
Mi.chelangelo è la nuova torre che prende posto del vecchio Hotel Michelangelo di via Lepetit non lontano dalla Stazione Centrale. Il progetto, promosso da Finleonardo, Michelangelo Srl, è dello studio di architettura Park Associati mentre l’operazione di smantellamento del vecchio grattacielo, è stata condotta da Despe.
Il progetto Mi.chelangelo si inserisce nel contesto del disegno urbano, del paesaggio e dell’architettura, mirando a rigenerare la complessa polarità della Stazione Centrale. Quest’intervento prevede la creazione di un nuovo complesso architettonico che ridà vita all’ex Hotel Michelangelo, un’icona dello skyline milanese da oltre cinquant’anni.
Rappresentando un punto di riferimento in una città in costante evoluzione, il progetto propone una serie di interventi su piazza Luigi di Savoia, concepiti per integrarsi nel tessuto urbano attuale che, nonostante la sua vivace frequentazione, manca di un’identità definita.
Il concetto guida del progetto è la razionalizzazione dei flussi e l’incremento della pedonalità, con il verde che assume un ruolo centrale. Sia attraverso la creazione di un giardino alla base del nuovo complesso, sia tramite la diffusione di un paesaggio naturale, si intendono creare nuovi spazi di aggregazione sociale e luoghi di incontro. Inoltre, i servizi esistenti, come taxi e bike sharing, saranno potenziati con l’aggiunta di una velostazione e di aree coworking collegate direttamente al nuovo edificio.
Nonostante l’importanza storica dell’Hotel Michelangelo, trasformato in un centro di convalescenza durante la pandemia, il progetto mira a preservare la sua eredità tramite un approccio di decostruzione mirata, riutilizzando parte della sua struttura originale. Questo processo si inserisce in un concetto di urban mining, valorizzando le risorse già esistenti e mitigando gli impatti ambientali.
Il nuovo edificio è costituito principalmente da due torri adiacenti, sviluppate da un volume in cortina che le collega al resto del quartiere. La parte più alta della torre raggiungerà l’altezza di 94,5 metri. Il piano terra si ritira rispetto alle torri, estendendo naturalmente lo spazio pubblico della piazza. Un sistema articolato di spazi verdi, che va dall’ingresso fino agli spazi comuni in cima alle torri, migliora la qualità architettonica complessiva del progetto, creando una sorta di “spina verde” che attraversa l’edificio.
La facciata dell’edificio è il suo elemento più dinamico, adattandosi e cambiando in base alla vita interna. Il vetro è il protagonista, sia per la trasparenza che per la composizione, con elementi parzialmente opachi e trasparenti che cambiano inclinazione verticalmente. Nei piani in cui la “spina verde” emerge verso la città, la facciata si apre, aumentando la trasparenza e svelando la vegetazione interna. Il risultato è un edificio adattabile, sempre in evoluzione e in sintonia con le esperienze che vi si svolgono.
DATI
2022 – In corso
Architettura direzionale
Superficie: 32.000 m²
Committente: Finleonardo, Michelangelo Srl
Progetto architettonico: Park Associati
Progetto impianti: ESA Engineering
Progetto strutturale: Buro Milan
Cost control: B&B Progetti
Coordinamento architettonico e urbanistico: Luca Mangoni Architetto
Facciate: Faces Engineering
Design team: Filippo Pagliani, Michele Rossi (Founding Partner) Marco Siciliano (Project Director) Gloria Caiti, Antonio Cinquegrana (Project Leader) Marianna Merisi (Landscape Director) Francesco Caputo, Arturo Castagnetti, Alice Cuteri, Valeria Donini, Amr Elhadari, Francesco Garofoli, Kateryna Kukelko, Margherita Piccin, Giuliana Poletti, Islam Rihan, Ismail Seleit, Enrico Sterle, Simone Tolosano Marinella Ferrari (Graphics) Antonio Cavallo, Stefano Venegoni (Visualizations)
Per ulteriori informazioni: MI.C
Mi.chelangelo
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