Aggiornamento di fine aprile 2023 dal cantiere di Via Verdi 3, il nuovo edificio progettato da Mario Botta che si aggiungerà e diventerà un’ala del grande Teatro alla Scala, rendendolo ancora più grande.
L’edificio che nei mesi estivi aveva raggiunto l’attuale torre scenica, realizzata sempre dal Botta (circa 36 metri fuori terra) nel 2004, è giunta a buon livello e la facciata su via Verdi è praticamente completata o quasi. Infatti anche la parte a livello strada è praticamente finita.







AMPLIAMENTO TEATRO ALLA SCALA – Via Giuseppe Verdi, 3 (edificio pubblico di nuova costruzione – 36 metri d’altezza e 18 metri interrati)
- progetto architettonico: (Arch. Mario Botta – Lugano, CH) + (EPTA – Emilio Pizzi Team Architects srl)
- progetto strutturale: (ing. Gabriele Salvatoni)
- progetto impianti (ing. Marco di Massa @ Beta Progetti srl – Firenze, FI)
- csp: (ing. Marco Lorenzo Trani – Milano, MI)
- cse: (ing. Gianni Breda @ WEI’N Venice srl, Conegliano, TV)
- DL: (ing Marco Morelli @ Teatro alla Scala – Milano, MI)
- imprese affidatarie: (D’Adiutorio Costruzioni spa – Montorio al Vomano, TE) + (Gianni Benvenuto spa – Cernobbio, CO)

Referenze fotografiche: Duepiedisbaglaiti
Mario Botta, Teatro alla Scala, Piazza della Scala, Via Verdi, Cantiere, Centro Storico
Ma nel palazzo di lato (prima foto)
Cosa stanno facendo? Mica un altro rialzo osceno ?
Ma è del mestiere questo..? 🤔 (cit.)
Che schifo immondo!
Infatti, Mario Botta? Chi? Mai sentito nominare.
A me piace. E parecchio.
Siamo onesti! L’architettura di Mario Botta non dialoga per niente con il contesto e le strutture storiche neoclassiche del Piermarini. Anzi le contrasta brutalmente!
Mi sembra interessante, tranne la mancanza di un pur lieve accenno di coronamento, che mi fa giudicare irrisolta la sommità della facciata.
A prima vista questa sembrerebbe di una banalità sconcertante, ma l’espediente del serramento volumetricamente costruttivista appare geniale perchè ammicca e poi sberleffa l’irrimediabile effetto di infossamento che hanno ormai le finestre perlopiù a filo interno negli edifici obbligati a parametri di isolamento termico delle superfici opache