Milano | Duomo – Monumenti scomparsi: la torre di Azzone Visconti

Ecco la ricostruzione in 3D di qualcosa che a Milano è purtroppo sparito senza lasciare traccia: l’alta Torre di Azzone Visconti.

Già tempo fa parlammo di cosa ci fosse al centro della città paleocristiana, poi carolingia e gotica, dove ora sorge il Duomo e l’enorme piazza, cioè l’area sacra con le due basiliche – Santa Tecla e Santa Maria Maggiore – e i loro battisteri.

Santa Tecla, che si trovava al posto di Piazza del Duomo, era molto antica. Costruita intorno al 300, possedeva un campanile che alla fine del 1100 collassò dopo le invasioni del Barbarossa, lasciandone a questo punto le basiliche sprovviste.

Si dovette comunque aspettare l’arrivo del periodo gotico per avere un nuovo assetto architettonico della piazza.

Nel 1300 Azzone Visconti (Milano, 7 dicembre 1302 – Milano, 16 agosto 1339), signore della città, avviò un rinnovamento artistico in città: ristrutturò il palazzo del Broletto Vecchio (già sede comunale), che divenne il palazzo dei Visconti (l’odierno Palazzo Reale) e riqualificò la piazza dell’Arengo.

La nuova piazza dell’Arengo creata da Azzone venne ad occupare l’area compresa tra le due basiliche, che era delimitata a sud dal palazzo del Signore e a nord era separata dalla “carradizia” da un edificio di proprietà pubblica affittato a vari generi di negozi. Quest’ultimo edificio dal XV secolo sarà noto come il Coperto delle Bollette.

Si dedicò quindi con molto impegno a ricostruire la torre della chiesa maggiore, che giaceva distrutta da quasi centottant’anni.

Per creare questo spazio e nobilitarlo, Azzone demolisce intorno al 1330 le taverne che si trovavano accanto al campanile diroccato della cattedrale e inizia la ricostruzione del campanile stesso che doveva diventare la nuova torre civica. Sul fronte della torre era anche prevista la collocazione di una statua equestre di Azzone come un segnale di svolta destinato ad eclissare l’antico monumento a Oldrado da Tresseno che si trovava sul fronte del Broletto Nuovo.

Gli accessi alla piazza erano chiusi con porte che si trovavano probabilmente – come sostiene Ada Grossi – tra Santa Tecla e il Coperto delle Bollette (accesso da nord) ed anche alla fine della contrada dei Pellizzari (accesso da ovest). Penso che si possa aggiungere una terza porta nel punto dove sfociavano nella piazza le contrade dei Berrettai e dei Cappellari.

I lavori dopo la morte di Azzone subirono un forte rallentamento, sino a quando, pochi anni dopo la sua conclusione, nel 1353, crollò rovinosamente (destino avverso per i campanili in questo luogo), forse a causa di un difetto progettuale, seppellendo le case dei canonici, provocando una strage di persone nonché gravi danni alla facciata della basilica di Santa Maria Maggiore.

Ecco perché poco si sa di questa torre che ebbe vita molto breve.

Qui potrete visionare il bel video realizzato da Andrea Rui

Le immagini sono delle ricostruzioni di pura fantasia ispirate da quanto letto al riguardo:

Santa Tecla e il vecchio campanile (ricostruzione di fantasia)

Il Campanile di Azzone Visconti una volta costruito, posto tra le due chiese

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

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