoleni Architetti Associati
calcolatore statico: ing. Francesco Iorio @ SIO Engineering
impresa esecutrice: Impresa Edile Mariani srl – Concorezzo, MB

link: Bruno Egger Mazzoleni architetti associati
link: www.hiddengarden.it

Referenze immagini: Bluestone; Duepiedisbagliati 

Loreto, Città Studi, Casoretto, Bluestone, Piazza Aspromonte, Via Filippino Lippi, via Gran Sasso e via Garofalo

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

27 commenti su “Milano | Loreto – Cantiere Hidden Garden: le ragioni del costruttore”

    • Bravo Anonimo ” Odiatore ” …..fai un esposto/denuncia in procura ?? magari il palazzo lo demoliscono e forse 20 persone finiscono in galera ?????? Dato che ci sei comincia a fare esposti/denunce per la procura della Repubblica per tutti i palazzi di Milano , torri e grattacieli di : Porta Nuova , City Life , Affori , Bisceglie , SeiMilano , Porta Romana , Cascina Merlata , Mind , Ecc…Ecc…. Fatti curare da uno Bravo ????

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  1. https://www.ilsole24ore.com/art/hidden-garden-complesso-e-irregolare-solo-se-e-dentro-cortile-AEOpvE9B?refresh_ce=1

    Ad un certo punto si legge: “Ma per la Procura, l’interpretazione della Commissione contraddice la realtà.”

    Scartando l’ipotesi che la Procura (che son laureati in Legge) abbian guardato le foto di Urbanfile e si siano fatti il loro parere 🙂 , evidentemente hanno chiesto ad un consulente cosa ne pensasse. A questo punto uno si domanda a che serve la Commissione Paesaggio e i tecnici Comunali se quello che comanda è il consulente su denuncia del vicino che non vuole il palazzo di fronte…
    Non so chi abbia ragione ma mi sembra surreale.

    Comunque se il sequestro del cantiere chiesto dalla Procura sia legittimo o meno lo deciderà un Giudice entro dieci giorni (lo dico solo per amore della Procedura Penale 🙂 )

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    • Ma infatti è la procedura e l’esistenza della commissione che è un mistero.
      Nella commissione attuale c’è un conflitto di interessi mostruoso. C’è dentro Alessandro Scandurra che sta costruendo mezza Milano, oppure anche Stefano Tropea che era il braccio destro di Mazzoleni (il progettista dell’edificio in questione) durante i tempi del consiglio dell’ordine degli Architetti di Milano presieduta appunto da Mazzoleni.

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      • I membri li sceglie il Sindaco dopo ogni elezione.
        Se ci fosse stato il dubbio di conflitto di interessi, ne avrebbe scelti altri?

        Il fatto che siano nomi molto noti in città è in fondo una garanzia, perchè più difficilmente si andrebbero a rovinare la carriera con decisioni non corrette.
        Se invece scegli degli sconosciuti in cerca di fama o di commesse, il rischio di “conflitti di interesse” è teoricamente più alto.

        Il problema semmai è quando il Comune abdica alla sua funzione decisionale, delegando tutto a un organo consultivo come questo. Ma della Milano di questi anni sarà lavoro per gli storici, adesso non se ne parli.

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    • Che in Procura siano “laureati in legge” non significa che siano competenti. Anzi, hanno dimostrato più volte il contrario. E non significa che non siano corruttibili (per non parlare dei giudici, la nostra storia giudiziaria ne è piena).
      C’e poco da recriminare, il sequestro è assolutamente sbagliato, avrebbero dovuto fare ricorso al tar contro i provvedimenti di autorizzazione, evidentemente hanno dormito ed ora rompono le scatole. Se le autorizzazioni sono in regola si attaccano, a meno di provare che per ottenerle ci sia stato altro dietro (e solo in questo caso l’attivazione della Procura avrebbe senso).

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  2. Tranquillo Anonimo….. la situazione dovrebbe risolversi in breve tempo !! Se qualcuno ha sbagliato quello è il comune di Milano ?? capita a tutti di sbagliare ogni tanto ?? Molto probabilmente quelli che fanno le indagini non capiscono niente di architettura e hanno assunto un esperto raccomandato che sa’ meno di loro e fanno prendere spauracchi alle persone per bene che devono costruire un semplice edificio di 7 piani ,?? la solita Milano con i Milanesi che odiano tutti gli edifici che superano i 7 piani come quell’altro Anonimo di sopra che spara minchiate madornali ogni santo giorno su questo blog !! ????

