Maltempo, freddo, poca o scarsa manutenzione hanno reso le strade della città un vero e proprio groviera, dove le buche nell’asfalto si sono moltiplicate (spesso già presenti) e allargate, diventando in alcuni punti anche un pericolo per la viabilità e la sicurezza.
Il sindaco Beppe Sala è ben consapevole della situazione critica delle buche in città, soprattutto dopo i frequenti giorni di pioggia, e le lamentele di molti cittadini, ha richiesto ai suoi assessorati di sviluppare un piano immediato di ripristino. Ha sottolineato che mentre è possibile effettuare interventi rapidi per la sistemazione delle buche, una soluzione risolutiva richiede il rifacimento del manto stradale. Per questo motivo, Sala intende ispezionare personalmente la città sabato prossimo e ha dichiarato: “Cercherò di andare in giro per la città per individuare i punti più critici insieme ad alcuni dei miei collaboratori. Al di là di questo sopralluogo, l’importante è avere un piano, cosa che ho richiesto e spero di ottenere entro sabato”.





Durante la settimana dal 21 al 28 febbraio, Palazzo Marino ha ricevuto 550 segnalazioni, di cui circa un centinaio sono arrivate dalla Polizia locale. Tutte queste segnalazioni sono state gestite da 10 squadre di tecnici rinforzate, che garantiscono un intervento entro un’ora. A queste cifre si aggiungono gli interventi del Nucleo di intervento rapido dei “ghisa”, che si concentrano principalmente durante le ore serali e nei fine settimana.
Fino allo scorso venerdì, Palazzo Marino ha coperto 170 buche, mentre nel corso del sabato e della domenica ne sono state “rattoppate” altre 89. Solo nel fine settimana, il Comune ha utilizzato 477 sacchi di bitume. Alcune strade hanno richiesto più interventi, come via Pacini, via Mezzofanti, via Osoppo e viale Marche. Tutti questi interventi sono considerati emergenziali e servono a chiudere temporaneamente le buche; in seguito sarà necessario valutare se sarà opportuno un intervento definitivo, come ad esempio la riasfaltatura.
Molte buche si sono verificate soprattutto dove si trovano i binari dei tram, specialmente dopo che il Comune e ATM hanno deciso di eliminare, già da molti anni, i famosi masselli del pavé. Masselli ritenuti da molti un problema, ma che, secondo noi di Urbanfile, intorno alle rotaie scongiuravano questo fenomeno del sollevamento dell’asfalto dovuto alla dilatazione del metallo e alla malleabilità del catrame. Forse il problema non sono tanto i masselli, ma come questi vengono sistemati. Forse non ci sono più tecnici come una volta? Basti pensare a luoghi dove persistono i binari inutilizzati da decenni e ancora circondati dai masselli ben sistemati a suo tempo, come in via Ponzio, dove non c’è manutenzione da decenni e i masselli sono lisci e ancora ben posati.












Naturalmente oltre al problema delle buche si aggiunge anche quello dei tombini intasati e dell’asfalto che misteriosamente si deforma creando incredibili avvallamenti che, in questi giorni uggiosi diventano dei veri e propri laghi, rendendo la vita difficile di pedoni e velocipedi.




