La galleria Volpi Bassani è forse la più misteriosa tra le gallerie milanesi. Scomparsa negli anni ’30, sopravvive nella memoria di pochissimi milanesi che la conobbero anche col nome di galleria Visconti. Ebbe vita breve, infatti fu visibile solo per una trentina di anni. Sono giunte a noi così poche tracce che si fa persino fatica a credere sia esistita. Per ora ho trovato solo poche foto e un disegno tecnico del’ingegner Vittorio Verganti e dall’Architetto Augusto Brusconi.
L’ingresso della Galleria Visconti |
La galleria fu costruita nel 1908 per volontà dell’avvocato Cav. Pietro Volpi Bassani, proprietario di sette case nel rione Bottonuto. La galleria era divisa in otto campate con copertura in lucernari di vetro. A causa del dislivello fra le due vie, l’ingresso da via Visconti presentava alcuni gradini. Il palazzo dove venne ricavata la galleria diventerà successivamente l’albergo Plaza, costruito però solo in parte.I infatti il lato ricurvo lungo Via Paolo da Cannobio non vedrà mai la luce.
Negli anni ’30 si decise di coruire la nuova piazza quindi tutto il quartiere Bottonuto venne demolito e cancellato completamente dalla toponomastica milanesesenza alcun rimorso. Stessa sorte toccò quindi alla galleria.
Dal 1938 l’albergo consta di un nuovo edificio oltre a quello “storico” che si estende su tutta l’area compresa tra Via Rastrelli e la nuova piazza, dove ancora oggi si trova. Percorrendo l’odierna via Rastrelli si nota un ingresso chiuso da una grande vetrata e due colonne che rappresentano quello che rimane della galleria scomparsa.
Buongiorno,
ho letto questo articolo con molto interesse.
Io mi chiedevo se lei conoscesse qualche nota biografica in più riguardo al Cav. Pietro Volpi.
Grazie