Somma Lombardo. In questi giorni l’aeroporto di Milano Malpensa, il secondo in Italia per traffico passeggeri, è al centro di polemiche per l’intitolazione (apparsa un po’ affrettata) a Silvio Berlusconi.
Prima di tutto, va detto che l’aeroporto è situato nella provincia di Varese e si estende sui territori dei comuni di Cardano al Campo, Somma Lombardo, Casorate Sempione, Ferno, Lonate Pozzolo, Samarate e Vizzola Ticino. La sua posizione all’interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino, ora parte della Rete mondiale di riserve della biosfera dell’UNESCO dal 2022, ha influenzato lo sviluppo delle piste e delle infrastrutture adiacenti. Inoltre, si trova a pochi chilometri dal confine tra Lombardia e Piemonte, precisamente tra le province di Varese e Novara.
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/2022-Aerial_photograph_of_Milan_Malpensa_airport-1024x683.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/2024-07-16-urbanfile-milano-malpensa-aeroporto_3-cascina-1024x758.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/2024-07-16-urbanfile-milano-malpensa-aeroporto_4-1024x758.jpg)
Il curioso nome “Malpensa” ha origine dalla vicina corte agricola di Cascina Malpensa, situata a Somma Lombardo. La cascina, costruita alla fine del 1700 nell’ambito della bonifica Tosi, realizzata dalla famiglia di industriali di Busto Arsizio, sorse nella brughiera chiamata “Gradenasca”, un’area inutilizzata a causa dell’acidità del terreno che impediva la crescita di piante. Curiosamente, l’aeroporto è comunemente indicato al femminile, “la Malpensa”, sicuramente per via della cascina.
Il paesaggio circostante è caratterizzato dal vicino fiume Ticino, dai boschi che lo circondano, dalle Prealpi lombarde e da una serie di piccoli laghi, con il Lago Maggiore sullo sfondo da cui il fiume Ticino defluisce.
La Cascina Malpensa ha origini nel 1789, quando la famiglia Tosi, grandi tessili di Busto Arsizio iniziò la bonifica dei terreni appena acquistati nella brughiera, grazie all’Editto dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria del 6 settembre 1779. Questo editto, che ordinava la vendita delle brughiere e dei terreni incolti di proprietà dei comuni a compratori che si impegnassero a renderli fertili, favorì la frammentazione delle grandi proprietà e l’avvio di iniziative private per la bonifica delle brughiere, con l’obiettivo di rendere coltivabili terre acide e aride.
Purtroppo l’esperimento di bonifica dei Tosi fallì e da lì la popolazione locale cominciò a chiamare la grande cascina Malpensà. Infatti questo toponimo, “Mal pensàa” in lingua lombarda, significa “mal pensata”. È presente anche in altri luoghi della Lombardia, come nel quartiere Malpensata di Bergamo e in varie contrade della provincia di Lecco. Pertanto, etimologicamente, il nome dovrebbe essere pronunciato accentuando la sillaba finale del participio passato (mal pensà).
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1890-Cascina-Malpensa-quando-era-una-caserma-1024x660.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1900-Battaglione-Specialisti-Genio-Distaccamento-Aviazione-a-Malpensa-1024x731.jpg)
A partire dal 1832, i terreni della Gradenasca furono espropriati dal governo austriaco e destinati a campi per esercitazioni militari. Durante la battaglia di Novara del 23 marzo 1849, la Cascina Malpensa ospitò il quartier generale del maresciallo Josef Radetzky.
Successivamente, i terreni continuarono a essere utilizzati per manovre militari dell’esercito austriaco e, dal 1861, con l’unificazione dell’Italia, la cascina divenne una caserma del Reggimento Savoia Cavalleria.
Nel 1886, il podere e gli edifici furono espropriati dal Ministero della guerra del Regno d’Italia e divennero proprietà del Demanio. La cascina fu adibita a caserma per la Cavalleria, utilizzata per le esercitazioni delle truppe a cavallo. All’interno del podere, l’opera di bonifica venne interrotta, causando un deterioramento del terreno. Le famiglie che abitavano nella Cascina Malpensa furono trasferite a Bellaria (600 metri più a sud) e a Cassina Case Nuove (800 metri più a sud), frazioni di Somma Lombardo, mentre altre furono trasferite a Somma Lombardo stessa.
