L’arredo urbano milanese è sempre un optional, ormai lo sappiamo bene: o non viene curato, o non esiste del tutto. Forse l’ultima volta che si pensò di rendere omogenea la città fu durante la Belle Époque: lampioni tutti uguali, strade curate, masselli in buono stato, alberi e aiuole tenuti con cura.
Uno dei luoghi di massima tristezza di questo latitante arredo cittadino è senz’altro Piazza Oberdan, in piena Porta Venezia. Superstiti della sfavillante Belle Époque meneghina sono alcuni eleganti quanto fatiscenti pali per l’illuminazione che pian piano vengono sostituiti da tralicci banali e brutti. Perché?
Ecco come verrà sostituito… no comment!

Ma siete ancora a chiedervi perchè in questa città non c’è il senso del decoro quando abbiamo una amministrazione che considera l’estetica qualcosa tipica dei borghesucci?L’unica cosa che apprezza nel campo visivo sono i murales fatti dai centri sociali quando occupano…