Milano | Porta Romana – La villetta eclettica destinata alla demolizione

A Porta Romana, nella zona di piazzale Libia, si trovano diverse villette del primo Novecento sparse un po’ ovunque, soprattutto nei pressi di via Cadore, via Angelo Maj e via Comelico. Tutte realizzate nei primi decenni del Novecento.

Nulla di particolarmente eclatante dal punto di vista architettonico: le forme scelte e di moda all’epoca erano quelle eclettiche del Neo-Rinascimento, oggi poco considerato, ma decisamente graziose e ben inserite nel contesto.

Su una di queste “graziose” villette, forse una delle più belle, incombe il martello demolitore, soprattutto da quando è stata concessa l’edificazione di un nuovo immobile lo scorso giugno. Si tratta dell’edificio di un piano al 7 di via Comelico, villetta familiare in seguito trasformata in ufficio per uno studio professionale e ormai da un paio d’anni vuota, dopo la sua vendita a una società immobiliare. Una palazzina con piccolo giardino realizzata negli anni Venti del Novecento e appunto in stile neo-rinascimentale, coperta nei mesi estivi da una grande e folta robinia e da un glicine che in primavera fiorisce in maniera spumeggiante. E’ dotata di una piccola loggia sorretta da colonnine, da un grazioso balconcino e da un bel portale riccamente decorato.

La notizia del suo destino circola da diverso tempo ormai, anche perché l’adiacente condominio al civico 3, tramite un esposto al Comune di Milano, ha manifestato nel dicembre dello scorso anno (2021) le proprie preoccupazioni sia per la distruzione di una testimonianza storica di valore architettonico e paesaggistico, sia perché il nuovo edificio a quanto pare, sarà aderente al muro pertinente dell’edificio di via Comelico 3 (una palazzina del 1963) completamente rifinito e dotato di aperture. L’esposto, che è stato trasmesso anche al Presidente del nostro Consiglio di Municipio, chiedeva quindi di prendere in considerazione i rilievi fatti e confidava che l’Amministrazione si attivasse per tutelare il pregevole edificio.

L’intenzione dell’attuale proprietà è quella di abbattere la palazzina e al suo posto costruire un nuovo fabbricato residenziale di sei piani e quindi un significativo aumento volumetrico.

Inizialmente è sembrato che le preoccupazioni delle proprietà confinanti avessero trovato ascolto come viene raccontato su Quattro, la rivista del municipio. Preoccupazioni peraltro condivise anche dalla proprietà del civico 9, che ha appena terminato un bel restauro della propria facciata, e da numerosi residenti della via, caratterizzata da numerose costruzioni e palazzine dei primi decenni del secolo scorso.

La Commissione per il Paesaggio, infatti, aveva espresso parere contrario all’intervento programmato.
Purtroppo non è finita cosi. Risulta, infatti, che successivamente l’immobiliare proprietaria della palazzina abbia presentato al Comune una nuova pratica edilizia avente ad oggetto la realizzazione di una nuova costruzione con ampliamento, che attualmente, per quanto appare sul sito del Comune, risulta “ammissibile”. Staremo a vedere il seguito.

Auspichiamo quindi che prevalga anche dalla parte pubblica la salvaguardia delle vestigia dell’edilizia milanese dei primi decenni del Novecento che costituiscono la peculiarità architettonica dell’intera zona di piazzale Libia e vie limitrofe.

Qui un’immagine di un possibile progetto candidato allo scopo.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Porta Romana, Via Comelico, Via Cadore, Piazzale Libia, Liberty, Neo-Rinascimentale, Villetta, Demolizione

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

52 commenti su “Milano | Porta Romana – La villetta eclettica destinata alla demolizione”

      • Dai diversi stili architettonici è visibile l’indispensabile stratificazione di una città nel tempo. E da una corretta convivenza si può capire se la città ha alle spalle una valida gestione urbanistica. È ovvio che a Milano non esiste nulla di tutto questo. Ed è un peccato…. perché non creare tour ad hoc per far conoscere zone di Milano dove esistono queste realtà? D’altra parte ci sono stati momenti storici in cui la politica pensava di abbattere monumenti, come la stazione centrale, perché in odore di fascismo, dando prova anche di una profonda ignoranza in materia