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1910-Campo-Scuola-di-Aviazione-di-Cascina-Malpensa-della-Caproni-1024x768.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1910-Cascina-Malpensa-27-maggio-1910.-Il-biplano-CA-1-pronto-per-il-collaudo-1024x621.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1914-Gli-hangar-della-brughiera-poi-aeroporto-di-Malpensa-1024x615.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1915-Malpensa-Campo-aviazione-Lonate-Pozzolo-1024x545.jpg)
La svolta avvenne all’inizio del Novecento, con l’installazione nel 1910 del primo hangar dell’Industria Costruzioni Aeroplani dei fratelli Caproni, i pionieri trentini dell’industria aeronautica italiana, che avevano ottenuto l’autorizzazione dal Comune di Somma Lombardo. La Cascina Malpensa fu assegnata al Corpo Aeronautico del Regio Esercito per il battaglione Squadriglie Aviatori (oggi sede del 2° Deposito Centrale A.M. di Gallarate) e nel corso del Novecento fu convertita in abitazioni per le famiglie dei militari di Malpensa.
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1920-logo-campo-scuola-aviazione-militare-malpensa-1024x672.jpg)
Durante la Prima Guerra Mondiale, Malpensa divenne una importante scuola di volo e nel tempo, i primi otto hangar della Cascina Costa e i successivi dodici a Malpensa furono ampliati e modificati, diventando una base significativa per la Regia Aeronautica. Tuttavia, va precisato che non si trattava di strutture sofisticate, ma di una vasta area livellata tenuta a prato, da cui gli aeroplani potevano decollare nella direzione più favorevole al vento, come era comune negli aeroporti militari di quel periodo.
Mentre con l’avvio della Seconda Guerra Mondiale, Malpensa fu utilizzata come aeroporto dai tedeschi e subì pesanti bombardamenti verso la metà degli anni ’40.
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1945-urbanfile-milano-Malpensa-Aeroporto-di-Busto-Arsizio-1024x758.jpg)
L’apertura ufficiale di Malpensa al traffico commerciale avvenne il 21 novembre 1948 come “Aeroporto Città di Busto Arsizio”, anche se la compagnia belga Sabena aveva iniziato un servizio per Bruxelles un anno prima. Nel 1950, Trans World Airlines (TWA) inaugurò i voli a lungo raggio da Malpensa, utilizzando i Lockheed Constellations per i servizi verso New York / Idlewild. Nel 1952, il Comune di Milano assunse il controllo dell’operatore aeroportuale, Società Aeroporto di Busto Arsizio, cambiandone il nome in Società Esercizi Aeroportuali SpA (SEA). Con il pieno controllo, SEA decise di sviluppare Malpensa come gateway internazionale e intercontinentale.
Negli anni ’60, furono costruite la torre di controllo e un sistema radar ad alta tecnologia. Nel 1967, l’aeroporto fu ampliato e negli anni ’90, le aree di partenza del Terminal 1 furono ampliate, portando nuove opportunità commerciali.
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1961-63-circa-aeroporto-Malpensa.jpg)
Nel marzo 1980, la Regione Lombardia approvò il primo ampliamento di Malpensa. L’anno successivo, la SEA tentò di presentare un nuovo piano regolatore generale che includeva la costruzione di una terza pista, ma fu bloccata dalla Regione. Il terzo piano regolatore di Malpensa, consegnato nel 1984 dai comuni del consorzio, escludeva la costruzione di una nuova pista.
Con la legge n. 449/1985, lo Stato incaricò SEA di redigere il nuovo piano regolatore generale aeroportuale “Malpensa 2000“. Il progetto prevedeva un investimento di 2.000 miliardi di lire per sviluppare le strutture aeroportuali e i collegamenti viari e ferroviari, con l’obiettivo di trasferire 20 voli intercontinentali Alitalia da Fiumicino e la maggior parte dei voli internazionali da Linate a Malpensa. Linate sarebbe rimasto solo per i collegamenti Roma-Milano.
A partire dal 1986, il Ministero dei Trasporti si impegnò a trasferire gradualmente il traffico internazionale da Linate a Malpensa, mantenendo Linate per i voli nazionali. Era necessario anche un collegamento ferroviario diretto tra le due aerostazioni e il centro città. Il dibattito portò alla definizione del progetto “Malpensa 2000“, che comprendeva la costruzione di un nuovo Terminal 1 a ovest delle piste, che verrà inaugurato nel 1999.
