Addio anche al palazzo per uffici realizzato tra il 1957 e il 1962 per la Camera di Commercio di Milano su progetto dell’Architetto Antonio Cassi Ramelli, diventato successivamente sede del Piccolo Credito Bergamasco. Siamo nel cuore antico di Milano, esattamente dove sorgeva il teatro romano, e quest’edificio vecchio di sessant’anni, posto in Via delle Orsole 4, angolo Via San Vittore al Teatro e Vicolo Santa Maria alla Porta, è in fase di demolizione.
Al suo posto sarà costruito un nuovo palazzo sempre per uffici, Orsole 4, progettato dal team formato dallo studio di architettura romano Transit e le società di Milano WiP Architecture Technical Engineering, United Consulting e Msc Associati.
Via delle Orsole 4 (angolo Via San Vittore al Teatro e Vicolo Santa Maria alla Porta) (Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi)
Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di 5 piani ad uso misto: residenziale + uffici + retail, di nuova costruzione.
progetto originale: (arch. Antonio Cassi Rametti, 1957-1962)
PROGETTO in RTP (Raggruppamento Temporaneo Professionisti)
- progetto architettonico: (Studio Transit srl – Roma, RM)
- progetto strutturale: (MSC Associati srl)
- progettazione impianti meccanici, elettrici, LEED, acustica e sicurezza: (United Consulting srl)
- quantity surveyor, permitting: (WiP – Work in Progress srl)
- CSP: ing. Adriano Spoldi @ United Consulting Engineering
- DL/CSE: ing. Andrea Giaretto @ TecnoServiceCamere scpa – Torino, TO
- direttori operativi e assistenti al CSE: arch. Mauro Pausini) (ing. Riccardo Tamagnini
- supporto specialistico per le strutture: ing. Danilo Campagna @ MSC Associati srl
- collaudatore in corso d’opera: ing. Monica Antinori – Trezzo sull’Adda, MI
- impresa demolizioni : DAF Costruzioni Stradali srl
link: https://www.studiotransit.com/it/portfolio-item/camera-di-commercio-di-milano/
link: VIA DELLE ORSOLE
link: Milano | Cinque Vie – Nuovo vita per Orsole 4 – Urbanfile Blog
link: Milano | Cinque Vie – Al via la demolizione per via Orsole 4 – Urbanfile Blog
Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Transit
Porta Magenta, Cordusio, Centro Storico, via delle Orsole, via Meravigli, Transit, Demolizioni
Ma vogliamo parlare delle chiese soffocate tra i palazzi ?
Com’è possibile che in passato abbiano permesso di costruirci dietro, di lato e anche sopra ?
Veramente assurdo !
Più assurdo e che continuano a non capire !
Le abbattono anche ….
Gran peccato
Il punto non è difendere l’architettura, anche griffata, del boom del dopoguerra, opponendosi a logiche economiche irresistibili.
Piuttosto, il problema è mancare l’occasione di ricucire e dare maggiore coerenza e vivibilità ad una bella piazzetta del centro storico.
Si badi bene, non ricostruire da zero isolati di centro totalmente scomparsi come a Francoforte o Dresda, ma solo in chiave moderna ridare una coerenza e grazia al quartiere e così restituirgli un futuro, quello che da millenni ha sempre avuto, essere il centro di Milano.
E’ questo che è grave: come negli anni 70 si ostenta la sostituzione edilizia, del tutto avulsa dall’urbanistica e dalla storia del quartiere, già saturo in età romana.
Il fatto che vi fossero state vistose lacerazioni, a causa della guerra o della speculazione, giustifica questa brut(t)alità?
Incredibile quanto sia peggiorativo questo intervento! Totalmente fuori contesto e autoreferenziale. Un cubo, forse anche di buona architettura, ma che potrebbe stare bene come padiglione di qualche expo in giro per il mondo. Persino il colore dei prospetti è sbagliato
Pronto? Consiglio Municipio 1? Commissione per il paesaggio?
Certe volte mi domando cosa bisognerebbe ammannire alla Commissione Paesaggio per farsi dire che è fuori luogo.
In ogni caso il colore dell’edificio è significativamente diverso nei due link a fondo pagina dell’articolo (in uno è molto meno bianco sparato). Bisognerebbe capire quale è stato presentato in Commissione e/o quale faranno in realtà.
L’edificio che viene demolito non aveva un valore particolarmente storico, ma era più contestualizzato di quello scolapiatti che andranno a costruire
È GRAVISSIMO che venga demolita anche una parte dell’edificio storico che costeggia la chiesa di Santa Maria alla Porta.
Bisogna fermare questo ennesimo SCEMPIO!
Oltre al fatto che il nuovo edificio è completamente fuori contesto e soffocherá la vista della chiesa.
Dove sono la Sovrintendenza e la Commissione Paesaggio? E il Municipio 1?
La scelta più coerente con il contesto secondo me sarebbe stata la ricostruzione della Cappella della Madonna del Grembiule che è andata distrutta dalla guerra e di cui sono sopravvissuti l’affresco e il pavimento.
Ma al di là dell’evidente speculazione (demolire e ricostruire porta sempre denari significativi nelle tasche degli interessati), si riesce mai a contemplare l’opzione ‘lasciamo le cose dove stanno’?
Non trovo l’edificio demolito particolarmente bello e la zona ha vissuto molti interventi diversi che la rendono difficile da gestire. Detto questo, a volte basterebbe sistemare gli edifici esistenti e limitarsi a renderli più funzionali e adeguati alle richieste di oggi. Orrori come il cubo bianco in costruzione dovrebbe essere semplicemente respinti di default dall’amministrazione.
Se la citta’avesse una voce si esprimerebbe con una lamentatio da tragedia greca o un urlo alla Munch.. Le nuove costruzioni (tutte simili) di un biancore ospedaliero.. rapporto non apollineo tra i pieni e i vuoti sono fuori contesto.,bianchi sfaceli che turbano l’armonia di zone storiche alterando l’urbanistica epocale. E cosi’un casermone bianco, senza arte ne’parte, va a inficiare anche le 5 vie.. Dove sono i veri architetti?
Si chiama capitalismo e massimo profitto.
Tutto regolare e in linea con il neoliberismo che stiamo vivendo.