La Galleria del Corso di Milano per chi non lo sapesse, è un passaggio coperto che collega corso Vittorio Emanuele II con Piazza Beccaria. I lavori per la sua costruzione iniziarono con molto ritardo (visto che un primo progetto vene proposto nel 1918) attorno al 1926 su progetto dell’architetto Pier Giulio Magistretti, per concludersi solo nel 1935. Da subito venne criticata per le sue forme sgraziate, soprattutto sproporzionate e troppo monumentali su piazza Beccaria, all’epoca una piazzetta dimessa, e poco originale. L’aspetto è un tardo art decò senza particolari fronzoli. Divenne suo malgrado un centro per la vita serale e luogo mondano nel centro di Milano, qui all’epoca si affacciavano ben tre cinema e nelle vicinanze vi erano due teatri, radunando sotto la sua cupola appassionati dei due generi di intrattenimento e locali serali. Negli anni Sessanta e Settanta divenne anche luogo d’incontro per i musicisti e i cantanti in cerca di successo.
Nel 2011 è stato compiuto un parziale restauro della Galleria in seguito ai lavori di allestimento di un centro commerciale al suo interno che ha occupato gli spazi un tempo dell’ex cinema Excelsior.
Ma questo non è bastato, perché il decadimento di questa galleria è andata avanti senza arrestarsi, sino a ieri, quando alcuni calcinacci sono precipitati a terra spaventando i passanti. Erano quasi le 17,00 quando alcune macerie si sono distaccate da un edificio le cui pareti esterne affacciano sulla volta della galleria. I calcinacci hanno sfondato alcuni pannelli della copertura mandandola in frantumi e sono piombati sul pavimento. Nessuno è rimasto ferito, neppure un gruppo di clochard che solitamente si ritrova nella Galleria.
Anche il fatto stesso che all’interno di questa Galleria soggiornino oramai da lungo tempo, almeno una decina di clochard aiuta la sensazione di disagio che si percepisce attraversandola.
Insomma, Excelsior-Coin, Bershka e Mango non sono bastate a portare il rinnovo all’enorme struttura e a renderla più bella e sicura. Speriamo nei prossimi mesi si provveda a qualcosa.
I vetri rotti dopo la caduta dei calcinacci della sera di domenica scorsa