Milano, Casoretto.
Come abbiamo visto, il Comune di Milano sta progressivamente eliminando, ormai da diversi decenni (non si tratta dunque di un’iniziativa esclusiva dell’attuale Giunta), i masselli e i cubetti di porfido da alcune strade cittadine. È quanto avvenuto recentemente in via Meravigli– episodio che non ha certo suscitato grande entusiasmo – e in via Medici, dove a nostro avviso si è commesso un gravissimo errore. Anche in via De Amicis i vecchi masselli del pavé sono stati sostituiti dall’asfalto: una scelta discutibile, ma forse necessaria considerando la massiccia presenza di motorini e biciclette che ormai popolano le strade di Milano.
Si tratta comunque di un’operazione che divide l’opinione pubblica: c’è chi la sostiene e chi invece la contesta. La nostra posizione è chiara: riteniamo importante mantenere i masselli nei contesti storici e nelle vie dove la velocità dei mezzi non supera i 40 km/h, mentre comprendiamo la loro rimozione nelle strade caratterizzate da un traffico più intenso.
Va ricordato che, storicamente, i masselli e le pavimentazioni in pietra venivano posati soprattutto attorno ai binari del tram, per evitare la formazione di buche quando le strade erano ancora in terra battuta e successivamente asfaltate. Non a caso, molte strade pavimentate con masselli coincidono con i vecchi tracciati tranviari e con le vie limitrofe, spesso con i masselli collocati nella parte centrale della carreggiata, in corrispondenza delle rotaie.

Un esempio significativo è via Ruggero Leoncavallo, al Casoretto (la strada che da piazza Francesco Durante conduce a piazza Sire Raul). Qui la sezione centrale era ed è coperta da masselli, mentre ai lati si trovava una pavimentazione in cubetti di porfido, i cosiddetti sampietrini. Tuttavia, questa parte laterale non veniva mantenuta da anni ed era ormai piena di rattoppi. Nelle scorse settimane il Comune è quindi intervenuto, rimuovendo i cubetti e sostituendoli con l’asfalto.











- Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Googlemap
- Casoretto, pavè, sampietrini, masselli, viabilità, arredo urbano, decoro, via Leoncavallo
questo intervento lo trovo un buon compromesso, masselli nella corsia dei binari (così si evitano troppe buche in prossimità dei binari) e asfalto ai lati per bici e motorini
Finalmente via Leoncavallo liberata anche dai sanpieteini, dopo i leoncavallini.
Speriamo spariscano definitivamente entrambi
Trovo che sia stata un ottima scelta per due motivi la prima che la zona interessata era sempre allagata durante la pioggia la seconda con accumulo di terra e acqua diventava una saponetta per tutti
Il centro sociale Leoncavallo non è più nell’omonima via dal 1994, eh.
beh ma l’intervento mica è terminato, via leoncavallo continua, cosa stanno aspettando?
poi dovevano approfittare dovevano eliminare i parcheggi e creare una pista ciclabile sui lati con degli alberi
a me sembra terribile…ma perché solo a Milano si fatto questi accrocchi e in oltre 100 anni di tram non si è ancora capito come gestire le rotaie senza crateri o rischi tremendi per bici, moto, auto, etc.?
Perché nelle altre città Europee non ci sono queste scene da terzo mondo? E’ solo una questione di manutenzione o di soluzioni adottate a monte?