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1994-aeroporto-milano-malpensa-in-cantiere-1.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1994-aeroporto-milano-malpensa-in-cantiere-2-1024x638.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1995-aeroporto-milano-malpensa-in-cantiere.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1998-aeroporto-di-milano-malpensa.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/1999-aeroporto-di-milano-malpensa.webp)
Nel 2007, Malpensa raggiunse il record di 24 milioni di passeggeri, ma secondo i studi SEA avrebbe potuto gestire fino a 30 milioni. Negli anni successivi, a causa della crisi economica e finanziaria, il traffico si stabilizzò intorno ai 18 milioni. Il progetto “Malpensa 2000”, che ha comportato un costo totale per i bilanci pubblici di circa 5 miliardi di euro, ha aumentato solo marginalmente la capacità passeggeri.
Tra il 2007 e il 2008, a causa della crisi di Alitalia, Malpensa perse 8,5 milioni di passeggeri, compresi i voli passeggeri e cargo della ex compagnia di bandiera.
Il terzo satellite del Terminal 1 fu aperto al pubblico il 13 gennaio 2013, completando la visione di “Malpensa 2000” sviluppata negli anni ’90, basata sui progetti degli anni ’70 e sugli studi degli anni ’60. Ciò è evidente anche dalle soluzioni architettoniche adottate: modelli di aerostazioni a “satellite collegato”.
Con il nuovo satellite, si aggiunsero 26 nuovi banchi di check-in, portando il totale a 260 nello scalo. Il satellite ha anche 41 nuovi gate, alcuni dei quali permettono l’imbarco simultaneo su due livelli per l’Airbus A380. Ospita anche voli di compagnie aeree sensibili, soggette a misure di sicurezza speciali durante le operazioni aeroportuali, come El Al e Delta.
Nel maggio 2015 è stata completata la ristrutturazione della zona check-in e delle partenze, con la creazione della “piazza del lusso” e l’apertura del nuovo satellite C in preparazione per Expo Milano 2015. Il 20 aprile 2015 è stato inaugurato il restyling del Terminal 1, progettato dall’architetto Gregorio Caccia Dominioni, con un investimento di 30 milioni di euro per preparare Malpensa all’Expo 2015.
Sempre nel 2015, l’aeroporto ha vinto il premio “Best European Airport” di ACI Europe nella categoria 10-25 milioni di passeggeri.
Il 21 settembre 2016, con il passaggio delle operazioni di LAN Airlines a TAM Airlines, Malpensa è diventato il primo aeroporto in Italia a ospitare l’Airbus A350 XWB (con voli per San Paolo).
Dal 27 luglio al 27 ottobre 2019, Malpensa ha gestito parte dei voli che erano in arrivo e in partenza dall’aeroporto di Linate, chiuso in quel periodo per lavori di manutenzione e ristrutturazione.
Il Terminal 2 è stato chiuso a causa della pandemia di COVID-19 nel 2020; dopo tre anni di chiusura, SEA ha annunciato la riapertura dal 31 maggio 2023.
Nel luglio 2024, l’aeroporto è stato intitolato a Silvio Berlusconi, ex Presidente del Consiglio e imprenditore, decisione presa dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questa scelta, effettuata autonomamente dai due enti, ha suscitato diverse polemiche e opposizioni da parte di enti locali e sindacati a livello sia locale che nazionale, inclusa quella del Comune di Milano, principale azionista di SEA.
Naturalmente staremo a vedere come andrà a finire, visto che oltre ai partiti di centro sinistra anche molti comuni della zona e centinaia di persone hanno già aderito alla petizione «Malpensa è di tutti – NO all’Aeroporto Berlusconi» sulla piattaforma Change.org hanno già raccolto oltre 140mila firme contro la decisione di dedicare l’aeroporto all’ex premier.
