Milano | Centro Storico – Avviata la riqualificazione di piazza Sant’Eufemia

Milano, Centro Storico.

Ottobre 2025. Da alcune settimane sono in corso i lavori per il ripristino di piazza Sant’Eufemia, con l’obiettivo di restituirle l’aspetto originario — e, si spera, anche qualcosa in più. Il progetto definitivo non è ancora stato diffuso, quindi non è dato sapere quale sarà l’aspetto della piazza una volta terminato l’intervento.
I lavori si sono resi necessari dopo la rimozione del cantiere di Covivio, legato al restauro e alla riqualificazione del Palazzo Beretta in corso Italia 19, ormai giunto a compimento.

L’intervento, promosso da Covivio, è stato affidato all’architetto paesaggista Carlo Masera, autore di numerosi progetti tra cui la recente piazza Olivetti nel quartiere Symbiosis allo Scalo Romana.

Piazza Sant’Eufemia si presenta come una piccola piazzetta-sagrato della Basilica di Sant’Eufemia, che condivide lo spazio con un altro edificio religioso, oggi sconsacrato: l’ex chiesa barocca di San Paolo Converso.

Prima dell’intervento, la piazza era abbellita da quattro aiuole in cui dimoravano dodici alberi di prunus, che ogni primavera regalavano una fioritura spettacolare di delicati fiori rosa. Il sagrato dell’ex chiesa di San Paolo Converso, più raccolto nelle dimensioni, è invece impreziosito da tre magnolie e dalla Croce di Sant’Elena o Croce di San Senatore — eretta il 12 maggio 1581 e rifatta nel 1616 — che raffigura la santa con la croce, posta su un’alta colonna di marmo.

Negli ultimi anni, i prunus avevano mostrato segni di deperimento, con rami secchi e alberi ammalorati (come visibile anche nelle foto allegate). Si spera che, con l’attuale riqualificazione, possano essere ripiantati o sostituiti per ridare vita al cuore verde della piazza.

Il fulcro di piazza Sant’Eufemia è costituito dalle due chiese di grande valore storico e artistico: Sant’Eufemia e San Paolo Converso, entrambe profondamente legate alla storia di Milano.

La basilica di Sant’Eufemia, fondata dal vescovo San Senatore Settala tra il 472 e il 475, fu ricostruita in epoca romanica e più volte rimaneggiata. Qui, nel 1564, fu battezzato Federico Borromeo. L’attuale aspetto risale al restauro del 1870, opera dell’architetto Enrico Terzaghi, che ne trasformò radicalmente l’interno e la facciata in stile neogotico, con un elegante portico in cotto e pietra. All’interno si conservano opere di grande pregio, tra cui la Tomba Brasca di Cristoforo Solari, una Madonna col Bambino di Marco d’Oggiono e una tela del Bergognone.

La chiesa di San Paolo Converso fu fondata a metà Cinquecento per volontà di Paola Lodovica Torelli, contessa di Guastalla e fondatrice delle Madri Angeliche. L’edificio, iniziato nel 1549 e completato nel 1611 con la facciata del Cerano ispirata a Pellegrino Tibaldi, presenta un interno a navata unica, riccamente decorato dai fratelli Giulio, Antonio e Vincenzo Campi, e originariamente diviso tra area pubblica e claustrale.
Nel 1767 vi fu aggiunto un sontuoso altare maggiore in marmi policromi realizzato da Giulio Gallioni. Dopo la soppressione dell’ordine nel 1806, la chiesa ebbe diversi usi profani, ospitando anche lo studio di architettura CLS Architects, che vi aveva inserito una moderna struttura in ferro su quattro piani, oggi rimossa.
Oggi l’ex tempio è stato trasformato nella Galleria Deloitte.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Andrea Cherchi
  • Centro Storico, Piazza Sant’Eufemia, Sant’Eufemia, San Paolo Converso, Covivio, arredo urbano, Riqualificazione

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10 commenti su “Milano | Centro Storico – Avviata la riqualificazione di piazza Sant’Eufemia”

  1. Bravi, bene, bis… ma la piazza era già più che dignitosa… forse avrei utilizzato i soldi per uno dei tanti altri punti del centro storico che versano in condizioni pietose, più da terzo mondo che da città che vuol essere europea.

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  2. La piazza viene riqualificata con gli oneri di urbanizzazione dovuti per le Mega ristrutturazioni destra e sinistra della stessa Piazza Sant’Eufemia?

    Perché se così fosse non trovo giusto che gli oneri vadano a abbellire le zone prospicienti ai cantieri, mentre al contrario sarebbe dovuto un semplicissimo ripristino post cantiere

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