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  3. Un classico episodio Italiano in cui chi scrive i regolamenti non sa definire in maniera inequivocabile cosa sia un cortile. Si forma quindi una commissione che, fra le altre cose, deve decidere se si tratti di un cortile. Nel frattempo un imprenditore che voglia fare un progetto prende come consulente un ex membro della commissione paesaggio che si confronta con decine di tecnici dentro e fuori il comune concordando che non si tratta di cortile. Putroppo poi arriva un altro tecnico, del tribunale, che probabilmente non ha mai visto un cortile… Che dice che si tratta di cortile. Chi ha ragione non si sapra’ mai, che sia un sistema del cactus e’ gia’ provato.

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  4. Quello che non capisco è che cosa ci fa questa disputa in Procura, visto che chiaramente il problema alla base è l’Atto Amministrativo che dice che non è un cortile.

    Di Atti Amministrativi si occupa il TAR e non la Procura? In un mondo dove non si capisce più cosa sia un cortile, forse sono distinzioni inutili…

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    • Secondo me hanno dormito e non potendo più adire al tar hanno avuto la bella pensata di rompere le scatole in Procura. Infatti, al netto di eventuali reati (corruzione nel rilascio delle autorizzazioni?) che non credo ci siano, anche il sequestro preventivo d’urgenza è fuori luogo. Cosa hanno ipotizzato?

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  5. Mah, la disputa su chi avrebbe dovuto fare cosa mi appassiona poco, tanto si sa che le leggi e i regolamenti in Italia sono suscettibili di svariate interpretazioni e stravolgimenti.Quello che fa specie è, che, da come si evince dalle foto, quel fabbricato imponente va ad inserirsi in un contesto edilizio preesistente di incastri e “scatole cinesi”(architettonicamente parlando)aumentando la densità costruita e ovviamente (era facilmente immaginabile e prevedibile), creando piu’ di un problema di compatibilità con i residenti attuali che vi si affacceranno, trovando dinanzi a loro un muro di cemento; va detto che ormai è prassi diffusa da diversi anni a Milano costruire edifici cosi impattanti all’interno di “cortili” o di contesti ibridi come quello di cui si parla; un caso recente e mio parere clamoroso è quello di Via Compagnoni 12, dove all’interno di un cortile occupato precedentemente da un capannone industriale (Cinemeccanica) sono stati realizzati ben 3 palazzi di altezza almeno doppia del sito preesistente che anche in quel caso toglie aria e luce a condomini esistenti, pero’ sembra che in quel caso nessuno abbia battuto ciglio!Sarebbe opportuno forse, senza scomodare Procura e Tar, cambiare o quantomeno modificare le leggi e i regolamenti dell’urbanistica Milanese e magari riformare o eliminare la commissione paesaggio,la quale mi sembra che fino ad oggi, visti i casi citati abbia toppato clamorosamente!

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  6. Ma quali reati presume la procura per sequestare il cantiere?
    “Abuso edilizio” con tutta la documentazione regolare?
    “Abuso d’ufficio”? “Corruzione”/”Concussione”?
    Perché altrimenti, anche si trattasse di un errore tecnico, non vedo il merito di tanto fervore, se non fosse il solito atteggiamento “inquisitorio” che i nostri magistrati ancora perseguono.

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  7. Ma quali reati presume la procura per sequestrare il cantiere?
    “Abuso edilizio” con tutta la documentazione regolare?
    “Abuso d’ufficio”? “Corruzione”/’Concussione”?
    Perché altrimenti, anche si trattasse di un errore tecnico, non vedo il mer tanto fervore, se non fosse il solito atteggiamento “‘inquisitorio” che i nostri magistrati ancora perseguono.

    Comunque mi pare una cosa semplice da dirimere: un cortile è pertinenza di un altro edificio sul medesimo terreno.

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  8. Aggiornamento gennaio 2023, il ricorso del PM al GIP e’ stato respinto. Altra vittoria di Bluestone, a questo punto penso arrivera’ richiesta di archiviazione.

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