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/2024-07-16-urbanfile-milano-malpensa-aeroporto_1-1024x758.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/2024-07-16-urbanfile-milano-malpensa-aeroporto_2-1024x758.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2024/07/Milan_malpensa_terminal_airport-1024x683.jpg)
![](https://blog.urbanfile.org/wp-content/uploads/2023/02/Mappa-Milano-Area-metropolitana-Ovest-Malpensa-1024x853.jpg)
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; La Repubblica, GoogleMap, Google, Milano Sparita
- Malpensa, Aeroporto, Cascina Malpensa, Storia, Somma Lombardo
Quindi il motivo per cui abbiamo un aeroporto così lontano da Milano e così scomodo da raggiungere, è semplicemente che quell’area non era adatta all’agricoltura, e solo per questo è diventata prima un’area militare e poi un campo di volo… pazzesco.
Gli aeroporti sono tutti lontani dalle città …
veramente l’aereoporto in citta’ c’e’ già si chiama forlanini.
forse che roma parigi londra new york amsterdam hanno l’aereoporto vivino ?
con il malpensa express sono 30 minuti da milano centro non mi sembra così scomodo
Per sua info: da Roma a Fiumicino il treno no stop impiega30 minuti.
Da Milano a Malpensa il treno no stop ne impiega 33
Ma vi pare che su tante cose da fare, il paese si mettere a pensare e litigare sul cambio nome di un aereporto?
Il governo meloni aveva promesso molto e fatto poco.
Malpensa può solo chiamarsi “Aeroporto Giovanni Battisti Caproni”.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Caproni
Grazie Luca sono davvero d’accordo con te. Malpensa ha incominciato ad avere il suo ruolo aeronautico da quando Gianni Caproni ha realizzato con successo il suo primo volo il 27 Maggio del 1910…la figura di Gianni Caproni tutta da riscoprire è stata straordinaria non solo per le doti di ingegnere aeronautico ma per le qualità umane di imprenditore illuminato e altruista…ingenerosamente travolto da un post-bellico conflittuale e di opportunismi.
In Italia esiste già un aeroporto intitolato a Gianni Caproni: quello di Trento.
Probabilmente perchè i Caproni erano trentini, ma la loro attività mi pare si sia svolta totalmente a Milano e nell’area Cascina Malpensa.
Sono d’accordo per assegnare a Malpensa il nome dei fratelli Caproni!
La regola che prescrive che siano passati dieci anni dalla morte mon è stata rispettata.
Il suo nome è fonte di polemiche da parte di molti anziché occasione di manifestare rispetto e ammirazione.
Molte domande sul suo operato sono rimaste senza risposta.
Un aeroporto,un porto una stazione deve ricordare uomini della cultura , dell’arte,della scienza,delle esplorazioni e non politici di parte e divisivi , legati a molteplici conflitti di interessi e sensibilità di personaggi qualunque.
Sono totalmente d’accordo con lei..
Decisione veramente raccapricciante….
Non c’è limite al peggio….
Ritengo giusto dedicare aeroporto a Silvio Berlusconi. Cosa hanno fatto di positivo i vari Lenin, Bellinguer, ecc. a cui hanno dedicato piazze e vie?
Perché mister B, oltre a farsi leggi ad personam per salvarsi dalla galera, cosa altro ha fatto?
Beh, caro Pungolo, ha creato un impero editoriale che ha dato lavoro a decine di migliaia di persone e al tempo stesso è diventato per anni il primo contribuente italiano .
Poi ha creato altre aziende o le ha rese profittevole, distribuendo gli utili tra i dipendenti , che mediamente erano pagati il 20% in più dei loro colleghi.
Quando un imprenditore o un cittadino di sinistra farà lo stesso, intitoleremo un aeroporto anche a lui
Berlusconi è stato un evasore fiscale. Uno dei maggiori in Italia. Non mi pare il caso di intitolargli alcunché, salvo un carcere.
Il nome di Berlusconi lo vedo bene associato a un locale equivoco, vista la bassa considerazione del genere femminile. Non di certo ad un rispettabile Aeroporto Intercontinentale. Salvini mi sembra un ragazzino di seconda media con problemi di identità che, per farsi notare, ogni giorno si inventa qualcosa per farsi vedere
Invece di fare domande in rete ci sono informazioni abbondanti su Berlinguer per capire che qualche via o piazza se l’ha meritata.
Ci sono informazioni anche su Lenin che è stato protagonista della rivoluzione d’ottobre nel 1917 sul quale qualche dubbio sui metodi usati c’è l’ho anch’io, ma in ogni caso è stato un momento storico importante e Lenin ne è stato protagonista.