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  1. Follia pensare una cosa simile nel 2022 e follia autorizzarla. Mi auguro si blocchi qualunque progetto non abbia come obiettivo il restauro filologico dell’edificio

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  2. che vomito.

    sempre pronti a tutelare la merda priva di valore, in compenso lasciano violentare palazzi storici e farne sparire altri, il tutto a favore di ciofeche dozzinali.

    tutto questo può avere una sola spiegazione, i compensi per “qualcuno”

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    • Concordo e rilancio: abbattete quel traliccio della televisione, orrenda testimonianza di un ignobile covo di serpenti avvinghiati al potere in tutti i suoi rivoli qual è la Rai.
      Per il muro a Porta Genova non so: forse ci ha pisciato il suo cane e il Sovrintendente ai beni ambientali l’ha vinculato (il muro)?

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    • Concordo con l’Anonimo che mi precede e rilancio: abbattete quel traliccio della televisione, obbrobrio ambientale, orrenda testimonianza di un ignobile covo di serpenti avvinghiati al potere in tutti i suoi rivoli qual è la Rai.
      Per il muro a Porta Genova non so: forse ci ha pisciato il suo cane e il Sovrintendente ai beni ambientali l’ha vinculato (il muro)?

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  3. Non demolire il patrimonio architettonico di questa città. Dobbiamo salvaguardare la bellezza. Ci sono tantissimi palazzi orribili che si possono tranquillamente demolire, ma non gli edifici storici.

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  4. Che tristezza abbattere una villetta del genere per costruire una palazzina moderna, ormai il comune per soldi si venderebbe anche la mamma

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  5. Speravo nella costruzione di una torre di almeno 20 piani ?? si , vabbè , si può demolire tranquillamente quella brutta villetta del 1938 perché non ha nulla di speciale !! La demolizione è assicurata al 99% !! Non si trova in un centro storico di Milano ?? Mettetevi il cuore in pace e non rompere le palle a chi costruisce e investe a Milano?? AMEN !!

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    • Ma queste emoji te le sogni anche di notte? O ti si è rotta la tastiera? Non sai esprimerti in italiano e hai bisogno di supporto visivo? Vai bauscia a sgasare in coda con il tuo suv…

      Non ho nulla contro i condomini, anzi, sono l’unica soluzione alla dispersione urbana, ma d’altra parte non si può solo costruire nuovo senza preservare la storia.

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      • Scusate la mia poca perspicacia e vi chiedo:
        da cosa deducete che un commentatore che esagera con gli emoji sia un boomer col suv?
        Grazie infinite.

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    • “non si trova in un centro storico di Milano”, oltre che opinabile e anche un’affermazione senza senso. Mi pare che i tuoi commenti siano eccessivamente provocatori e privi di contenuti

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  6. Demoliamo il bello che costruire roba brutta anni ‘60.
    Oltre lo sfruttamento immobiliare, qui c’è un problema di mancanza di stile architettonico.

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  7. Cari ” Anonimi ” scommetto 50 euro con ognuno di voi che quella brutta villetta la demoliscono ?? Mettetevi il cuore in pace !! La speranza è l’ ultima a morire !! avanti con le peti petizioni ? il primo colpo di mazza per la demolizione lo do io…. AMEN , Alleluia !!

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  8. Il comune dovrebbe chiedere a un valido professionista di milano di censire gli edifici storici della citta, preferibilmente a titolo gratuito, come ha fatto Renzo Piano con il progetto del ponte Morandi che ha regalato alla sua Genova, al fine di salvaguardare gli stessi e tutelarli dalls speculazione. Bisogna creare una metodologia e in questa ottica urban file potrebbe aiutare. Chiederei comunque di riportare i commenti sia in questo argomento che in altri su toni civili.

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