Referenze immagini: Roberto Arsuffi
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Sfatiamo un mito: pioggia e freddo NON causano le buche se la strada è fatta bene.
Il problema sono strati di usura troppo sottili, sottofondi inesistenti (e strato di usura posato sul terra battuta o su vecchia pavimentazione in ciotoli).
Il problema è che in Italia pensiamo che fare una strada voglia dire buttare giù 2-3cm di asfalto su una superficie qualsiasi.
Invece la pratica progettuale, ingegneristica e costruttiva (dove fatta bene) prevede un pacchetto di 30-50cm almeno che include sabbia e ghiaia ben selezionate e diversi strati superficiali di misto granulare bituminoso (detto anche asfalto), e non solo gli ultimi 2cm, come si vede spesso emergere dalle buche in città.
Che vergogna
Quandi impareremo a fare le strade come si deve??????
Il grosso problema è che, oltre a mancare un piano di rinnovo del manto (ho visto vie rifatte più volte e altre ferme agli anni settanta come minimo), gli interventi “rapidi” (…) sono fatti il 90% delle volte coi piedi.
Il risultato è quello che vediamo oggi, non certo frutto dell’emergenza, ma della costanze incapacità di chi se ne occupa – e non dico il sindaco.
Onestamente credo che il problema delle asfaltature sia:
Le imprese che fanno i lavori
Il capitolato dei lavori
Come sono eseguiti i lavori
Chi deve controllare come vengono eseguiti i lavori
Invito il Sindaco o per delega un qualunque suo rappresentante del Municipio 6, a esaminare Via Inganni: In alcuni tratti (ad esempio l’ultimo prima di Piazza Tirana) sull’asfalto è ancora presente la riga a sx che venne tracciata e poi cancellata durante il fallito esperimento di riduzione calibro carreggiata. Fu una delle prime idee del primo mandato dell’Assessore Maran alla viabilità. Correva l’anno 2012.
Perchè a quei tempi l’asfalto era messo bene tanto da durare 10+ anni mentre adesso si disfa subito e non solo dove ci sono le rotaie del tram?
Finalmente un media di informazione sulla città che attribuisce al pavè i giusti suoi meriti, perchè finora abbiamo solo potuto sentire vari tg locali che intervistano personaggi vari per la strada…tutti che odiano il pavè!
La guerra al pavè non la si è capita mai, sinceramente; il pavè da sempre dona grande bellezza alle vie della città, tanto è vero che i lastroni rimossi dalla periferia, vengono poi riposizionati nelle vie del centro, inoltre, come giustamente sottolinea l’ articolo, è perfettamente funzionale alle vie di una città come Milano e alle sue strade solcate dai binari dei tram.
Da aggiungere che il pavè è un “materiale” che ha anticipato di circa un secolo le attuali tematiche relative all’ ecologia, essendo posato, tra un lastrone e l’ altro, con un’ intercapedine che permette al terreno di assorbire l’ acqua piovana.
Il pavè ha un solo problema, evidentemente: non richiede appalti periodici e di spesa per fare gli interessi di qualcuno.
I masselli dove sono messi bene non si sollevano come in duomo posteggio taxi io che giro in città con il taxi ci sono le voragini roba da spaccare le macchine è un degrado unico davanti alla stazione centrale lato 4 novembre ogni volta che piove c’è il lago e non si può caricare i passeggeri sono anni che succede questo
Critica la situazione in viale Romagna, Campania, Mugello e via Aselli, Ponzio, Teodosio.
Le ultime due necessitano proprio un rinnovo del manto stradale
Le auto sono sempre più grosse e pesanti.
I van delle consegne, spesso anche loro molto grossi, sono sempre di più.
I soldi per le manutenzioni stradali sempre meno.
Si dovrebbero aumentare le tariffe di Area C e dei parcheggi per sovvenzionata una più puntuale manutenzione stradale.
Anche ridurre la velocità delle auto e il loro numero sarebbe cosa utile e saggia da fare.
Magari usare i soldi delle multe, visto che è l’unico primato di Milano, assiame all’insicurezza e all’aria inquinata?
Magari usare i soldi delle multe, visto che è l’unico primato di Milano, assiame all’insicurezza e all’aria inquinata?
> Maltempo, freddo, poca o scarsa
> manutenzione
Da aggiungere scarsa qualità dei materiali così come lavori fatti male ecc ecc.
Mai visti strade così dopo un inverno (!), quindi non dopo a dei giorni di pioggia, a Monaco, Zurigo o Stoccolma…ma come faranno mai da quelle parti?
Ma Sala e Censi sono del mestiere?
La scusa dei binari del tram non regge, ci sono delle voragini anche in via Quadrio dove le macchine passano a massimo 20 all’ora e di binari del tram manco l’ombra. Questo non è solo un problema di manutenzione perché le voragini le ho viste su strade riasfaltate pochi mesi fa (come via Quadrio). Piuttosto sarebbe da fare un’inchiesta sui materiali che sono stati utilizzati, le modalità di posa e se questi erano compatibili con il bando di gara.
I tecnici preposti hanno verificato tutto questo? Ci sarebbe anche da scrivere un capitolo a parte sui rattoppi fatti con asfalto a freddo…
Vivo a Francoforte, ci sono molti tram anche qui e usano solo asfalto. Mai visto le voragini attorno ai binari come a Milano. Magia? Non credo. Basta mandare una gentile richiesta al comune di Francoforte su come fanno e poi copiare.
“Cercherò di andare in giro per la città per individuare i punti più critici insieme ad alcuni dei miei collaboratori. Al di là di questo sopralluogo, l’importante è avere un piano, cosa che ho richiesto e spero di ottenere entro sabato”. Stai sereno ai giardinetti, Sala. Le buche sono ovunque.
Purtroppo quando si deve andare a risparmio, per far quadrare i conti, i risultati sono questi. Ci fossero meno auto e meno strade, ma più zone pedonali e più verde, otterremmo un doppio beneficio, da una parte ambientale e dall’altro di riduzione dei costi…
Ormai auto troppo pesanti per qualsiasi cosa sfasciano l’asfalto molto piu di prima…
Suv pesantissimi spaccano l’asfalto in un mese
Non sono più le macchine leggere di una volta con le gomme piccole…
Quanto pesa un Suv?
Come impatta sul manto stradale?
Tutti soldi sprecati a rifare le strade.
Si vuole fare sicurezza pitturando le piste ciclabili con la vernice, spendendo soldi per tatuare sugli asfalti “zona 30”, riempiendo la città di autovelox le cui multe non si sa come vengano usate, obbligando a mettere gli adesivi sui mezzi con la scritta non ti affiancare, poi ci sono buche in tutta la città da fare paura. Ieri ero allibito per una voragine incredibile a porta Garibaldi che uno si chiede come sia possibile. Che amministrazione del piffero…
Comunque consiglio di andarsi a cercare su YouTube un filmato di superquark che si intitola “la fisica delle buche”. Capirete tutto. Lo consiglio anche al sindaco, agli assessori e ai tecnici del comune.
Visto anni e anni fa! E poi non chiamate emergenza qualcosa di prevedibile