Su Berlusconi ci sono luci e ombre, è stato Presidente del consiglio ma ricordiamo bene che qualche norma i suoi avvocati l’hanno fatta legge durante il Governo da lui presieduto per dargli una mano, tipo il falso in bilancio.
Lasciamo passare i 10 anni per poter affermare se questa intitolazione può avere senso, la tifoseria è meglio lasciarla sui campi di calcio.
Invece di fare domande in rete ci sono informazioni abbondanti su Berlinguer per capire che qualche via o piazza se l’ha meritata.
Ci sono informazioni anche su Lenin che è stato protagonista della rivoluzione d’ottobre nel 1917 sul quale qualche dubbio sui metodi usati c’è l’ho anch’io, ma in ogni caso è stato un momento storico importante e Lenin ne è stato protagonista riferito al momento storico.
Su Berlusconi ci sono luci e ombre, è stato Presidente del consiglio ma ricordiamo bene che qualche norma i suoi avvocati l’hanno fatta legge durante il Governo da lui presieduto per dargli una mano, tipo il falso in bilancio, lasciamo passare i 10 anni per poter affermare se questa intitolazione può avere senso, la tifoseria è meglio lasciarla sui campi di calcio.
Venne aperto (con gravi ritardi e lungaggini) nel 1998, non nel 1999. In quell’anno arrivò invece la Ferrovia. Anche se con un unico misero collegamento con Milano Cadorna, nonostante i 4 Binari. Nel 2008 partono i lavori per il completamento dello scalo (3/3 e satellite C), Nel 2010 arrivò finalmente poi l’albergo (che però ha oscurato il panorama sulla catena del Monte Rosa), i collegamenti nazionali del Freccia Rossa e venne disgraziatamente smantellato il simbolo stesso di Malpensa 2000, cioè il bellissimo collegamento vetrato fra terminal e stazione ferroviaria ?? ringraziamo sindaco Moratti e l’allora Presidente di Sea, Bonomi di questo SCEMPIO
Moratti e Bonomi non sono mai stati responsabili di Trenitalia. Pertanto, gentile Ogliari, se vuoi lamentarti dei collegamenti contatta la sede di Roma delle FS.
Mi chiedo poi come abbia fatto uno Sheraton di 4 piani oscurare il Monte Rosa che è altro 4.600 metri
Potevano intitolarlo
“Aereoporto Grandi Puttanieri Lombardi”
Tanto per gli stranieri il senso è quello
Un solo nome é degno per Malpensa. Alessandro Manzoni. E che finiscano le polemiche.
Per quanto contrario a questa intitolazione credo che ci sia un problema maggiore: l’attuale giunta Fontana vorrebbe far si che l’aeroporto e le strutture connesse vengano allargate… sull’unica brughiera restante in Italia. Questi scellerati vogliono distruggere l’ultimo habitat di questo tipo per decimo di punto di PIL regionale in più, come se nella vita non vi fosse altro…
La destra guida la Lombardia da 30 anni e forse è proprio questo fregarsene dell’ambiente ha contribuito alla grandezza della nostra regione… ma i soldi non sono assoluto categorico.
Da ventenne ho molta paura per il mondo che dei vecchi fissati con il denaro mi lasceranno…
Per tua info, gentile A.V: negli ultimi 30 anni la superficie boschiva della Lombardia è aumentata del 20%. Cerca in rete e vedrai.
Prima di pensare ofi parlare di politica bisogna informarsi attentamente anche se sia 20 anni.
Non ci sono scuse all’ignoranza .
Saluti
Ma se lo intitolassimo a Piero Angela?
Bene, così anche da morto Berlusconi, e l’Italia, continueranno a far ridere il mondo!
All’estero il nome di Berlusconi richiama bunga-bunga, la nipote di Mubarak, politici e testimoni comprati e la condanna definitiva che fa di lui un pregiudicato. Basta questo per meritarsi un francobollo, l’intestazione di un aeroporto?
Mi fa un certo effetto – negativo – vedere che avete censurato due miei commenti, nemmeno troppo malevoli, sul pregiudicato Berlusconi. Non so cosa pensare.
Di certo al peggior sindaco di Milano peppe sala non dedicheranno neanche un giardinetto.
Rispondo a Invece di fare domande in rete ci sono informazioni abbondanti su Berlinguer per capire che qualche via o piazza se l’ha meritata.
