Tempi duri per i cinema a Milano oramai trasferitisi nelle grandi multisale delle periferie e nei centri commerciali. Da tempo il grande cinema di Corso Lodi, il Maestoso, ha chiuso le porte e le luci. Oramai come altri suoi simili versa in uno stato d’abbandono. Che peccato.
Il vasto cinema Italia (1800 posti) situato in corso Lodi n.39 – sulla circonvallazione esterna in corrispondenza dell’incontro di viale Umbria con viale Isonzo – apre nel 1939 e riprende il nome dal dismesso cinema Italia di piazza Missori (1915ca-38; vedi). Si tratta di un locale inserito nel circuito delle terze visioni. Nel 1975 il cinema Italia, opportunamente riammodernato (i posti vengono ridotti a 1346) e dotato di un grande schermo (14,6 x 6,5m), si trasforma nel cinema Maestoso. Il locale entra a far parte del più ristretto numero dei cosiddetti cinema di “proseguimento prime” ovvero seconde visioni di lusso le quali, in circostanze particolari, possono affiancare una sala di prima visione nella proposta di un nuovo film o ospitare, da sole, prime proiezioni di film minori o commercialmente poco redditizi. Per l’inaugurazione viene scelto Yuppi du (Celentano, 1975). Dal 1986, infine, il Maestoso entra a far parte dei cinema di prima visione, un gruppo ancora consistente di sale intorno alle quali – scomparse quasi del tutto le seconde e le terze visioni – ci sono ormai solo due categorie di cinema: quelli del circuito culturale e quelli a luci rosse. In platea si può notare la presenza delle comode poltrone identiche a quelle del cinema President.
Dal sito di www.giusepperausa.it