Milano | Porta Nuova – Completata la riqualificazione della Torre della Permanente di via Turati

Milano Porta Nuova. Ci siamo, dopo due anni di lavori, il cantiere per la riqualificazione e trasformazione della piccola torre del Palazzo della Permanente di via Turati 32, in quel di Porta Nuova, pare essere giunto a conclusione. Torre acquistata nel 2021 da Artisa Group AG, società svizzera di sviluppo immobiliare, che ha affidato i lavori allo Studio Park Associati e per la direzione dei lavori a SCE Project.

Va ricordato che si tratta di un palazzo ormai storico, realizzato nel corso del tempo in un mix formato da più sovrapposizioni realizzato dai più grandi architetti che hanno operato a Milano. L’originale Palazzo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente venne costruito nel 1886 su progetto di Luca Beltrami (famoso sopratutto per il restauro del Castello Sforzesco), successivamente restaurato e ammodernato nel 1920-22 da Paolo Mezzanotte (il palazzo della Borsa di Milano per citarne uno) e dopo le devastazioni belliche del 1943 venne ricostruito da Achille e Pier Giacomo Castiglioni, da Mario Cavallé e Luigi Fratino con l’aggiunta della torre di 12 piani nel 1953. Ora la mano sapiente dello studio milanese di Park Associati ha dato una nuova veste alla torre e una nuova altezza, con l’aggiunta di due nuovi piani evidenziati da una vetrata continua che comunque rende più bella una torre che, onestamente, non ho mai apprezzato.

L’intervento, eseguito su sorveglianza da parte della Sovrintendenza, ha contribuito a slanciare e “completare” una torre alquanto banale, conservando il palazzetto ottocentesco che funge da storica entrata al palazzo espositivo.

Il palazzo ultimato.

Milano – Porta Nuova – Via Filippo Turati, 32 >>> TORRE DELLA PERMANENTE (Are Project 3 srl) (Artisa Group) (nella mappa Urbanfile codice: PN13)
(uffici) (restauro) (riqualificazione) (ristrutturazione integrale) (sopralzo) (incentivi superbonus 110%) (PT + 12 piani + 2 piani) (h: 53 metri + ???) (interpiano: 2,80 metri – 4,40 metri nella hall)
(5.100 mq) (GFA = superficie di piano complessiva > fuori terra: 4.280 mq > piano interrato: 820 mq) (superficie uffici: 4.386 qm)

  • progetto originale: Achille Castiglioni, Pier Giacomo Castiglioni, Luigi Fratino, 1950
  • progetto definitivo architettonico/direzione artistica dei lavori: arch. Giacomo Geroldi @ Park Associati srl
    DL generale: ing. Stefano de Cerchio @ SCE Project srl
  • progetto definitivo/esecutivo/DL strutturale: ing. Daniele Mietto @ Struttura srl – Ferrara, FE
  • progetto/DL prevenzione incendi: ing. Giuseppe Amaro @ GAe Engineering srl – Torino, TO
  • progetto definitivo/DL impianti ed acustica: ing. Alessandro Clemente @ Deerns Italia spa
  • leed consultant: ing. Michele Ceroni @ Deerns Italia spa
  • RL/CSP/CSE: ing. Giuseppe Amaro @ GAe Engineering srl – Torino, TO
  • project management: Artisa Developer Italia srl
  • impresa main contractor: Ricci spa – Roma, RM

imprese esecutrici:

  • impianti elettrici, speciali e meccanici: (ing. Massimiliano Taverna @ Enrico Colombo spa – Sesto Calende, VA)
  • progettazione esecutiva architettonica: (arch. Giovanni Chiabrando @ Planimetro stp)
  • leed consultant opere impiantistiche (ing. Anna Goddi @ Enrico Colombo spa – Sesto Calende, VA)
  • leed consultant opere strutturali ed architettoniche: (arch. Riccardo Hopps @ OGB Studio – Roma, RM)
  • impresa strip-out/bonifiche FAV e MCA/demolizioni: (TI&A – Tecnologie Industriali & Ambientali Spa)

La Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, a seguito della fusione delle due istituzioni culturali preesistenti, acquista un terreno in via Principe Umberto (attuale via Filippo Turati) finanziandosi con le quote sociali e gli introiti dell’organizzazione della Mostra Nazionale di Milano del 1881. Il progetto per la costruzione di una sede espositiva viene affidato a Luca Beltrami (Milano 1854 – Roma 1933), all’epoca titolare della cattedra di Architettura all’Accademia di Brera, architetto anche di Palazzo Beltrami (1886) in Piazza della Scala e, nel decennio successivo, responsabile a Milano di importanti interventi di restauro riguardanti, fra l’altro, il Castello Sforzesco e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

L’edificio a due piani di via Turati ha un impianto neoclassico e presenta uno schema formale semplice. La facciata in pietra rossa di Verona è scandita da un ingresso a triplice apertura al piano terra, ripresa al piano superiore da una loggia a tre arcate, al di sotto della quale spicca la scritta identificativa del Palazzo: Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente. Nel 1886, anno dell’inaugurazione della nuova sede, il piano terreno risulta costituito da quattro sale illuminate da lucernari, da un cortile coperto, da una galleria destinata alla scultura conclusa da un giardino con caffetteria. Una doppia scala interna in marmo dà accesso al piano superiore, il cui salone è pensato anche per ospitare riunioni, conferenze, concerti; mentre ai lati della loggia si aprono due ambienti minori per esposizioni di piccoli oggetti.

Tra il 1920 e 1922 il Palazzo viene restaurato dagli architetti Giulio F. Richard e Paolo Mezzanotte, che lasciano immutata la planimetria originale di Luca Beltrami ma eliminano le decorazioni del primo piano, opera dei pittori Giovanni Battista Todeschini (1857 – 1938) e Giuseppe Mentessi (1857 – 1931), quest’ultimo assistente di Beltrami all’Accademia di Brera.

Nell’agosto del 1943 un bombardamento colpisce l’edificio, rimane integra soltanto la facciata ottocentesca di via Turati, tuttora tutelata come monumento nazionale, mentre il resto del palazzo subisce danni irreparabili. I lavori di ricostruzione prendono avvio nel 1950, ad opera degli architetti Pier Giacomo e Achille Castiglioni e Luigi Fratino che ristrutturano gli spazi con razionali criteri di funzionalità. L’edificio viene riaperto al pubblico nel 1953 completamente rinnovato nei suoi spazi interni caratterizzati da sale di ampie superfici che si prestano a molteplici allestimenti. Dal grande atrio di 80 mq si accede ai due saloni del piano terra di 600 mq ognuno e, attraverso due scalinate, al primo piano di 565 mq su cui si affacciano la loggia e due salette. I soffitti hanno un’altezza di 5 metri circa eccetto il secondo salone del piano terra che arriva a 8 metri.

Qui di seguito alcune immagini storiche della torre aggiunta nel 1953, che è stata mantenuta e incrementata dal nuovo progetto.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Marco Montella
  • Porta Nuova, Via Turati, Piazza della Repubblica, Palazzo della Permanente, Artisa Group AG, Riqualificazione
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

2 commenti su “Milano | Porta Nuova – Completata la riqualificazione della Torre della Permanente di via Turati”

  1. E la strada è il marciapiede dopo due anni di ristrutturazione chi li riqualifica?

    Sempre una scarpa e una ciabatta…
    Siamo alle solite.

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