Padova. Una notizia di questi giorni riporta che lo scorso 26 novembre, durante una seduta del Consiglio comunale di Padova, tra gli ordini del giorno vi fosse l’approvazione del finanziamento per la bonifica delle aree dell’ex gasometro e della cosiddetta ex IFIP.
In quest’area, dalla metà dell’Ottocento fino al 1960, era presente un gasometro che forniva l’energia per l’illuminazione dell’intera città. Successivamente l’impianto è stato abbattuto e l’area è stata utilizzata, fino al 2010, in parte come parcheggio per auto e per le autocorriere del vicino Piazzale Boschetti. In seguito, le strutture residue sono state demolite e l’area è rimasta in stato di abbandono fino ai giorni nostri.

Durante la seduta consiliare è stato votato che il Comune partecipi alle spese di bonifica dell’area. L’intervento prevede un risarcimento complessivo di 30,5 milioni di euro ai due attuali proprietari: Antenore Investimenti srl, del Consorzio Stabile Pedron, e la società inglese Stonehill. Di questi, 12,7 milioni derivano da somme che una delle due società deve ancora versare al Comune, mentre la restante parte proviene da risorse accantonate attraverso avanzi di bilancio non utilizzati. I lavori di bonifica dovrebbero probabilmente iniziare tra gennaio e febbraio 2026. La volumetria complessiva dei due progetti è stimata in circa 140.000 metri quadrati.
Il progetto della società inglese Stonehill, che sarà il primo a partire, è identificato come UMI 1 e interessa una porzione dell’area di circa 5.900 metri quadrati, situata verso via Trieste. L’intervento prevede la realizzazione di uno studentato da 500 posti, per una volumetria di circa 40.000 metri cubi, con un investimento stimato in 50 milioni di euro e conclusione prevista nel 2027.

Il progetto del Consorzio Stabile Pedron, che interessa la parte più ampia dell’area verso la stazione ferroviaria, prevede invece la realizzazione di edifici residenziali e commerciali.
L’intervento complessivo si inserisce all’interno di un piano più ampio e ambizioso: il Comune ha incaricato lo Studio Stefano Boeri Architetti per la predisposizione del nuovo Piano degli Interventi, mentre lo Studio Cino Zucchi Architetti ha curato l’elaborazione del masterplan di rigenerazione urbana. Il Gruppo Gabetti segue invece lo sviluppo immobiliare dell’intervento di rigenerazione.
Nel corso degli anni il progetto complessivo ha conosciuto diverse versioni. Ad oggi non vi sono ancora riscontri definitivi su come verranno realizzate le opere di competenza del Consorzio Stabile Pedron, mentre sono disponibili i render del progetto Stonehill, che ha mantenuto una forma sostanzialmente coerente nelle varie evoluzioni progettuali.