Ci sono informazioni anche su Lenin che è stato protagonista della rivoluzione d’ottobre nel 1917 sul quale qualche dubbio sui metodi usati c’è l’ho anch’io, ma in ogni caso è stato un momento storico importante e Lenin ne è stato protagonista riferito al momento storico.
Su Berlusconi ci sono luci e ombre, è stato Presidente del consiglio ma ricordiamo bene che qualche norma i suoi avvocati l’hanno fatta legge durante il Governo da lui presieduto per dargli una mano, tipo il falso in bilancio, lasciamo passare i 10 anni per poter affermare se questa intitolazione può avere senso, la tifoseria è meglio lasciarla sui campi di calcio.
Il falso in bilancio era reato prima, durante e dopo Berlusconi. Cosa c’entrano i suoi avvocati? Spiega meglio.
Dire poi che Lenin “è stato protagonista di un momento storico” è come dire che la Franzoni è stata protagonista di un “momento di babysitteraggio sopra le righe”.
Io non avrei intitolato Malpensa a Berlusconi.
Ma la solita doppia moralità della sinistra che tace sulle strade intitolate a Stalin, Lenin e Togliatti fa vomitare.
Alla luce di ciò, sono contento del nuovo nome anche solo per quelle menti capte che votano PD
“Stalin, Lenin, Togliatti”, massì, insomma, mettiamo insieme un po’ di ingredienti grati alle solite mente capte che votano fascista. E hanno votato berlusconi, va da sè, perché si piglia chi si assomiglia. Fuor di polemica, una intitolazione simile è un’onta per la Nazione, come direbbe la scimmia urlatrice che temporaneamente (speriamo) funge da presidente del consiglio.
Il nome è una barzelletta italica, lasciamo perdere.
Invece, per quanto riguarda il terminal 2, ma chi ha pensato l’uscita del Malpensa Express a 1 km di distanza sotto il sole e le intemperie senza neanche un percorso coperto?
L’hanno fatto sempre per non dare fastidio alla lobby dei taxi?
Non scrivere inesattezze!
L’uscita della stazione Malpensa T2 dista 315 metri dall’entrata “partenze” del terminal e 190 metri da quella del settore “arrivi” e, come sai, ha una tettoia per quasi tutta la sua lunghezza. Il tracciato della ferrovia, inoltre, è stato scelto “distante” per ovviare a possibili interferenze con gli edifici già esistenti e permettere la prosecuzione della linea verso la linea RFI del Sempione.
Per tua info, gentile A.V: negli ultimi 30 anni la superficie boschiva della Lombardia è aumentata del 20%. Cerca in rete e vedrai.
Prima di pensare ofi parlare di politica bisogna informarsi attentamente anche se sia 20 anni.
Non ci sono scuse all’ignoranza .
Saluti
Copio e incollo:
“Prima di pensare ofi parlare di politica bisogna informarsi attentamente anche se sia 20 anni.”
Capito, sei un troglodita leghista. Porgeresti, per favore, la traduzione in italiano?
E’ sconcertante, nella vicenda, che persino la famiglia in questione abbia dichiarato sia stata una procedura frettolosa…ma il servilismo di certi personaggi politici attuali è proverbiale ormai.
Il “partito” a cui si è voluto dedicare l’ aeroporto è stato creato apposta per togliere voti alla lega, anzi per distruggerla o relegarla a un ruolo di puro satellite politico e questi che fanno? Gli fanno la dedica. La von der leyen ringrazia i finti sovranisti.
Leonardo Da Vinci (Roma), Cristoforo Colombo (Genova), Marco Polo (Venezia), Amerigo Vespucci (Firenze), Valerio Catullo (Verona), Caravaggio (Bergamo), Guglielmo Marconi (Bologna), Enrico Forlanini (Milano Linate), John Fitzgerald Kennedy (New York City), Charles de Gaulle (Parigi)… e poi, Tadaaaa: Silvio Berlusconi!!! Ahahahaha… che pena.
Io continuerò a chiamarlo Malpensa. E’ una vergogna chiamarlo con come un pregiudicato. Petizione per intitolare l’aeroporto di Firenze a Pietro Pacciani.
Tanto valeva “Aeroporto Canaglia Maledetta”. All’estero avrebbe fatto più bella figura.
Tanto valeva “Aeroporto Canaglia Maledetta”. All’estero avrebbe fatto più fine.