Milano | Cinque Vie – Vie Cantù, Armorari e Spadari, sistemazione e novità

Sono in corso alcuni lavori in Via Cantù e nelle vie limitrofe (Armorari e Spadari). Anzitutto è in fase di attuazione l’ampliamento del marciapiede sino ai binari per il capolinea della linea 3, con conseguente eliminazione della corsia di passaggio delle vetture e dei parcheggi. Altra vistosa modifica la troviamo sul lato opposto, dove all’angolo con via Armorari è stato allargato anche qui il marciapiede da formare una lingua per stringere la carreggiata e impedire la sosta in divieto, che era sempre una costante.

Sempre in via Armorari, lungo il marciapiede che costeggia il palazzo della Banca d’Italia, sono spariti i mitici “panettoni” e sono comparse le più eleganti parigine. Peccato che i binari in disuso (manca anche l’alimentazione aerea per i tram, da anni) siano ancora presenti, rendendo inutilmente pericoloso il transito sia pedonale che per i ciclisti.

Giusto per sottolineare la confusione dell’arredo urbano a Milano, basta girarsi attorno per notare le molteplici incongruenze: parigine e piloni in pietra, parigine e archetti in acciaio, gli uni affianco agli altri, Pali di ogni genere, lampioni e luci aeree, insomma, Milano per l’arredo urbano si distingue sempre. Naturalmente l’intervento ai marciapiedi non prevede la pavimentazione in pietra, ma sarà ripristinato il catrame (a meno di qualche novità).

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

12 commenti su “Milano | Cinque Vie – Vie Cantù, Armorari e Spadari, sistemazione e novità”

  1. Complimenti a Maran, con il suo grandissimo lavoro che elenca di tutti gli arredi presenti ha sicuramente aiutato a NON risolvere nessun problema di incongruenza, infatti sia parigine che paracarri possono andare indistintamente messi in tutta l’area 1 quindi il centro storico, grazie Maran

    Rispondi
  2. Per paradosso quando allargano i marciapiedi tolgono la pavimentazione in pietra della strada per aumentare lo spazio per il catrame.
    Se facessero i marciapiedi anziché con delle colate strabordanti di catrame in semplice cemento saremmo già su livelli di decenza accettabili per delle vie (tra l’altro belle) del centro storico.

    Rispondi
    • Concordo … se la pietra o perfino gli autobloccanti sono troppo costosi, si potrebbe utilizzare un conglomerato cementizio come è stato fatto in Foro Buonaparte o davanti al Monumentale. Sempre meglio del catrame.

      Rispondi
  3. Tra l’altro mi chiedo se qualcuno del Comune si sia mai posto domande sulla validità del fissaggio a terra delle parigine.
    Hanno un ancoragio veramente corto, fattore che non ne facilita certo la stabilità, soprattutto se urtate anche leggermente da un mezzo.
    Eppure si continua imperterriti a piantarle con le stesse modalità.
    In piazza XXIV Maggio ogni 2 per 3 sono per terra e mi riferisco ad una zona pedonale …

    Rispondi
  4. Tra l’altro mi chiedo se qualcuno del Comune si sia mai posto domande sulla validità del fissaggio a terra delle parigine.
    Hanno un ancoragio veramente corto, fattore che non ne facilita certo la stabilità, soprattutto se urtate anche leggermente da un mezzo.
    Eppure si continua imperterriti a piantarle con le stesse modalità.
    In piazza XXIV Maggio ogni 2 per 3 sono per terra e mi riferisco ad una zona pedonale …

    Rispondi
  5. Speriamo che nei tratti allargati mettano delle fioriere con delle piante o fiori: bitume che cola, pali, binari in disarmo dagli anni 60, li posso sopportare (son rassegnato) ma vedere i nuovi marciapiedi invasi di moto motorini scooter e scooteroni sarebbe troppo.

    Rispondi
  6. Intervento più che necessario. Qualche metro quadro in più sottratto a pochi automobilisti e dato ai tantissimi pedoni e utenti del trasporto pubblico ma attenzione: se non si controlla diventerà un parcheggio selvaggio di motorini. L’inciviltà in questa città è dura a morire.

    Rispondi

Lascia un commento